Quindici

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Celia si asciugò le labbra con un tovagliolo e prese il piccolo bicchiere di vino davanti a lei, portandoselo alle labbra

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Celia si asciugò le labbra con un tovagliolo e prese il piccolo bicchiere di vino davanti a lei, portandoselo alle labbra. Il liquido frizzante non era gustoso come quello a Greenwich Palace, ma sapeva che i Paynes avevano chiaramente speso tanto per questa serata. Posò il bicchiere e sorrise alla felice coppia che sedeva proprio davanti a lei al piccolo tavolo da cena.

"Grazie mille per questa meravigliosa cena," disse Celia, "Io sono un'orribile cuoca e questo era un piacevole cambiamento."

"Di nulla," disse allegramente Edward Payne. Aveva circa la stessa altezza di Harry, sfoggiava una folta criniera di capelli castani che portava all'indietro e legati alla nuca, una tendenza che molti uomini portavano in quel periodo. Aveva un semplice sorriso che trasmetteva felicità a chiunque incontrasse, qualcosa che a Celia mancava nella sua relazione con Harry. Arrivò alla conclusione che Marisol era una donna fortunata ad aver vinto lui; aveva rinunciato a tutto per stare con lei, le aveva detto Marisol. "Mi sarebbe piaciuto che vostro marito si fosse unito a noi."

Il piccolo sorriso di Celia vacillò. "Sì, beh, aveva dei servizi da sbrigare questa sera che non potevano essere ignorati. Mi dispiace."

"No, non siate ridicola, capico che è un uomo importante. Inoltre, la vostra compagnia è molto apprezzata," disse lui, facendole un sorriso rassicurante.

Celia si sforzò di sorridere leggermente per mostrare che sapeva che lui non intendeva offendere con quel commento. Tuttavia, una parte di lei doleva alla vista di Marisol ed Edward insieme felici, e l'assenza di Harry non aiutava la situazione. Deglutì un gran sorso di vino per finirlo. "Dovrei andare," disse piano. "Nerissa ama la bambinaia, ma piange terribilmente se non la metto a letto io."

Dopo alcuni cenni e parole, Edward e Marisol si alzarono, Celia fece lo stesso. Camminarono alla porta, Marisol si fermò accanto a lei mentre Edward le prendeva lo scialle.

"È scuro fuori, Edward dovrebbe accompagnarvi a casa," disse Marisol.

Celia scosse la testa. "Andrà tutto bene, è una breve passeggiata."

"Celia," disse Marisol, la sua voce ridotta a un sussurro. "E che mi dite di Andrew Tallis?"

Il volto di Celia impallidì.

"Non l'avete detto a vostro marito?"

Lei scosse la testa.

Marisol sospirò. "Edward, amore, puoi per favore accompagnare Celia a casa?"

"Certo," disse lui, voltando l'angolo con lo scialle di Celia tra le mani. Glielo porse e lei lo avvolse intorno alle sue spalle. "Dopo di voi," disse lui, aprendo la porta a Celia.

Il tragitto da casa Payne a casa sua durava circa cinque minuti, dato che non vivevano molto distanti. Il verso dei grilli e delle rane riempiva il silenzio tra di loro, finchè non arrivarono a casa dei White. Le candele rimandavano bagliori arancioni sulle finestre, le ombre di figure che si muovevano in modo strano.

Celia si fermò sui suoi passi. Edward, alcuni passi avanti a lei, si guardò intorno, realizzando che Celia non era più accanto a lui. "Cosa state facendo, Lady Styles?"

I suoi occhi erano fissi sulla casa, guardava le ombre muoversi e ascoltava il leggero ronzio della musica. I nervi si attorcigliarono nel suo stomaco, le dita iniziarono a tremare e il cuore a battere velocemente. Delle risate esplodevano all'interno delle mura della casa. C'erano più di tre persone dento. Deglutì.

"Penso che entrerò nella casa dei White. Mio marito doveva incontrarsi con Mr. White," disse con difficoltà. "Grazie per avermi accompagnata e per avermi ospitata questa sera. È stata una splendida serata."

Lui annuì con un sorriso insicuro. "È stato un piacere avervi come ospite. Buona notte."

Celia annuì prima di girarsi e camminare verso la porta principale della casa, i passi lunghi e lenti. Inspirò a fondo mentre sollevava la mano tremante per bussare. Il suo pugno si avvicinò alla porta, tremante per il nervosismo mentre contemplava se entrare alla sprovvista, ma il pensiero di Harry che le mentiva sulla ragione perchè era a casa dei White le provocò rabbia dentro. Bussò alla porta due volte, rimpiangendo velocemente la sua decisione e indietreggiando, le mani sudate che scendevano lungo i suoi fianchi.

Ci fu silenzio. Pensò che magari nessuno l'avesse sentita. Con un sospiro di sollievo, si voltò e iniziò ad allontanarsi, ma appena fece il secondo passo, il cigolio della porta che veniva aperta la fermò. Esitante, si voltò.

"Buona sera, signora."

Celia riconobbe la donna alla porta come la cuoca, che doveva essere più la donna delle pulizie. Insicura di cosa dire, Celia forzò un sorriso. "Ciao."

"Siete qui per la festa?"

Celia sbattè le palpebre, stringendo la mandibola per la rabbia. "Io...sì," disse lei. "Sì."

"Da questa parte, signora," disse la donna, aprendo la porta ulteriormente per far entrare Celia. "Siete in ritardo. Se ci fosse stata una lista per gli invitati più ampia, sono sicura che non sareste mancata, ma siate preparata ad avere tutti gli occhi su di voi quando entrerete. Posso prende il vostro scialle, Miss...?"

"Styles," rispose lei mentre si toglieva il tessuto lavoratoall'uncinetto dalle spalle e lo porgeva alla donna.

"Loro sono proprio dietro quella porta, signora," disse la cuoca, prima di scomparire in cucina.

Celia inspirò e si aggiustò la gonna, prima di incamminarsi verso il soggiorno. Riusciva a malapena a sentire la musica provenire da un'arpa a  causa del suo cuore palpitante. Entrò nella stanza e immediatamente sentì le mani e i piedi diventare insensibili. Mentre le dita di una donna danzavano sulle corde di un'arpa, Harry teneva la mano e il fianco di Eleanor mentre la guidava in giravolte per la stanza. C'era una piccola folla di cinque persone che guardavano, proprio come aveva detto la cuoca. Entrando in scena dietro di loro, nessuno notò la presenza di Celia finchè non finì la canzone ed Harry allentò la presa su Eleanor. La giovane ragazza applaudì ad Harry, i suoi giovani occhi che brillavano e il sorriso pieno di purezza, sebbene Celia trovasse la situazione tutt'altro che pura.

"Siete andato alla meraviglia," disse Eleanor, "Trovo difficile credere che non avete mai ballato prima." poi la ragazza individuò Celia. Guardando oltre le spalle di Harry con un'espressione severa sul volto, rimase in silenzio, portando le mani ai fianchi.

Confuso dal cambiamento del suo comportamento, Harry guardò oltre le sue spalle, i suoi occhi si spalancarono appena vide sua moglie. Lui fece qualche passo in avanti, le braccia allungate per salutarla e scusarsi, ma Celia scosse la testa, indietreggiando per allontanarsi. Le labbra presero a tremare mentre calde lacrime le si formavano negli occhi. Sentì la sua testa farsi pesante ad ogni secondo che passava. Guardava Harry mentre la sua vista si oscurava. Impreparata all'impatto, si sentì cadere quasi come un corpo senza vita per terra.

Embark [h.s. - italian translation]Where stories live. Discover now