Venticinquesimo Capitolo

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I mezzi sono qui. Mio fratello è qui e Luke...

... Lacrime involontarie scendono dai miei occhi mentre vedo gli uomini che hanno preso parte alla missione di salvataggio scendere dai mezzi.

Tra di loro diversi ragazzi, alcuni visti durante l'isola, altri mai conosciuti.

Sono magrissimi. Hanno le facce tristi e sconvolte, gli occhi fragili. 

<<Sono qui...>> dice Leonida con una scintilla di emozione mai sentita nella sua voce. "Sono qui" penso mentre mi faccio largo tra le persone per cercare gli unici volti di cui mi interessa davvero.

Cerco quei capelli neri, così scuri da sembrare il piumaggio di un corvo, ma nessuno li ha come i suoi.

<<Alexa!>> di fronte a me, Raphael cerca di farsi strada con in braccio qualcuno. Appena riesco ad avvicinarmi e a scorgerlo, capisco che è Luke. Il mio cuore inizia ad impazzire, preoccupata. Che sia morto?? Sono stordita e una sensazione di vertigini mi assale all'idea che possa esserlo...

<<Tranquilla... è svenuto da un po'>> Matthew accanto a mio fratello si stringe la spalla.

<<Sei ferito!>> esclamo spostandogli la mano. Scuoto la testa notando un bendaggio approssimativo. Vorrei poterlo sgridare per aver infranto la promesso, ma non riesco. Mi sento spezzata per la preoccupazione del ragazzo che amo e per quella che provo per quello che ho davanti e che neppure conosco.

Guardo negli occhi il capo dei soldati, non so cosa dirgli per ringraziarlo. Le parole non mi escono eppure qualcosa dentro di me si smuove, mi sento turbata dalle mille emozioni che quello sguardo mi provoca.

<<Lo porto dentro...>> dice Raphael riportandomi in un attimo nella realtà e all'improvviso mi sento una stupida per quello provo.

Seguo mio fratello mentre mia madre da ordini ai medici di occuparsi dei ragazzi. Matthew ci segue e ne approfitto per avere informazioni sulla spedizione.

<<Ne abbiamo persi diversi...>> dice e mi sento distrutta perché fino a quel momento ho pensato solo a me, al mio dolore e a Luke. Mi sono completamente dimenticata dei miei amici, di Didi e Nastas.

<<Hai visto per caso la sorella di Flip e il suo compagno?>> domando preoccupata. Lui scuote la testa e basta quello a farmi capire che sono stata egoista.


Il campo dei ribelli da diversi giorni è in agitazione. I nuovi arrivati sono stati smistati nelle varie camere e ora sono seguiti dai medici in modo da rendere più veloce la loro ripresa. Non li ho ancora visti e un la colpa è tutta mia. Non mi muovo dall'infermeria da quando Luke si trova qui. E' in stato di incoscienza e sembra non volersi svegliare. Risponde agli stimoli ma non accenna ad aprire gli occhi. Mia madre dice che è un meccanismo di ripresa indotto dal corpo, ma io non so se crederci. 

Mi sembra così fragile in questo letto che ho paura di rompergli una mano mentre l'accarezzo. Ha degli aghi infilati nelle braccia e degli elettrodi sul petto che gli misurano i battiti al minuti. I polsi sono legati alle sponde. Ero contraria all'inizio però poi ho acconsentito sapendo ciò che è successo al momento della liberazione.

E' vivo ed io aspetto il momento in cui si sveglierà. Cosa gli dirò? Come reagirà quando mi vedrà sana e salva? Cosa penserà di tutta questa situazione?

<<Ciao!>> Raphael si è seduto sulla sedia dall'altra parte del letto. Non l'ho nemmeno sentito entrare. 

<<Dovresti andare a riposare un po'. Se si sveglia verremo a chiamarti lo sai?>> mi dice tristemente.

<<Voglio essere qui quando succederà. - dico senza alzare gli occhi dal volto di Luke - dimmi cos'è successo.>> so che qualcosa è accaduto altrimenti non sarebbe venuto lui a darmi la notizia e soprattutto non userebbe quel tono di voce rassegnato.

<<Leonida e Dejanira potrebbero darti il cambio, sono pur sempre i suoi genitori...>> continua lui senza voler accennare alla cosa.

<<Vengono qui in ogni momento e ogni volta dico loro che li avvertirò quando si risveglierà. Ora parla Raph.>> dico alzando finalmente gli occhi.

Scuote la testa, rassegnato all'idea che sono testarda così come lo è lui.

<<Nastas è morto durante la sparatoria. Non è tra i ragazzi salvati e dalle scoperte di Flip e Leslie, abbiamo scoperto che il suo corpo è stato prelevato dai soldati del Governo.>> ha gli occhi lucidi mentre mi dice quello che le mie orecchie non vorrebbero mai sentire e comprendo immediatamente che non solo il cadavere del mio amico è stato preso, ma anche quelli dei soldati e tutti gli altri morti. Tra quelle salme probabilmente vi erano anche dei suoi amici.

<<Mi dispiace, Raph...>> dico semplicemente e torno a fissare Luke. Non ci sono parole per descrivere il cordoglio che provo. Non posso più mostrarmi debole, ora mi serve tutta la forza che so di avere per aiutare i ribelli a uccidere i leader del Governo e a far cessare tutti quei dannati esperimenti. 

<<Didi?>> chiedo sapendo che il dolore provato dalla ragazza non sarà mai uguale a quello che provo io. 

<<E' nella sua camera. Flip è con lei ogni volta che può e lo stesso Leslie. Non smette di piangere e la mamma ha dovuto sedarla per farla dormire un po'...>>

<<Devo andare da lei>> 

<<Non credo sia una buona cosa...>> alzo nuovamente gli occhi e gli chiedo il perché di una simile frase. Didi è mia amica, ha bisogno di me e so di essere stata pessima, ma ora ci sono e posso aiutarla...

<<Nessuno dei salvati si ricorda di te!>> Scatto in piedi, stupita da una simile affermazione. 

Non è possibile che si siano dimenticati di me e la mia faccia deve esprimere ciò perché Raphael mi spiega che hanno cancellato dalle loro menti il mio ricordo. 

<<Per loro non sono mai esistita... - sussurro tornando a sedermi, demolita nello spirito - sono vera?>> domando pizzicandomi una coscia.

<<Si che lo sei!>> esclama mio fratello venendo ad inginocchiarsi di fronte a me. <Sei vera quanto me>> continua accarezzandomi una guancia. Annuisco, rincuorata solo in parte dalle sue parole.

<<Ora vado, se ci sono nuove notizie avvertimi.>> dice allontanandosi.

<<Raphael - lo chiamo mentre sta per aprire la porta, si gira e mi guarda - come sta Matthew?>> sembra quasi sorpreso da quella domanda.

<<Bene, la ferita non era così grave.>> sorride e dopo avermi salutata si chiude la porta alle spalle.

Nastas è morto lasciando Didi da sola, con il cuore a pezzi. 

Tutti i ricordi che ho condiviso con la maggior parte dei ragazzi sono stati rimossi e io per loro non esisto. 

Raphael ha ragione. Non posso stare qui per sempre. Ho bisogno di mangiare, di farmi una doccia e di dormire.

Luke non se ne andrà via da qui molto presto e se dovesse svegliarsi, qualcuno mi avvertirà.

Gli do un bacio leggero sulla fronte, constatando la freddezza della sua pelle. Sono preoccupata per lui e spero vivamente che si svegli, ho bisogno di perdermi nei suoi occhi e di sapere che io dentro di lui esisto ancora.

L'isola Delle CoppieWhere stories live. Discover now