CAPITOLO 31(+ ringraziamenti)

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Dopo aver salutato Louis, ritorno in camera mia. Non trovo Tori da sola, adesso c'è sua madre. Non so che lavoro faccia, sta di fatto che quando viene non rimane mai a lungo.
"Ciao, Hanna." mi dice, non appena entro in camera.
"Buongiorno, signora." ricambio sorridendole.
Lei e Tori si somigliano veramente tanto. Gli stessi occhi verdi, lo stesso colore di capelli e i lineamenti quasi identici.
Mi dirigo verso il mio letto e cerco di addormentarmi. Vedere Louis dopo vari giorni mi ha reso felice, ma adesso sono ritornata triste come prima. La cosa peggiore è vederlo in quello stato. Ha due occhiaie ben marchiate, segno che dorme pochissimo. Vorrei poterlo aiutare in qualche modo, se solo me lo permettesse.
"Hanna?" mi chiama Tori, svegliandomi dai miei pensieri.
"Sì?"
"Io sto andando in mensa, vuoi venire con me?"
"Oh, d'accordo."

*

"Sono contenta che tu sia qui, Louis." gli dico per poi abbracciarlo forte a me.
"Anch'io, Hanna." mi lascia un bacio sulla nuca.
"Come mai sei qui?"
"Intenti perché sono nascosto nello stanzino?" mi chiede ridendo.
"Sì. Ma vorrei sapere anche perché sei qui in ospedale."
"Sono qui in ospedale per vedere te e sono nascosto nello stanzino per lo stesso motivo." mi sorride e mi lascia un bacio sulla guancia.
"Pensavo avessi ridato le chiavi dello stanzino."
"Le ho consegnate, infatti, ma io faccio sempre una copia delle chiavi perché sono molto disordinato."
"Uh, entri negli ospedali di nascosto, sei proprio un cattivo ragazzo." gli dico, per poi dargli un bacio sulle labbra.
"Beh, tu sei una mia complice."
"Ma, se dovessero scoprirci, non finiremo nei guai?" chiedo preoccupata.
"Non ci scopriranno, Hanna."
"Non lo so, Louis, sono preoccupata. Non voglio finire di nuovo nei guai."
"Stai tranquilla, Hanna, nessuno ci scoprirà."
"Secondo te, devo dirlo a mia madre?"
"Certo, ma non adesso. Aspetta di uscire da quest'ospedale, d'accordo?"
"Sì, ma non sarà strano? In fondo, ti conosce già."
"Beh, in effetti sarà imbarazzante." mi sorride e poggio la fronte sulla sua.
"Non vedo l'ora di vivere una vita normale, soprattutto perché la vivrò con te."
"Ti prometto che, una volta uscita da qui, ti porto nel miglior ristorante della città."
"Io invece ti offro una pizza."
"Affare fatto."
Mi lascia un bacio sulle labbra.
"Si è fatto tardi, Hanna, devo andare."
"Oh, d'accordo. Verrai domani?"
"Credo proprio di no. Ti mando un messaggio, d'accordo?"
"Certo.Ci vediamo, Louis." gli lascio un bacio sulla guancia ed esco da quello stanzino, cercando di non farmi notare troppo. Una volta ritornata in camera, trovo lì mio padre. Non lo vedevo da un paio di giorni.
"Ciao, papà!" gli dico, abbracciandolo forte.
"Ciao, piccola. Sono qui da 10 minuti, dove ti eri cacciata?"
"Oh, ero da una mia amica...una paziente." mento, ma lui ci crede.
"Ok, ehm, ti ho portato una cosa." dice, per poi porgermi una busta bianca. All'inizio non capisco, quando poi vedo il simbolo M giallo, lo abbraccio di nuovo. Non mangio roba del McDonald's da quando sono qui dentro.
"Ti ho portato un hamburger con patatine fritte!"
"Oh, grazie, papà! Da due settimane mangio sol frutta e verdura, ne avevo abbastanza."
"Lo so, me lo ha detto la mamma."

Mi getto subito sul letto e inizio a mangiare, lo stesso fa mio padre. Non facciamo altro che parlare, scherzare e rubarci delle patatine a ficenda. Questi momenti con mio padre sono sempre i più belli.
Proviamo a smettere di ridere quando entrano Tori e sua madre, cercando di sembrare seri e non mostrare a tutti il nostro disagio.
"Liam?" dice d'un tratto la madre di Tori.
Perché ha chiamato mio padre? Si conoscono?
Io e Tori ci guardiamo, cercando di capire qualcosa.

*

Allooora, inizio col dirvi GRAZIE DI CUORE per essere arrivati a 3k visualizzazioni!
Quando la storia finirà(al 40° capitolo,credo)credo che farò il Sequel,ho già creato la copertina.
Spero che questo capitolo vi piaccia.
(3 capitoli in 2 giorni, AMATEMI)

Il dottore del reparto 9 » Louis Tomlinson [✔️]Where stories live. Discover now