Dodici

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La frammentazione del legno e i grugniti di Harry fecero sveglia Celia dal suo riposo sul letto imbottito di paglia

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La frammentazione del legno e i grugniti di Harry fecero sveglia Celia dal suo riposo sul letto imbottito di paglia. Si avvolse una coperta di lana intorno alle spalle e aprì la porta, il sole mattutino la salutò con un caldo abbraccio.

Harry, in piedi nel verde davanti la casa, sollevò lascia oltre la sua spalla e la spinse verso il basso, dividendo il ceppo di legno a metà e facendolo cadere a terra. Posò l'ascia contro il tronco sul quale tagliava il legno, e si asciugò la fronte con il retro della mano. La maglia bianca era macchiata dal sudore e dalla sporcizia, opacizzando quella che una volta era bianco puro.

"Buongiorno," disse Celia dalla soglia della casa.

Harry alzò la testa e sorrise. "Buongirono. Scusa se ti ho svegliata."

"No, no," disse lei, scuotendo la testa. "Sono abituata a svegliarmi presto comunque."

Lui annuì. "Dov'è Nerissa?"

"Ana se ne sta prendendo cura."

Harry attraverò il prato per recuperare un altro ceppo di legno. Celia lo guardò mentre lo posava attentamente sul tronco e portava l'ascia oltre la sua spalla, colpendo il legno con la lama di metallo.

"Cosa dovrei fare?" chiese Celia. Harry aggrottò la fronte. "Non sono più responsabile della gestione della famiglia. Posso aiutare nelle faccende. Dovrei andare a comprare delle uova o prendere dell'acqua dal pozzo o..."

"Mia cara," la interruppe. "Vai a fare una passeggiata per la colonia. Orientati e poi potremo parlare delle faccende. Hm?"

Lei annuì. Harry tornò a dividere i ceppi di legno, le goccie disudore sulla sua fronte e sul labbro superiore brillavano alla luce del sole.

Lei rientrò in casa e indossò un vestito beige. Roanoke non era un luogo adatto ai vestiti stravaganti come lo era a Greenwich o alle Tenute Berkeley. Una volta pienamente vestita, si legò i selvaggi capelli in una treccia che le scendeva lungo la schiena e la fermò con un nastro.

Uscendo all'esterno, si trovò immersa in una ventata di aria fresca. Le persone la superavano con la legna tra le braccia e secchi di acqua al seguito, gli occhi la fissavano per un mero secondo, prima di focalizzarsi sulla loro destinazione.

Celia inspirò lentamente e a fondo, mentre scannerizzava la colonia; un pozz al centro, case che circondavano il perimetro delle mura, una fattoria, un fabbro, un sarto, un artigiano.

Con il collo allungato e gli occhi puntati in lontananza, Celia non aveva notato i pesanti stivali che affondavano nella terra dietro di lei. Solo quando sentii una forte presa sul suo gomito, voltò la testa spaventata, realizzando che qualcuno in realtà la stava seguendo da molto vicino. Le si mozzò il fiato alla vista di Andrew Tallis. I suoi frizzanti occhi fissi in quelli di Celia con brutte intenzioni, ghiacciandole il sangue nelle vene e contaminando il suo umore allegro.

Embark [h.s. - italian translation]Where stories live. Discover now