21

35K 1.5K 453
                                    


Capitolo ventuno

Megan's Pov

Se Cassandra pensa di aver colpito una povera ragazza indifesa, si sbaglia di grosso.

Dopo aver meditato tutta la notte, ho finalmente concluso il mio piano d'azione.
Devo andare comunque a scuola, non posso permettermi di saltare un altro giorno.
Perciò, tento di nascondere i lividi sotto cinquanta strati di correttore, ma non sembra funzionare molto.
Metto il mascara e sono pronta.
Cerco il mio cappellino con la visiera, prendo lo zaino e mi incammino verso scuola.
Non posso vedere nessuno: vorrebbero sapere ciò che è successo. Mi basta ritornare anonima, com'ero prima.

Una volta arrivata a scuola, vado verso il mio armadietto e prendo i libri necessari per la mattinata.
"Ma come ci riesci?" dico ad alta voce vedendo spuntare le sue gambe da sotto l'anta dell'armadietto.

Mi sono presa un colpo, Robin ancora! Chiudo l'anta arrabbiata, è tutta colpa sua.

"A fare cosa?" mi domanda in tono divertito.

"Ad apparire dal nulla. Non ti ho neanche sentito arrivare, e poi all'improvviso eccoti" lo accuso.

"Non sei abbastanza attenta. Forse sei troppo impegnata a tentare di non farti vedere." Mi dice lui dolcemente.


Tengo la faccia il più nascosta possibile, non posso permettere che lui mi veda e capisca cosa mi è successo.

"Perché porti il cappellino a scuola?" mi chiede, in tono indagatore.

Goccioline gelate scendono per la mia schiena.
"Affari miei." Rispondo secca, spostando lo sguardo nella direzione opposta alla sua.
Mi giro per andare in classe e lui mi segue.

"Perché scappi? Sei ancora arrabbiata? Dai scusami. Facciamo pace." Mi dice in tono infantile.

"No, devi starmi lontano, cazzo, non scherzo." Gli rispondo, ma con un colpo secco mi tira via il cappellino e rimane a fissarmi con gli occhi spalancati, portandosi una mano tra i capelli. Ho notato che è un gesto che fa quando è preoccupato.

Cerco di mettere le mani davanti al viso, ma lui mi ferma e continua a fissarmi.
Poi stringe la mascella.

"Cosa ti è successo Meg? Chi ti ha fatto questo?" mi domanda in tono preoccupato e duro.

Gli strappo il cappellino dalle mani. "Nulla di cui ti debba preoccupare, ho già risolto da sola. Ora scusa, devo andare in classe." gli rispondo in tono sbrigativo, lasciandolo lì, come uno stoccafisso.

Cammino verso la mia classe, dove trascorro la maggior parte del mio tempo. Sola. Aspetto dieci minuti prima dell'ultima ora, per uscire in corridoio.

Come sospettavo, trovo Cassandra con il suo gruppo di oche. E ora... si va in scena.
"Ciao Cassandra." Dico abbastanza sicura di me, con i piedi ben puntati per terra.
"Ohh, Ma cosa ti é successo? Hai sbattuto contro ad un palo con la tua bici mentre eri con la testa tra le nuvole? Ma guarda quel faccino tutto pieno di lividi? Ti fanno male?" dice, fingendosi preoccupata e cominciando a ridere.


Mi dirigo verso di lei con una rabbia dentro che nessuno potrebbe mai spiegare e, aprendo la mano, le mollo una sberla che la fa cadere a terra. Tutte le sue amichette urlano. Cassandra cerca di rialzarsi come può, ma io ho ancora la meglio. Proprio mentre sto per assestarle un altro schiaffo, due braccia mi sollevano e mi tengono ferma.

Ma che diavolo?

Continuo a dimenarmi per raggiungere la Barbie che si è rialzata e sta piagnucolando.
"Ehi, ehi" Robin che mi sta stringendo forte.

Shut up and Kiss me! [Completo]Where stories live. Discover now