Diciottesimo Capitolo

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<<Non capisco...>> le dico guardandola negli occhi.

<<Che cosa?>> mi domanda la dottoressa porgendomi un bicchiere d'acqua. Sorseggio il liquido e mi sembra la cosa più buona che io abbia mai assaggiato in vita mia. Le papille gustative sembrano danzare. <<Piano, Alexa. Non bevi da tantissimo tempo!>>

<<Cosa vuole dire?>> le chiedo poggiando sul comodino la tazza. La donna mi sorride ma negli occhi scorgo un velo di tristezza. Continua a guardarmi come se non credesse a ciò che vede. Tale pensiero mi sembra strano, sono io che dovrei essere sorpresa. La stanza è completamente bianca, così come le lenzuola sul letto o le tende che coprono le finestre. Ci sono altri cinque letti nella parete di fronte a me; in uno vi è un corpo, ma non riesco a scorgere chi sia la persona che lo occupa, se sia maschio o femmina. Mi guardo intorno cercando di capire se questa è la realtà vera o un'altra realtà virtuale. Stringo forte il bicchiere cercando di capire se è un oggetto corporeo o se me lo sto immaginando. Mi sento pazza eppure sembra tutto reale, dentro di me sento che è tutto assurdamente vero, ma se mi stessi sbagliando? <<Sei vera?>> sono un po' titubante e sembra percepirlo dal modo in cui mi sorride.

<<Vera quanto te!>> mi accarezza la guancia in un gesto inaspettato al quale non sono pronta. Mi scosto e sembra che io l'abbia ferita, ma cosa posso farci? Non conosco questa donna, non so chi sia e potrebbe benissimo essere una mia nemica, ingannarmi. <<Era tanto che desideravo vederti e parlarti. Ho aspettato questo momento da così tanto tempo che ora non so cosa dirti.>> I suoi occhi si riempiono di lacrime che asciuga in fretta.

<<Capisco, ma non per essere insensibile, ma tu chi sei?>>
Mi guarda e scuote la testa, mi sento stupida, ho forse detto qualcosa di sbagliato?? <<Hai ragione, è che avrei voluto fare tutto con calma ma a questo punto sarebbe meglio farlo ora.>>

Mi guarda aspettando che io dica qualcosa, non ho bisogno di dire nulla, deve solo parlarmi e basta!!! Comincio ad innervosirmi!

<<Quindi??>> sono stufa di questo mistero.

<<Sei così uguale a lei...>> sospira come persa in suoi ricordi.

<<Uguale a chi?>> chiedo con l'urgenza di sapere.

<<A tua madre!>> mi dice prendendomi la mano

<<No, non è vero. Io non sono uguale a mia madre. Quella donna non è mia madre io non sono come lei, mi hanno adottata.>> le dico alzando il tono della voce.

<<No, Alexa, calmati!>>

<<Non mi calmo! Io non so chi sia lei e come si permette di fare certe insinuazioni. Lei è pazza. Qui è tutto da pazzi.>>

<<Stammi a sentire, per favore!>> dice con la tristezza nella voce.

<<No, se ne vada!!>> mi ristendo a letto dandole le spalle. Spero che capisca che non voglio vederla. Mi accarezza la testa << Non mi tocchi mai più!>> le dico con rabbia. Questo la ferisce, lo vedo dagli occhi, dal modo in cui la mano sinistra tiene stretta la destra al petto, come se anche lei fosse ferita dalle mie parole. La sedia striscia <<Quando vorrai parlarmi, cercami!>> dice infine uscendo dalla stanza.

Le lacrime cominciano a scendere all'improvviso. Chi è davvero mia madre? Perché mi ha lasciata? Io non voglio essere come la donna che mi ha abbandonata. Voglio essere diversa, una persona che non rifletta qualcuno che mi ha generato.

Luke! Oddio, chissà ora dov'è. Cosa gli avranno fatto? Mi stava cercando, l'ho sentito, ma che intenzioni aveva? Mi scoppia la testa, troppe domande senza risposta. Didi! Scatto in piedi come una molla e anche se le gambe non mi reggono mi avvicino all'altro letto. Scosto le lenzuola e la persona che vi trovo non è Didi.

L'isola Delle CoppieWhere stories live. Discover now