Secondo Capitolo (R)

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Siamo ancora tutti riuniti nella grande sala del Governo e il silenzio fa da padrone indiscusso. Il ragazzo che è il mio partner mi sta di fronte e mi osserva attento mentre io guardo nella direzione di Lucy e Caleb. E' tutto un gioco di sguardi, tutti fissano i propri compagni, beh tutti a parte me. Quei due traditori si tengono per mano, occhi negli occhi adoranti. Si sorridono amorevolmente mentre penso quanto sia schifosa quella scena. Non ne posso davvero più, nonostante la sensazione di tradimento, non me ne starò con le mani in mano a farmi ingannare da quei due. Mi avvio a grandi falcate verso di loro. Sono a pochi passi e sento la rabbia montarmi dentro, urlerò talmente tante cose brutte in faccia a Lucy che si pentirà di avermi fatto una cosa del genere. Una mano mi ferma improvvisa << Fossi in te non lo farei>> la voce del mio compagno si fa chiara al mio udito e improvvisamente mi sento osservata da troppi occhi. Tutti stanno fissando la scena, tutti devono aver capito cosa sia successo. <<Perché non cominciamo a conoscerci meglio?>> mi sorride e dannazione annuisco. Mi avvicino a lui e mentre lui toglie la mano dal mio polso, faccio una cosa inaspettata, la prendo nella mia e la stringo. Se devo fare una cosa, la devo fare bene, inoltre il mio partner è l'unica persona amica che ho qui. Devo però imparare a chiamarlo Luke e pensare a lui come Luke invece di partner. <<Dimmi Alexa, quante sorelle o fratelli hai?>> Mi strizza l'occhio e non posso crederci, mi sta dando un modo per vendicarmi del loro comportamento. Potrei dire che ho una sorella cattiva e frigida e tante altre cose, ma l'unica risposta è quella che mi viene in mente. Rido allegra, attirando l'attenzione di tutti, sento addosso anche gli occhi di Lucy e Caleb mentre rispondo <<Non ho sorelle, l'unica che avevo è morta>>. Luke annuisce, non pensava probabilmente che avrei dato una risposta simile ma per me è così, mia sorella è morta, colei che si chiama Lucy non mi è niente. Mi volto ad osservarla e un lampo di tristezza attraversa i suoi occhi verdi. Non mi interessa, può pensare quello che vuole. Caleb la stringe e si voltano da un'altra parte.

<<Meglio?>> Luke è pensieroso mentre me lo chiede, ha gli occhi velati da un non so cosa, però sembra essere realmente interessato alla mia situazione. <<Oddio, potrei dirti di si, sai? Ma sinceramente non lo so. Non me lo sarei mai aspettato>> Abbasso la testa e guardo il mio riflesso nelle piastrelle lucide del pavimento. La mia immagine è distorta, sfuocata eppure mi sembra di vedere chiaramente le ombre di delusione attraversarmi il volto. <<Mi dispiace, ma lui non è quello che si può definire un santo>>. Alzo la testa di colpo, fin troppo, tanto da farmi male e lo guardo.

<<Che vuoi dire?>> Sono decisamente curiosa, ha stuzzicato quella parte femminile di me che ama i pettegolezzi. Luke distoglie lo sguardo e cerca per aria un qualcosa che non esiste <<Niente, fai finta di nulla>> Ma che...?? Prima lancia la pietra e poi ritrae la mano? Deve dirmi cosa sta insinuando con quella frase. <<Luke...>> E' la prima volta che lo chiamo per nome e anche lui sembra essersene accorto. Mi sorride di nuovo, è decisamente carino quando lo fa. <<Niente di cui tu debba preoccuparti, Alexa>> Pronuncia il mio nome delicatamente come se fosse una rosa delicata e mi delizia il modo in cui lo dice. <<Come pensi sarà l'Isola?>> E' da, praticamente sempre, che mi chiedo come sarà. Una regola inespressa, vieta alle varie coppie convocate, di fare parola circa l'Isola. Non si sa com'è, ma ognuno spera in qualcosa di assolutamente fantastico. <<Non saprei. L'importante è che non ci siano animali strani, tipo le lucertole. Io le odio, con quelle lingue... Ho solo i brividi al pensiero>> ho la pelle d'oca sulle braccia, ma non è per colpa della mia immaginazione, la risata cristallina di Luke mi ha fatto rizzare i peli. E' bella e misteriosa come lui. Oddio, la mia persona è impazzita, l'ho appena definito bello, beh in effetti lo è. E' alto, molto più di me, il fisico è muscoloso ma non tanto, ha delle belle spalle larghe. Non ha la stessa bellezza di Caleb, eppure è più interessante. Ma non devo pensare a lui in quei termini, lui sarà solo il padre dei miei figli, ma no cosa dico? Lui sarà l'uomo con cui condividerò il resto della mia vita, saremo amici alla fine e anche confidenti, ma non voglio, sì che voglio. Penso di soffrire di doppia personalità. Se ne vedranno delle belle secondo me. <<Non pensavo avessi paura di simili animaletti, non sono così terribili>>

L'isola Delle CoppieWhere stories live. Discover now