PAUL HANSEN (E GLI ALTRI CHE SE NE ANDARONO CON LUI) (revisionato)

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Paul Hansen, quel pomeriggio, senza saperlo stava andando incontro ad una morte quasi certa.

Era lui quel ragazzino alto e in carne, con gli occhiali con la montatura rossa storti sul naso, ed i capelli biondo cenere appiccicati sulla fronte ormai sporca di fumo, che stava barcollando nel fumo in cerca di una via di fuga.

Era lui quello che Ben e Tom avevano visto dal terrazzo.

Camminava lentamente, inciampando sui suoi stessi piedi, alla disperata ricerca di un'uscita per quel labirinto di morte che si trovava tutto intorno a lui.

Non poteva immaginare che se avesse fatto qualche altro passo si sarebbe trovato davanti due componenti della sua famiglia.

Non appena li avrebbe visti, si sarebbe messo a piangere, ma lui non poteva fermarsi. O almeno, non poteva farlo se aveva intenzione di vivere.

La fortuna lo aiutò ad uscire da quella coltre di fumo. Si affidò al suo istinto e si mise a correre nella direzione opposta a quella in cui stava camminando.

Quando finalmente riuscì ad uscire dall'incendio, sentì due braccia sollevarlo e qualcuno che urlava qualcosa.

Era disteso. La sua schiena contro una superficie fredda e dura. Sentiva qualcosa sulla sua faccia.

Faceva fatica a respirare, ma si sforzò di far entrare l'aria nei polmoni. La gola bruciava ad ogni piccolo respiro.

Continuò a bruciargli anche quando smise di respirare.

Il bruciore non lo abbandonò nemmeno un secondo, fino a quando fu la vita a lasciarlo solo.

Quel giorno non erano solamente tre le anime che abbandonarono i loro corpi. Erano sei le vite che, secondo dopo secondo, scivolarono via.

 Erano sei le vite che, secondo dopo secondo, scivolarono via

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Era gremito di persone il cimitero, qualche giorno dopo. I parenti sopravvissuti avevano deciso di fare un unico funerale, volevano che tutte quelle persone fossero ricordate nello stesso momento.

Susan e Andrew erano andati a vedere ciò che stava accadendo, per poi raccontarlo agli altri.

Gli abiti scuri di tutti i presenti occupavano interamente la visuale dei due ragazzini che in quel momento se ne stavano appollaiati sul ramo di un albero.

Nessuno dei due aveva detto una parola fino a quel momento, si erano aiutati a vicenda per salire senza scivolare sulla corteccia umida del grande acero rosso.

«Com'è stato?» Sussurrò Andrew. Era curioso, ma non aveva avuto il coraggio di parlare di quello che era accaduto qualche giorno prima.

«Com'è stato, cosa?»

«Lo sai quello che intendo.»

Susan lo guardò con la coda dell'occhio, non voleva rispondere. Non sapeva rispondere.

«Non lo so.» Disse scuotendo la testa. Non voleva più parlare.

Quando tutti si furono allontanati, i due bambini scesero dall'albero con molta più facilità rispetto a quando erano saliti, nonostante avessero le gambe e le braccia indolenzite a causa delle posizioni scomode in cui erano rimasti per tutta la durata del funerale.

Camminarono silenziosamente fino alle sei nuove tombe, le loro scarpe bagnate a causa dell'erba umida. Aveva piovuto, la notte precedente. A volte sembrava che il clima rispecchiasse le emozioni degli abitanti.

Quando raggiunsero le lapidi una leggera nebbia si era fatta strada per tutto il cimitero, portando con lei umidità e tristezza.

Lessero silenziosamente i nomi scritti sulla pietra grigia, ancora non sapevano chi era morto per causa loro. Man mano che leggevano, il senso di colpa avanzava lentamente senza mollare la presa dentro di loro.

Quando ebbero finito se ne andarono, senza parlare, cercando di svuotare la mente.

Se ne andarono come se il peso del mondo fosse stato sulle loro spalle.

Se ne andarono come quei sei nomi, scolpiti nella pietra e nella memoria, non avrebbero potuto fare.

Filip, Sophie, Adrian e Paul Hansen erano morti insieme a John Wong e Laura Robertson; e loro, da qualunque posto fossero in quel momento, non potevano di certo andare via.


Manca un solo capitolo alla fine di questa storia. Spero che vi sia piaciuto conoscere meglio i veri protagonisti di questo libro. 

Ci vediamo con Amanda Browns e il prossimo libro!

The Dolls (vincitrice Wattys 2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora