Il dottore del reparto 9 » Louis Tomlinson [✔️]

CAPITOLO 18

Sono già due giorni da quando Tori ha dato uno schiaffo a Louis. Quando ho visto il suo sguardo deluso, avrei voluto abbracciarlo, ma in fondo se lo è meritato. Non sono riuscita a dire niente a Tori quando poi siamo rimaste sole, non ho avuto nemmeno il coraggio di guardarla in faccia e mi sento uno schifo per questo. Come ha potuto prenderla in giro in quel modo? Come ha fatto a prendere in giro anche me? Dovevo accorgermi fin da subito che mi stava usando, proprio come ha fatto con Tori. Di solito, riesco a squadrare le persone fin dal primo sguardo, ma Louis mi è sembrato così sincero che ormai sono innamorata di lui.
Non riesco davvero a smettere di pensarci. Tutto ciò che ha fatto è stato cattivo, nei confronti di Tori e nei mie e, la cosa che più mi ha fatto arrabbiare, è che ha chiesto scusa solo alla mia compagna di stanza, a me non ha proprio rivolto la parola.

Mi risveglio dai miei pensieri quando mi accorgo del mio telefono che squilla: è Michael.

"Hey, Mike!" provo a sembrare il più felice possibile.
"Ma ciao, Hanna. Come si sente oggi la mia malata preferita?"

Devo dirgli la verità o fingere di stare bene per non farlo preoccupare?
Ah, basta complessi e basta bugie. È il mio migliore amico ed è l'unica persona con cui voglio sfogarmi.

"Beh, ti va di venire?Per favore, Michael."
Sento che sto per crollare.
"Stai tranquilla Hanna, sto arrivando."

Vorrei abbracciarlo fortissimo a me. Non lo vedo da un paio di giorni e non riesco nemmeno a spiegare la mancanza che ho provato nello stargli distante. Mi mancano tutti i nostri pomeriggi passati insieme. Erano davvero pochi i giorni in cui non stavamo insieme, per il resto, non facevamo altro che passare le giornate al nostro famoso parco a parlare e ad ascoltare musica. Quando sono arrivata qui, pensavo di andarmene subito, solo dopo ho capito di quanto grave sia la situazione. Adesso, non faccio altro a che pensare a quello che ho fatto e che non ho fatto nella mia piccola vita, ai rimpianti, ai pentimenti e soprattutto a Michael e ai miei genitori, compresi i loro abbracci mancati ma che adesso mi stanno dando.

Molte volte, penso anche a Louis. Penso a come ci saremmo potuti incontrare fuori da quest'ospedale. Molto probabilmente lo avrei incontrato in qualche biblioteca o ad un bar, con una tazza di tè fumante davanti.
Basta! Devo smetterla di pensarlo!
Ah, è tutto inutile, non posso pretendere di cancellarlo dalla mia mente se lo vedo passare in corridoio ogni cinque minuti. È tutto inutile, potrò scordarmi veramente di lui solo quando uscirò da qui, sempre se ne uscirò mai.

"Hanna, ho fatto il prima possibile per venire." dice e nel frattempo mi lascia un bacio sulla guancia, per poi sedersi sulla poltrona accanto al letto, "Allora, c'è qualcosa che non va? "
"Michael, è la mia vita che non va!" la mia voce è più alta del solito, "La mia salute fa schifo e probabilmente resterà tale per molto, fino a quando non morirò, e ho paura che capiterà presto!"
Da quanto mi tenevo quei pensieri? Probabilmente da tanto, infatti mi sento quasi più leggera.
"Hanna, smettila di dire così, ok? Io so che ce la farai, tu sei forte." mi prende le mani e le stringe forte.
"Mike, io non sono forte. Mi sono stancata di stare qui, di avere continuamente dei dolori mostruosi che mi fanno sempre pensare se sto per morire o meno. Non riesco più a guardarmi allo specchio e chiedermi se sarà l'ultima volta che mi vedrò. Io non sono forte, Michael, ho anch'io un punto di rottura e ho paura che lo raggiungerò presto."

Siamo entrambi pieni di lacrime e con la faccia rossa.
"Hanna, ti prego, non arrenderti mai. Voglio che tu me lo prometta."
"Michael..."
"Hanna, promettimelo." mi guarda fisso negli occhi.
Ha ragione lui? Devo provare a resistere?
Ah, certo che ha ragione. Non posso arrendermi e lasciare le persone che più amo. Non posso morire, non adesso.

"Te lo prometto, Michael."

*

Salve ragazzuole,spero che questo capitolo vi piaccia.