42

27.7K 1.1K 181
                                    

Capitolo quarantadue

Robin's Pov


"Dio, Megan, devi schiacciare quel cavolo di pedale, non è una cosa difficile..." dico irritato, dopo l'ennesima volta.
Cavoli, perché ho avuto questa stupida idea di provare a insegnarle a guidare.

Aiuto, è peggio di mia nonna nei giorni migliori.
Ho perso la pazienza almeno una centinaia di volte, non ci sono possibilità.

Quello che non capisce, è che deve schiacciare l'acceleratore e contemporaneamente alzare la frizione per andare avanti!
Inutile, completamente inutile.
Mi passo una mano tra i capelli e cerco di non far vedere quanto sia impedita. Non voglio demoralizzarla, altrimenti non prenderà mai la patente e dovrò sempre scarrozzarla io e non sarà mai indipendente.

Perciò, pazienza Robin!

Intanto la mia ragazza si mette a ridere. Non posso fare a meno di farmi prendere dal suo sorriso e dalla sua ingenuità.
Sto bene con lei, mi sento un altro.
Passiamo un sacco di tempo insieme, molto più di prima e ogni volta scopriamo qualcosa di nuovo da raccontarci.

Si rattrista un attimo contro il sedile dell'auto "Robin, perché non ci riesco? Sono proprio impedita!" Mi guarda con gli occhioni da cucciolo.

"Non lo so, piccola... senza offesa, ma sei davvero una frana. Io quasi quasi, ci do a mucchio. Cosa ne dici se prendiamo un istruttore di guida che ti faccia qualche lezione e che ha più pazienza di me, così ti aiuterà a capire perché sbagli." Le dico e le faccio quel sorrisino sornione mentre mi appoggio contro il sedile della macchina.

Lei mi guarda male, facendo una smorfia.

"Dai Titti proviamo un'altra volta, non ci demoralizziamo, altrimenti non prenderai mai la patente, su metti in moto la macchina!". La guardo con tutto il coraggio che posso ancora avere, le prendo la mano e l'appoggio sul cambio.

Lei mi guarda sconsolata, ma dopo aver fissato il cruscotto accende l'auto mette la marcia e partiamo.

Facciamo circa cinque kilometri poi, troviamo un semaforo rosso. Si ferma e fin qui tutto regolare, poi, appena scatta il verde, non riesce a ripartire e comincia a far saltare la macchina, che diventa improvvisamente un cavallo imbizzarrito.

Megan comincia ad urlare "Ah! Robin, aiuto, aiuto! Cosa faccio, questa macchina è posseduta! Ho perso il controllo, come faccio a fermarla?" mi chiede, prossima al pianto.

Spalanco gli occhi, prendo un lungo respiro, temendo veramente tanto per la nostra incolumità. Frugo tra la mia mente, un modo per calmarla: cerco di spiegarle cosa deve fare, le parlo con pazienza e sono quasi tentato di schiaffeggiarla, anche se la amo più di qualsiasi cosa, poiché non riesco a farla smettere di frignare come una bambina. Mi sto trattenendo, non so se piangere o ridere.

Presa dal panico schiaccia i pedali uno dopo l'altro in modo convulso. Allora cerco di tranquillizzarla parlandole in modo tranquillo, mentre saltiamo su e giù come se fossimo due canguri.

Non ce la farà mai, ma ora l'importante è uscire sani e salvi.

Poi, non so come, becca la marcia e l'acceleratore e ripartiamo. Mentre guida è tesissima e non posso fare a meno di fissarla.

Sotto choc, una risata esce rigogliosa, dalla mia gola "Non avevo idea di essere montato in sella ad un cavallo imbizzarrito, invece di una macchina" Dico, cercando di trattenermi un minimo.

Lei, non mi da soddisfazione; non stacca gli occhi dalla strada e non mi risponde. E' concentratissima e sembra tesa come una molla, tant'è preoccupata.

Shut up and Kiss me! [Completo]Where stories live. Discover now