Quindicesimo Capitolo

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Al mio risveglio sono sola. Luke non c'è e quando mi guardo intorno non lo vedo. Inizialmente penso che sia andato a lavarsi, ma quando arrivo al fiume di lui non c'è nemmeno l'ombra. Non sono preoccupata, potrebbe essere ovunque in quest'isola, di certo non è scappato. Mi lavo con la solita lentezza che mi colpisce di primo mattino e quando finalmente cambio la divisa, sostituendola con una identica, mi sento più pulita. 

Mi crogiolo sotto i raggi del sole in modo da asciugare almeno un po' questa massa di capelli che mi ritrovo in testa. <<Disturbo?>> 

Apro gli occhi e osservo colei che in effetti mi ha disturbato. Non la conosco o meglio, l'ho vista di sfuggita il giorno dell'accoppiamento ma non mi ricordo come si chiama. La osservo senza parlare, è uno scricciolo pelle e ossa. Bassina e con i capelli simili alla stoppa. Sul piccolo naso sono appoggiati un paio di occhialoni, troppo grandi per quel visino delicato e color cera. La divisa, enorme, le cade addosso come un sacco e penso a quanto siano stati crudeli gli organizzatori dell'Isola. <<Probabilmente disturbo.>> le spalle le si accasciano e sembra alquanto delusa. <<No, scusami. Siediti pure.>> le dico.

<<Il mio nome è May.>> dice sorridendo e sedendosi di fronte a me. Il suo nome non mi dice nulla. Siamo talmente tanti qui, o almeno a me pare sia così, che conosco ben poca gente. <<Immagino che tu non sappia chi sono. Non te ne faccio una colpa. Sono la compagna di Gregory. Probabilmente non conosci nemmeno lui. Viviamo sopra il grande albero al centro della foresta. Abbiamo costruito la capanna sull'albero. Probabilmente non sapevi che fosse nostra. Non è colpa tua. Greg ed io ce ne stiamo spesso in disparte. Partecipiamo alle prove ma non interagiamo con nessuno. Mi dispiace di averti disturbata, ma volevo conoscerti.>> dice parlando a macchinetta, mi fa sorridere.

<<Tranquilla. Piacere di conoscerti May. Avete proprio una bella casa!>> ho visto diverse volte la piccola abitazione. Non è grande ma sembra accogliente vista dall'esterno. Una sorta di rifugio caldo e confortevole, tutta in legno, senza finestre, ma riparata dagli agenti atmosferici. Mi sorride, come se fosse felice per quel piccolo complimento.

<<Volevo conoscerti anche per un altro motivo.>> dice abbassando gli occhi e parlando a bassa voce. La guardo curiosa di capirne di più, ma sembra non voler aprire bocca. <<Non posso qui...>> dice alzandosi in piedi e facendomi cenno di seguirla. 

Troppo curiosa di ciò che ha da dirmi la seguo. Si incammina spedita nel cuore più folto della foresta. E' lo stesso percorso che ho seguito con Dejanira. A differenza della prima volta, noto elementi in più. Gli animali più piccoli hanno gli occhi rossi e mostrano denti feroci. May mi allontana da quello che sembra un cucciolo di lepre, la faccia terrorizzata dal mio volergli andare incontro. <<Non tutto è come sembra...>> mi dice. Basta questa frase per farmi capire che lei sa, ma cosa sa? <<Ancora poco...>> sussurra raggiungendo la stessa roccia della prima volta. 

Due uccellini stanno appollaiati ai lati dell'entrata e capisco che sono delle specie di guardie a difesa di quel luogo. <<Mi dispiace per tutta questa segretezza.>>  Non ha motivo di dispiacersi, so cosa voglia dire nascondere i propri pensieri a qualcuno. Nascondere ciò che ti è successo in una giornata. 

Entriamo nella grotta segreta, ripercorrendo una parte del corridoio della prima volta. L'odore di muffa e di chiuso permea l'aria arrivando a irritarmi il naso. Mi conduce fino ad una porta a metà del primo corridoio e quando la spalanca sono sorpresa di ciò che mi trovo di fronte. 

Leslie mi viene incontro abbracciandomi di slancio. Flip la segue con la solita calma, unendosi al nostro abbraccio. Non so cosa dire, non mi aspettavo una simile sorpresa, non ora, non dopo aver saputo che erano al sicuro. Ma cosa ci fanno qui? <<E' così bello vederti, Alexa!>> mi dice la ragazza con uno smagliante sorriso. <<Come stanno gli altri?>> mi domanda Flip, gli occhi preoccupati.

<<Stanno bene, si sente la vostra mancanza...>> dico loro con un groppo in gola, le lacrime agli occhi che stanno per uscire. Mi sfrego con forza gli occhi, non voglio piangere qui ed ora. <<Ma cosa ci fate qui?>>

<<Raphael ci ha portati da Dejanira e Leonida. Ci ha spiegato la situazione, volevamo avvertirti, raccontarti ciò che sappiamo.>> Mi guardo intorno, soprattutto soffermandomi su May. <<Non preoccuparti per May. E' dalla nostra parte, così come Gregory, siamo riusciti ad infiltrarli tramite la scienza dei rivoluzionari. Abbiamo occultato la loro presenza agli scienziati del Governo. Non chiedermi in che modo, ma è così. Sono stati in grado di impiantare dei finti ricordi sulla loro presenza all'accoppiamento. Voi li vedete, ma gli scienziati no. Forte, vero?>> mi dice Leslie con un sorrisone da orecchio ad orecchio.

<<Non ci posso credere.>> esclamo sedendomi sulla prima sedia che trovo libera. Flip ridacchia <<Nemmeno noi, all'inizio, ci abbiamo creduto. Ma poi...>> capisco, poi ci credi è logico che sia così.

<<Cosa sta succedendo?>> domando infine.

<<La situazione sta peggiorando a vista d'occhio. I rivoluzionari vogliono tirarvi fuori da questo esperimento. Non vogliono che il Governo vi ricrei a loro immagine e somiglianza.>>

<<Perché?>> chiedo allarmata.

<<Stanno creando un'armata di giovani soldati. Soldati che rispondano a delle caratteristiche ben precise, che siano ligi al dovere e non debbano mai ribellarsi. Stanno iniziando dagli uomini. Prima la caccia poi la prova dell'interrogatorio.>> dice Flip visibilmente incazzato

Interrogatorio? Ma cosa sta dicendo?

<<Luke non ti ha posto nessuna domanda?>> In effetti lo ha fatto, ma erano domande banali, nulla che potesse definirsi parte di un interrogatorio. <<Non fare quella faccia, Alexa. Le domande sono le solite che ci si scambia tra compagni. Il Governo si aspetta che tra partner ci sia fiducia e loro vogliono giocare su questo punto. Se ti fidi del tuo compagno allora gli dirai tutto. Ma così non è stato. Dico giusto?>> mi domanda Leslie sorridendo sorniona.  Deve aver capito tutto.

<<Non gli hai raccontato nulla. Mossa saggia, amica mia. Ma devi stare attenta, gli hanno insegnato tutto i metodi per captare bugie...>> Oh Dio Mio! Non è possibile una cosa simile. 

<<Comunque, finiamo in fretta questa nostra visita, altrimenti potrebbero accorgersi che sei sparita dai loro monitor di controllo.

Tra due giorni verremo a prenderti. Non devi sapere nulla se non questo. Non possiamo permetterci che qualcuno scopra cosa stiamo organizzando. Comportati come il tuo solito e non attirare l'attenzione su di te.>> mi dice Leslie guardandomi con cipiglio ammonitore. Annuisco, troppo sconvolta per parlare.

La mia amica mi abbraccia forte e so che questa non sarà l'ultima volta che ci vediamo. Appena sciogliamo l'abbraccio, mi sento stringere tra due forti braccia <<Prenditi cura di mia sorella.>> mi sussurra Flip nell'orecchio. Annuisco, è l'unica cosa che in questo momento sono in grado di fare e dopo averli salutati, seguo May verso l'esterno.

<<Non so più a cosa pensare.>> le dico sinceramente. Lo sguardo che mi rivolge è comprensivo, come se lei capisse davvero come mi sento. Mi appoggia una mano sul braccio per darmi conforto e insieme torniamo verso il fiume. Luke è lì. Sdraiato sotto un sole cocente, troppo caldo per essere mattino. Lo raggiungo, sapendo che May si è defilata. 

Fisso quello che dovrebbe essere il mio compagno di avventure, colui che mi è stato assegnato secondo un motivo preciso. E' così rilassato, così simile al ragazzo che ho conosciuto, ma ha davvero subito il lavaggio del cervello? Ora in cosa crede? Non voglio assolutamente credere che sia dalla parte del Governo, ma se così non fosse? 

Lo fisso, sapendo che lui non mi ha ancora notato. Vorrei potermi sdraiare con lui e godermi questa giornata di sole, ma mi sento bloccata, così mi giro e mi allontano.


L'isola Delle CoppieOnde as histórias ganham vida. Descobre agora