°•♡~Sulle note di felicità~♡•° ♤*Mitsuko ff*♧

~16~

°•Kou•°

La mattina dopo mi svegliai abbracciato a Mitsuba.
Anche se non avevamo la coperta ci siamo donati calore a vicenda.

Mi alzai stropicciandomi gli occhi.
Ma in questi ultimi penetrò una luce, ma non era la luce del sole.

Mi ero svegliato mentre la neve cadeva.
Mi ero alzato mentre il vento portava via con la sua forza le ultime foglie rimaste attaccate agli alberi.
Le fronde degli alberi si muovevano leggermente.

Già da dentro quella stanza si respirava un'aria di biscotti di pan di zenzero, coperta e cioccolata calda.

L'inverno è semplicemente stupendo.
L'inverno ti fa sentire al sicuro quando sei nella tua casa sotto le coperte.

E per di più io ero con una persona a me cara.
Era quasi un anno che dormivo, mangiavo, passeggiavo e passavo ogni singolo giorno con Mitsuba...

Ricordo l'ultimo inverno con Nene al mio fianco...
Non ho fatto neanche in tempo a passare un ultimo autunno con lei.

Quel solstizio lo ho passato in un giorno di sole, in un parco, su una panchina.
E poi è arrivato lui a salvarmi...

Ultimamente mi sento strano, ma non è la prima volta che accade.
Non so neanche perché ho deciso di scrivere i testi delle canzoni "in segreto" senza che lui ne sappia il contenuto.
Diciamo che sono in un momento di confusione mentale ecco...

Lui dormiva sempre accovacciato.
Il mio angelo custode.
Che ancora non mi ha buttato all'aria come hanno fatto gli altri.

Che motivo ha di rimanere qui accanto a me per sempre?
Che motivo ha per avermi ospitato a casa sua?
Che motivo ha di essere ancora...mio amico?...

Il mio inconscio mi incita a credere che ci sia una sola risposta a queste tre domande, a me ancora ignota.

Non so perché si comporta così con me.
Non so niente.
Non so perché mi sento così strano...

E oggi lo scoprirò.
Facendo una cosa che ho già fatto tante volte...ma questa sarà speciale...
Capirò finalmente...

Mi alzai dal letto.
Mi sedetti alla scrivania.
Una penna e il mio quadernino.
Una canzone speciale che esprimeva ciò che provavo.

Stavolta ci avrei messo un mese e qualche giorno per rifinire quella canzone memorabile che dovevo suonare al concerto.

Solo sulle note di felicità si può essere in paradiso.

Quel 4 dicembre.
Mitsuba aveva ancora il mio maglione abbracciato a sè.
Mi faceva commuovere il fatto che tenesse così tanto a un semplice maglione.

Buttai giù qualche parola ma,...mi alzai e mi sedetti accanto al letto bianco in cui Mitshmallow dormiva.

Gli presi la mano per accarezzarla,
Era calda, liscia e piccola.
Mi trasmetteva quel senso di leggerezza con cui le muove sempre.
Il mio sguardo cadde sui lobi delle sue orecchie, che toccai dolcemente.

Il suo viso era liscio e perfetto.
Inspirava e espirava alzando e abbassando naturalmente il diaframma.
La sua bocca era leggermente aperta.

Ad un certo punto notai che uno dei suoi occhi si aprì e si chiuse per varie volte.

Era sveglio, ma non intendeva alzarsi o farmi capire che fosse sveglio.

Allora iniziai a utilizzare la mia arma segreta...
IL SOLLETICO.
Iniziò a contorcersi mentre rideva.

"SO CHE SEI SVEGLIO MASHMALLOW VIVENTE!"
"Ragazzino con un orecchino da sfigato di merda già di prima mattina"

Aprii finalmente quei suoi meravigliosi occhi pieni di luce.

Ci scrutammo in silenzio mentre lo sguardo di uno sprofondava nello sguardo dell'altro.

Ad un certo punto mi apparve tutto come a rallentatore.

Lui mi prese per il colletto e tirando su leggermente la sua testa mi diede un bacio sulla guancia.

Al quel gesto diventai un po' rosso in viso.
"Questo è per il maglione...e per il concerto"
Sorrisi.
Tenni la sua mano tra le mie e gli diedi un leggero bacio sul palmo.
"Prego Mashwallow".

A malincuore tornai alla scrivania e scrissi un'altra frase.
"Un'altra canzone a sorpresa?"
Mi chiese ancora sdraiato a letto.
"Si Mitsuba..."

A me dispiaceva non condividere il momento della nascita di una nuova canzone ma...non potevo.

"Il concerto è il mese prossimo e deve essere una bomba"
"Perché non lo sono stati gli altri?"
Chiese con aria confusa mentre si sedeva sul letto.

"Si ma il prossimo sarà moooolto speciale per me, per la associazione e...per te"
Le ultime due parole le dissi a bassavoce e lui non le sentì.

"Ogni canzone è speciale perché è nata da qui"
Disse Mitsuba toccandomi la fronte con l'indice.

"Sono piene di emozioni e sentimenti, che solo ti puoi esprimere in questo tuo fantastico modo".
Si stampò sul mio viso un sorriso a sentire quelle parole.

Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò...
"Per chiunque siano dedicate...sono profonde e prive di imperfezioni..."

A quel punto mi girai verso di lui.
Eravamo talmente vicini che i nostri nasi si toccarono.
Non potevamo rimanere in quella posizione.
Non so cheavrei fatto altrimenti.

Così agii da solo.
Lo guardai fisso negli occhi.
Gli stampai un bacio sul naso.

Iniziammo a ridere entrambi con le guancie rosse.

In effetti da quando Nene se ne è andata definitivamente, mi sentivo vuoto di sentimenti.
Volevo provare di nuovo dei forti sentimenti per qualcuno che mi avrebbe amato davvero come solo quella persona può fare.

Mitsuba mi fa sentire felice.
Mi fa sentire me stesso in tutte le mie sfumature.
Mi fa sentire libero di fare ciò che voglio.

E voglio stare sdraiato sul prato.
Indossando le sue converse di tela.
Ammirando le stelle.
Esprimendo desideri.
Parlando alla luna.
Ascoltando il fruscio delle foglie.
Stando solo e solamente accanto a lui e a nessun'altro.

Oramai lui ha segnato la mia vita.
Lui mi ha preso da terra e tendendomi la sua mano mi ha accolto nella sua vita meravigliosa.
La mia era piuttosto mediocre senza lui.

Avendo un talento innato per la fotografia.
Scattando foto a paesaggi che ancora ammiro tanto.

Abbracciandomi dopo i concerti e mentre cade la neve.

Avevo altre avventure e avvenimenti da affrontare al suo fianco...

Perché senza di lui sarei rimasto su quella panchina ad aspettare l'arrivo di una falsa speranza senza fiatare.

°•SPAZIO AUTRICE•°

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