Sette

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Lo sballottamento incessante della barca divenne un tranquillo ondeggiare nel primo mattino

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Lo sballottamento incessante della barca divenne un tranquillo ondeggiare nel primo mattino. La pioggia non martellava più contro il legno e il rimbombo dei tuoni non si sentiva più. Un silenzio calò sulla nave appena gli uomini si ritirarono nei loro alloggi e riposarono gli occhi stanchi e i corpi doloranti.

Nerissa continuava a piangere. La temperatura era scesa per buona parte dopo averle fatto un impacco freddo, ma il suo corpo continuava a tremare e la pelle era pallida. Il labbro inferiore le fremeva mentre le lacrime uscivano senza fine dai suoi piccoli occhi verdi. Ad ogni lacrima, Celia sentiva il suo cuore spezzarsi. Si sentiva assolutamente inutile.

Daniel ritornò con Harry appena il sole si sollevò all'orizzonte, frammenti della trave caddero dai panneli al di sopra e si infiltrò della luce nella buia camera in cui si erano rifugiati. Lui corse al fianco di Celia, allungo le braccia, e lei gli passò la loro figlia.

L'unico suono che si sentiva nella piccola stanza era il pianto di Nerissa, finchè i cardini della porta non cigolarono e degli stivali si strascicarono lungo il pavimento. Tutti sollevarono lo sguardo, i loro sguardi ospitarono diverse emozioni alla vista di Andrew. Lui se ne stava con noncuranza sulla soglia della porta con una mano sul fianco, una borsa di pelle al seguito.

"Da quanto sta così?" chiese lui, entrando nella stanza già affollata.

Celia si alzò in piedi. "Chi vi ha portato qui?"

"L'ho fatto io," disse Harry con voce tesa.

Lei si voltò con la fronte aggrottata e gli occhi socchiusi. "Io non mi fido di quest'uomo."

"Mia cara, lui è la nostra migliore scelta." la sua voce era desolata mentre guardava la bambina malata tra le sue muscolose braccia.

Lui non era a conoscenza delle precedenti avance di Andrew nei confronti di Celia e lei non pianificava di informarlo. Invece, continuò testarda. "No. Voglio che se ne vada." Celia voltò la testa e inchiodò Andrew con lo sguardo.

"Lasciatemi dare un'occhiata. Vi prometto che non farò nulla, non la toccherò neppure se lo desiderate." disse Andrew. La sua voce era diversa rispetto a quando aveva parlato precedentemente con Celia, aveva un tono quasi supplichevole. Magari perchè era presente il suo capo. I suoi occhi avevano un'espressione addolorata nei confronti della bambina in lacrime.

A che tipo di gioco stava giocando? Si chiese Celia.

Lei tornò a guardare Harry, che guardava Nerissa come se fosse l'unica persona nella stanza con lui. Sospirò sconfitta. "Va bene." mormorò lei e si fece di lato per permettere a Andrew di avvicinarsi.

Lui si sedette sul bordo del letto accanto a Harry e guardò Nerissa. "Quando ha iniziato a sudare?"

"Stanotte," replicò Celia. Lei se ne stava in piedi nervosa con le braccia incrociate al petto, facendo avanti e indietro davanti a Andrew ed Harry.

Embark [h.s. - italian translation]Where stories live. Discover now