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È bello sentirsi desiderati, fa sentire importanti, il cuore si risolleva e la convinzione di non essere un granché si dissipa, almeno per qualche istante. Peccato che quella era la persona sbagliata.
Sì, perché Johnny poteva continuare a mentire a se stesso, fare finta che Lauree non esistesse, ma la verità era che desiderava essere baciato in quel modo solo da lui. Infatti quel contatto con Peter lo lasciò indifferente, addirittura lo infastidì. Spinse il ragazzo via dalle sue labbra che restarono inermi e non ricambiarono quell'effusione. Peter lo guardò smarrito dal suo rifiuto "Pensavo di piacerti" sospirò facendo qualche passo indietro e poggiando la schiena contro la parete opposta a quella dove era Johnny, il quale abbassò il capo mortificato.
"Pensi ancora a lui?" Johnny alzò il volto di scatto, come diavolo faceva Peter a sapere di Lauree? Lui non gliene aveva mai parlato.
Lo sguardo smarrito fece sorridere Peter.
"Colpito e affondato" Johnny aprì la bocca ma non seppe cosa dire, si era fregato con le sue stesse mani e ora probabilmente sarebbe stato costretto a raccontare ogni cosa al ragazzo.
"Se pensi a qualcun altro forse è meglio che io vada" Peter fece per avvicinarsi alla porta ma Johnny lo bloccò. Non sapeva bene nemmeno lui perché, in fondo quella di Peter era la decisione giusta, mettere fine a quella situazione imbarazzante per entrambi. Eppure Johnny non voleva che lui andasse via. Lo prese per mano e lo pregò con gli occhi di non andarsene. Il ragazzo sospirò ma annuì e lo seguì.
"Non posso garantirti che il mio comportamento sarà sempre appropriato, Johnny" lo avvertì. "Tu mi piaci, e tanto" aggiunse facendolo arrossire "e non sono uno che si arrende facilmente".
"Ma se te ne stavi andando" ribatté l'altro, lasciando stupito anche se stesso per la veemenza con cui aveva mosso quell'obiezione.
"Solo perché sembravi scosso dalla mia iniziativa e non perché stessi demordendo. Ci sarebbero state altre occasioni" gli fece un occhiolino vedendo il volto del ragazzo tornare a colorarsi di un rosso acceso, per poi lasciarsi andare sul divano. Johnny non proferì più parola se non per ordinare la cena che i due stavano consumando in silenzio seduti comodamente sul divano. Peter, fino a quel momento, aveva rispettato il suo silenzio e soprattutto il suo desiderio di non andare oltre. Ma tutta quella situazione era davvero surreale e cominciava ad averne abbastanza. Doveva voler dire pur qualcosa che avesse insistito che restasse. Johnny era rilassato sul divano, con i piedi poggiati sul tavolino dove giacevano i cartoni vuoti delle pizze che avevano appena terminato, concentrato a guardare una scena del film che stavano trasmettendo in tv, quando sentì la mano di Peter posarsi sulla sua spalla. Johnny lo guardò con la coda dell'occhio, contrariato dell'iniziativa che ancora una volta Peter aveva preso. Il ragazzo alzò gli occhi al cielo e tirò via la mano. Poi si sollevò dal divano e si allontanò senza dire nulla. Quando stava per uscire dell'appartamento e notando che Johnny questa volta non aveva fatto nulla per impedirglielo, urlò "Dovresti parlare con lui o resterai solo per sempre" poi la porta si chiuse con un tonfo. Johnny sospirò e coprì gli occhi con un braccio. Cosa diavolo stava facendo? Davvero era disposto a rinunciare alla sua felicità per non tradire il ricordo di quell'unica notte trascorsa con Lauree? Cazzo, no! Lauree se ne era fregato di lui e dei suoi sentimenti. Prese il telefono e cercò nella rubrica il numero di Peter, pronto a chiedergli scusa e supplicarlo di tornare indietro. Magari con lui sarebbe riuscito a dimenticare Lauree e l'amore che continuava a provare per lui. Tremò a quel pensiero. Lo aveva ammesso. Dopo quasi un anno aveva ammesso di essere ancora innamorato di lui. Urlò di disperazione e lanciò il telefono contro il muro. Le lacrime lo investirono e non riuscì più a controllare le sue emozioni. Si sentiva così solo. Non aveva nessuno con cui sfogare quel dolore che lo aveva investito in pieno. La sua migliore amica lo aveva distrutto, l'uomo di cui era innamorato lo aveva lasciato senza nemmeno dirglielo e quello che credeva poteva essere un suo amico stava solo cercando il modo di entrargli nelle mutande. La sua vita era davvero patetica e lui si sentiva schiavo di un'emozione così forte da non riuscire a controllare. Che Peter avesse ragione? Forse avrebbe davvero dovuto parlare con Lauree per mettere fine a tutta quella situazione? E se sì, come avrebbe fatto ad incontrarlo? Non sapeva dove fosse e come contattarlo.
"PERCHÉ?" urlò disperato "PERCHÉ DOVEVO INNAMORARMI PROPRIO DI TE?" Corse verso l'entrata, afferrò il cappotto e uscì. Aveva bisogno di prendere aria, di pensare. Ancora con il volto stravolto e le lacrime che non accennavano a diminuire si precipitò in strada. Correva senza motivo e senza meta, ma correva, correva così forte che a un certo punto fu costretto a fermarsi e riprendere fiato. Si guardò intorno, non sapeva dove andare, poi vide un taxi e si sporse per fermarlo.
"Dove la porto, Signore?" domandò l'uomo alla guida. Ma Johnny non sapeva cosa rispondere, non sapeva nemmeno lui cosa fare. L'unica certezza è che doveva mettere fine a quel tormento. Ma come avrebbe potuto fare? Parlare con Lauree era davvero la cosa giusta da fare? "Allora Signore?" insistette l'uomo.
Johnny prese un profondo respiro, guardò fuori da finestrino e poi sussurrò "Tenuta O'Brian, Water street".
"Bene Signore, saremo lì in trenta minuti. Vuole ascoltare un po' di musica?" Johnny sollevò le spalle. Non gli interessava. Aveva appeno preso la decisione più difficile della sua vita: mettere fine al suo passato. E per farlo doveva incontrare Lauree e l'unica che poteva aiutarlo era Susan Turner. L'avrebbe costretta a dirgli dove l'uomo si fosse nascosto in tutti quei mesi, lo avrebbe affrontato e finalmente sarebbe riuscito a chiudere con il suo passato.
Sì!
Sarebbe andata esattamente così e poi avrebbe potuto iniziare la sua nuova vita, senza più fantasmi. E perché no, avrebbe potuto farlo con Peter, sperando che il ragazzo avrebbe voluto vederlo ancora dopo il modo in cui si era comportato con lui.
Ciò che Johnny non poteva sapere era che tenuta O'Brian sarebbe stata scenario di una sorpresa inaspettata.

Ritorno da teWhere stories live. Discover now