Ventiseiesimo Capitolo

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Ciò che più mi sconvolge nel vedere la mia amica non è la sua magrezza ma le lacrime che continuano a scenderle mentre dorme. Flip è tornato immediatamente al campo ribelli e quando ha saputo la notizia della morte di Nastas non si è mosso dal capezzale della sorella.

<<Non smette nemmeno quando dorme...>> dice il ragazzo tenendola per mano. Leslie è in piedi dietro di lui, gli occhi arrossati e un fazzoletto tra le mani. Le vado incontro e non sapendo bene cosa dirle, l'abbraccio. Inizialmente è irrigidita, poi si scioglie ricambiando.

Non conoscevo molto bene Nastas, ma loro quattro erano uniti e sempre insieme durante l'esperienza dell'Isola.

Didi si lamenta durante il sonno, rigirandosi la testa da una parte all'altra.

Guardo i tre e mi sento quasi un'intrusa nel loro dolore, chi sono io nel trovarmi qui? Mi sento di troppo perciò me ne vado silenziosamente, con la promessa di venire a vedere più tardi la mia amica.

Luke

Mi trovo in un mondo particolare, vedo una figura che da lontano mi saluta eppure non so chi sia e soprattutto, chi sono io?

Tutto intorno a me è bianco. Splende da tanto da risultare quasi accecante. Non c'è nulla di lontanamente tangibile, solo mura bianche che formano un corridoio lunghissimo, senza fine.

Guardo la figura da lontano e niente è sparita...

Non ho nessun ricordo, la mia testa è una tela bianca e ne rimango altamente sconvolto. Dove sono i miei ricordi? Chi me li ha rubati? Come li ho persi?

Oddio!

<<Ciao!>> dice una voce di un bambino. Lo guardo tentennando, nella speranza di poterlo riconoscere, di un qualsiasi segno che mi faccia esclamare "Ehi ti conosco!>> eppure nemmeno uno mi fa dire una cosa simile.

<<Non preoccuparti, Luke>> mi dice sorridendomi e mostrandomi una bocca un po' sdentata.

<<Sai, questo posto non è reale, ma tu lo sei!>> dice esprimendosi in un modo così troppo fine per un bambino eppure in quelle parole mi rendo conto troppo tardi che ha detto un nome.

<<Luke?> chiedo.

<<Si è il tuo nome. Un po' banale devo essere sincero, però è quello che nostra madre ci ha dato.>> dice lui.

Lo guardo non capendo bene. Lui è mio fratello?

<<Oh suvvia Luke, non sono tuo fratello. Non fare quella faccia da babbeo, io sono te, tu sei me, semplice no? - dice lui con un tono da stronzetto - E pensare che dovrei essere una persona intelligente, ma a quanto pare quella capacità l'hai persa con quella cosa dell'Isola>>

<<Tu sei me?? Non capisco...>> gli dico sorvolando ciò che dice.

<<Oddio, non pensavo fosse così difficile. Io sono la tua parte razionale, la tua coscienza, chiamala come vuoi, ma sappi che sono quello che ti deve far risvegliare da qualsiasi cosa ti hanno fatto.

Su Luke, non essere così idiota. Non posso credere che io sia così e che piaccio a quella bellezza di Alexa. Di cosa si è innamorata poi? Di questo qui?>> continua lui nominando una ragazza che non conosco.

<<La smetti di offendere?>> gli domando infastidito dalla cosa.

<<Senti, stiamo perdendo tempo, mi stai facendo perdere tempo. Ero convinto che tu fossi più me e che quindi ci avremmo impiegato meno tempo, ma qui si stanno prolungando le cose e io vorrei tornare nel mondo reale a vedere ciò che sta succedendo...>>

L'isola Delle CoppieWhere stories live. Discover now