2

3.2K 184 15
                                    

Qualche mese prima

"Tesoro, che ti è successo?" Melany allarmata si precipitò a raggiungere l'amico e a stringerlo tra le braccia. Lui si sfogò versando fino all'ultima lacrima, senza dire una parola. Lasciò che tutto il dolore uscisse dal suo corpo attraverso quel pianto. Poi assunse una maschera di indifferenza. Quello fu l'unico e solo momento di debolezza che si concesse. Neanche più una lacrima, il nome di Lauree non uscì mai dalla sua bocca e i pensieri sull'uomo affollavano solo i suoi sogni, sui quali lui purtroppo non esercitava alcun controllo. Aveva anche pensato di non dormire più, pur di evitare di avere a che fare con il ricordo dell'uomo che lo aveva illuso, si era preso la sua verginità e poi lo aveva abbandonato senza nemmeno una parola. Un po' di sollievo lo ottenne quando per fortuna si impegnò nello studio per il suo corso di laurea. Johnny aveva sempre amato disegnare, si isolava e riusciva a non pensare, anche se a volte, inconsciamente, la matita tracciava le linee del volto dell'uomo di cui il suo cuore era profondamente innamorato. E come per i sogni, anche quello usciva fuori dal suo controllo. Sapeva che prima o poi sarebbe passata, ma non pensava avrebbe sofferto così tanto. Cercava di essere forte, di non mostrare il suo dolore a nessuno, esattamente come aveva fatto dopo la morte di sua madre. La sofferenza non era nemmeno paragonabile a quella della perdita, era completamente diversa, ma non per questo faceva meno male.
"Buongiorno" salutò entrando nel bar dell'Università un gruppo di ragazzi che avevano iniziato il corso con lui e con cui aveva legato fin da subito. Erano in totale 5 e passavano tutto il tempo insieme, anche dopo le lezioni, Johnny si ritrovava a studiare con loro e a passare molto del suo tempo libero. I rapporti con Melany, invece, lentamente si stavano logorando e non sapeva nemmeno lui bene il perché, ogni giorno che passava la sentiva sempre più lontana. Sapeva che tra loro c'era qualcosa di non detto, che lei gli nascondeva ma non sapeva cosa.. La ragazza si era allontanata da lui non appena aveva saputo della fuga di Lauree, come se le cose tra loro fossero collegate in qualche modo. Johnny aveva anche provato a chiedere il perché di quel comportamento all'amica, ma lei era stata vaga e fredda nelle spiegazioni. E lentamente e inesorabilmente il loro rapporto si era ridotto ad una semplice convivenza.
"Ehi, Jo Jo" lo salutò Cristel, una ragazza bassina e pienotta, dai lunghi capelli rossi e il viso pieno di lentiggini. Sembrava un personaggio dei cartoni animati, aveva un carattere allegro e coinvolgente che sopperiva alla poca generosità che madre natura aveva avuto con lei in fatto di bellezza. Johnny la adorava, tra tutti era la persona con cui più aveva piacere a trascorrere il suo tempo. Arguta e intelligente, coltivava con lui la passione per il nudo maschile e molte volte si ritrovavano a disegnare gli stessi soggetti. La vita di Johnny era molto cambiata da quando aveva lasciato il Red Passion e iniziato gli studi. Trascorreva le sue giornate tra i libri e il blocco dei disegni. Cercava sempre modelli nuovi da poter ritrarre e il pomeriggio si dedicava ai turni nella biblioteca universitaria almeno tre volte la settimana, a volte anche quattro e i ritratti dal vivo. La sua timidezza lentamente stava lasciando lo spazio ad un carattere forte e sicuro, i vecchi vestiti larghi e dismessi avevano lasciato il posto a vestiti nuovi della giusta misura e alla moda. Riusciva a stare davanti a corpi nudi senza più alcun disagio. Insomma era diventato più disinibito. Non che lo fosse anche nei rapporti con altri uomini, lì si rivelava sempre la sua natura timida e insicura ma provava a velarla dietro sorrisi sfrontati e battute, a volte anche colorite. Sembrava non essere rimasto nulla del piccolo, timido, insicuro Johnatan.
Johnny si avvicinò all'amica e le schioccò un sonoro bacio sulla guancia, per poi salutare con un cenno della testa gli altri 3. Si mise seduto al solito posto e ordinò il suo caffè nero. "Allora che facciamo oggi?" domandò Jason, un ragazzo belloccio, tutto muscoli e soldi di papà. Johnny in un primo momento aveva provato a tenerlo lontano, gli ricordava molto una persona a cui non voleva assolutamente pensare, poi gli era bastato parlare con lui un paio di volte e si era reso conto che fosse semplicemente un ragazzo solo, a cui la vita aveva dato tanto a livello materiale ma aveva tolto altrettanto sotto l'aspetto affettivo e si era ritrovato a volergli bene senza nemmeno rendersene conto.
"Che vuoi che facciamo" sospirò Johnny alzando gli occhi al cielo "andiamo a lezione". Il ragazzo sbuffò ma era tutta scena la sua, adorava disegnare, ma gli piaceva fare il duro. "Sempre le stesse cose" afferrò i libri e precedette i suoi amici fuori dal bar. Quella mattina avevano una lezione di disegno figurato e poi la lezione di ritratto dal vivo.
La professoressa Münchenbauer li aveva già informati che avrebbero dovuto ritrarre un ragazzo nudo e Johnny e Cristel non vedevano l'ora.
"Chissà come sarà il modello" ammiccò lei maliziosa verso l'amico, mentre percorrevano il corridoio che li avrebbe condotti nell'aula dove avevano lezione. Johnny sbuffò ma le sorrise comunque. Cristel, del gruppo, era l'unica a conoscere qualcosa in più della vita sentimentale del ragazzo e sperava potesse presto ritrovare fiducia nei ragazzi e soprattutto nell'amore.
"Si mormora sia gay, sai?" Johnny voltò la testa di scatto e la fulminò con lo sguardo. Non voleva affrontare quel discorso e soprattutto non voleva farlo con gli altri presenti. Cristel sollevò le mani e si arrese a chiudere quel discorso, in attesa di riprenderlo in un altro momento e soprattutto dopo aver visto il nuovo modello, che le avevano detto essere un bel bocconcino. La prima lezione di quella mattina passò lenta e noiosa e quando ne suonò la fine, tutti e 5 tirarono un sospiro di sollievo. Jason si rifiutò di partecipare alla lezione successiva, il disegno dal vivo non era il suo forte e il fatto di dover ritrarre un uomo non lo ispirava per nulla, così decise di saltare quella lezione. "Ci vediamo dopo in biblioteca" li salutò avviandosi dalla parte opposta rispetto a dove fosse l'aula di disegno.
Johnny e Cristel avevano i cavalletti con la tela vicini, mentre gli altri due amici erano due file più indietro. I ragazzi presero posto e ascoltarono l'introduzione del professore, in attesa di vedere chi fosse il modello da ritrarre. Quando il ragazzo fece il suo ingresso, con indosso solo uno striminzito accappatoio, rivelando la sua indubbia bellezza e prestanza fisica, si sollevò un sottofondo di sospiri e commenti sussurrati. Invece Cristel non disse una parola. Johnny sorpreso dal silenzio dell'amica si voltò verso di lei e la trovò imbambolata, con la bocca aperta, a guardare incantata il ragazzo appena entrato.
Di sicuro aveva fatto colpo. E quando sfilò l'accappatoio e mostrò il suo corpo nudo tonico e perfetto, anche a Johnny mancò il respiro.

Ritorno da teWhere stories live. Discover now