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°•Mitsuba•°

Era finalmente arrivato quel giorno.

Il suo famoso concerto, nonché il suo compleanno.

Ne parlava da tempo ormai.
Ci sarebbero state circa ventimila persone.
A ogni concerto si raddoppiavano  sempre di più i biglietti venduti.

Ne parlava da tempo ormai...
Aveva detto che aveva scritto delle canzoni particolarmente profonde e significative...a cui teneva tanto.

Camminavamo per la via buia di quella sera.
Camminavamo uno affianco all'altro.
Camminavamo nel silenzio...

Mi sentivo un po' in colpa e mortificato perché non gli avevo preso nessun regalo.

Non sapevo se dirglielo o stare in silenzio...ma proprio quando cercai di aprire bocca...

"So che ti dispiace che non mi hai regalato niente,...bhè sappi che non è così...la tua presenza è già un grande e grosso regalo, fidati"
Mi disse tappandomi la bocca col dito.

Ma soprattutto mi zittì il suo solito e smagliante sorriso.

Un leggero e passivo sorriso si fece strada sul mio volto.

Con le mani in tasca.
Con un sacco di borsoni sulle spalle.
Con il respiro pesante che fuoriusciva dalle nostre bocche come un fumogeno dal freddo.

Quella atmosfera che si creò quella notte...
Quella atmosfera che si creò camminando in mezzo al nulla per arrivare a Tokyo...
Quella atmosfera che si creava sempre,...sempre quando c'era Kou era nei paraggi...

Quella sera avevo indossato il maglione che mi aveva rigorosamente lanciato quel tre dicembre...
Per me aveva un significato profondo...

Però...

Dove vuole andare a parare...?

Svariati minuti dopo, eravamo alle porte del retro del palco.

Kou si fermò sui suoi passi.

Ero confuso, mi misi davanti a lui.

Il suo sguardo, fino ad ora verso il basso, incontrò il mio.
E senza che me ne accorgessi,...mi accorsi che mi stava stringendo a sè.

Mi strinse a sè con un caldo abbraccio...i suoi abbracci.

"Auguri comunque" gli sussurrai all'orecchio.

Ricambiando il gesto, si allontanò, e sorridendomi salì le scale che lo portarono nel retro.

È strano.

La gente iniziò a prendere posto e a vociare.
Ancora una volta, soffocato dalla gente.
Ancora una volta, solo in mezzo alla folla.
Ancora una volta,...ad aspettare quel rumore di passi.

Chissà che cosa avrà messo in quei borsoni stavolta particolarmente pesanti...

Chissà che cosa esprimerà questa volta.
Chissà se è quello che penso io...

Dopo minuti trascorsi nell'attesa...
si sentì un rumore di scricchioli e passi.
Quando si accesero le luci lui era lì, accanto all'alto microfono.
Il mio ragazzino con un'orecchino da sfigato di merda.

Si era leggermente truccato con del mascara, un ombretto semplice e un po' di illuminante.

Aveva una camicia bianca con sopra una giacca dello smocking corta ma elegante.
I jeans blu con sfumature bianche.
Delle converse di tela rigorosamente con scritte a penna illeggibili e disegnini.
Indossava una cravatta rossa e...un corsetto nero che gli stringeva la vita...

°•♡~Sulle note di felicità~♡•° ♤*Mitsuko ff*♧Where stories live. Discover now