14

2.9K 169 9
                                    

"Perché diavolo ci mette così tanto" sbottò percorrendo per l'ennesima volta la superficie del corridoio antistante la camera di Melany.
"Vuoi fermarti? Mi stai facendo venire il mal di mare" lo rimproverò dolcemente Lauree. Johnny si fermò per un secondo di fronte a lui, lo guardò in modo truce e poi riprese a fare avanti e indietro. L'uomo alzò gli occhi al cielo e poggiò la schiena contro la parete alle sue spalle.
"Se solo avessi saputo prima, Dio che stupido che sono stato. Come ho fatto a pensare che lei potesse farmi una cosa del genere" borbottava Johnny sottovoce addossandosi la colpa del malore della sua amica. Poi improvvisamente il suo volto sembrò illuminarsi, come avesse avuto un'idea. Si voltò verso Lauree e lo guardò poggiandosi le mani sui fianchi, stava per dire qualcosa quando la porta alle sue spalle si aprì e poi venne richiusa. Il ragazzo si voltò e guardò con occhi imploranti il dottore.
"Possiamo parlare da un'altra parte?" chiese, rivolgendosi a Lauree. L'uomo annuì, precedette il dottore e lo invitò a seguirlo.
"E io perché non dovrei sapere come sta la mia migliore amica?" sbottò Johnny sentendosi escluso.
Il dottore si voltò verso di lui e gli sorrise, Lauree sentì un moto di gelosia invaderlo.
"Non volevo escluderla da questa conversazione" lo informò con tono educato " solo non mi sembra il caso di parlare qui" e con un gesto del capo indicò la porta della camera di Melany.
"Ohooo" sospirò imbarazzato, grattandosi la nuca. Il dottore tornò a sorridergli e Lauree poté notare il rossore che compariva sul volto di Johnny.
"Non ho tutto il giorno" sbottò. Johnny e il dottore lo guardarono stupiti per quell'atteggiamento per nulla educato e Johnny, che lo conosceva bene, poté leggere le fiamme di gelosia che divampavano nei suoi occhi.
Possibile che Lauree fosse ancora così geloso di lui? Lo avrebbe scoperto presto. Sorrise furbo e seguì i due uomini che nel frattempo avevano ripreso il cammino verso lo studio di Lauree. Quando tutti e tre si furono accomodati Lauree invitò il dottore a spiegare quali fossero le reali condizioni di Melany.
"Il suo corpo purtroppo è molto debilitato dalla malattia e dalla gravidanza. Ora possiamo solo sperare che segua i miei consigli e che le poche forze che le restano la sostengano fino al parto". Lauree annuì, aveva avuto modo e tempo di abituarsi che presto la malattia di Melany l'avrebbe strappata alla vita, invece il volto di Johnny era provato dal dolore e rigato dalle lacrime. "Manca poco al parto. Ho deciso, insieme alla Signora, di anticiparlo di una settimana" confessò.
"Ed è possibile? Cioè è possibile anticipare il parto?"
Il dottore tornò a sorridere a Johnny "Certo, basta indurre le doglie" lo informò con ovvietà, come se la domanda del ragazzo fosse assolutamente assurda. Johnny si risentì per quell'atteggiamento quasi di supponenza, come se lui fosse uno stupido. Che cazzo ne sapeva lui di gravidanza e di parto. Lauree poté leggere il risentimento negli occhi del ragazzo e sogghignò sollevato. Per un istante aveva pensato che i due potessero essere interessati l'uno all'altro, ma sicuramente, anche se fosse stato così, in quel momento Johnny aveva perso qualsiasi tipo di interesse. "E mi dica dottore dall'alto della sua onniscienza" lo punzecchiò, cercando però di tenere un tono leggero "lei pensa che la mia amica possa spostarsi da qui e tornare a vivere nel suo vecchio appartamento?" il dottore non ebbe nemmeno modo di rispondere che lo fece Lauree al suo posto.
"Assolutamente no!" affermò con durezza "Melany non si muove da qui" Johnny si voltò verso di lui "E perché mai?"
"Perché qui è seguita giorno e notte".
"Anche io lo farei, o pensi che non ne sia in grado".
"Vi lascio discutere tra voi" intervenne il dottore attirando su di sé l'attenzione di entrambi. Si congedò con una stretta di mano. Lauree si stava alzando dalla sua poltrona per accompagnarlo fuori "Non è necessario conosco la strada" l'uomo voltò le spalle e lasciò l'abitazione. Lauree sospirò e tornò a sedersi pronto ad affrontare la discussione che sarebbe a breve scaturita tra lui e Johnny.
Il ragazzo invece lo colse di sorpresa, si sollevò dalla sua seduta e si avvicinò a lui. Fece il giro della scrivania, spinse leggermente indietro la sedia dell'uomo e si mise seduto sul ripiano di legno scuro, poggiò i piedi ai lati delle gambe di Lauree e le mani dietro di sé, sul piano duro. Lo guardò dritto negli occhi, mentre l'uomo lo osservava confuso e allo stesso tempo ammaliato.
"Carino il dottore vero?" lo provocò Johnny. Poté notare subito l'espressione di Lauree indurirsi.
"Uomo molto affascinante, peccato per la sua supponenza avrei potuto farci un pen....."
"Ti prego non dirlo" lo scongiurò Lauree chiudendo gli occhi.
"Prova ad immaginare che bella coppia saremmo potuti essere" rincarò la dose, continuando a provocarlo. Lauree aprì gli occhi e Johnny era convinto stessero bruciando le fiamme della gelosia nelle sue iridi.
"Ti prego smettila" lo supplicò.
"Di fare cosa?" domandò con tono fintamente ingenuo "sono rimasto deluso sai da quella sua risposta. Già ci immaginavo avvinghiati l'uno all'altro a toglierci i vestiti". Lauree si portò le mani alle orecchie e se le coprì "Basta non voglio ascoltare più niente" spinse via una gamba di Johnny e si alzò dalla poltrona e fece per uscire dalla stanza. Johnny restò sconcertato per la sua reazione. Pensava avrebbe urlato, dato di matto, si sarebbe avventato su di lui e avrebbe provato a baciarlo o quantomeno a toccarlo. E invece niente. Che avesse interpretato male il suo sguardo? Prima che Lauree potesse uscire definitivamente dal suo ufficio Johnny lo raggiunse, con il palmo della mano chiuse il battente e ci spinse l'uomo contro.
"Non mi desideri più?" domandò senza aspettare risposta, si avventò sulle labbra di Lauree e provò a baciarlo. In un primo momento l'uomo non reagì e non rispose al bacio ma quando Johnny gli leccò le labbra per cercare un varco e insinuarsi nella sua bocca, l'uomo perse il controllo, lo afferrò per i capelli e lo mangiò con un bacio pieno di passione. Johnny sapeva perfettamente che era sbagliato ciò che stava succedendo ma aveva bisogno di sentirsi ancora desiderato da lui e si lasciò andare completamente alle emozioni di quel momento. Le conseguenze per il suo gesto le avrebbe affrontate poi, ora voleva solo tornare ad assaporare l'uomo di cui era innamorato. Anche una sola volta. Lauree gli infilò le mani sotto la felpa che indossava e gli accarezzò i muscoli del ventre piatto e ben scolpito. Johnny sospirò nel bacio che non accennava ad interrompersi. Poggiò le mani sui fianchi di Lauree e poi lentamente le fece scivolare sul sedere, spingendolo contro di sé, poi strusciò il suo inguine contro quello dell'uomo, era così dannatamente eccitato e voleva fargli sentire quanto lo desiderasse; poté avvertire distintamente la stessa eccitazione tra le gambe di Lauree.
L'uomo gli morse il labbro per attirarne l'attenzione "Se hai intenzione di fermarmi fallo adesso o non sarò più in grado di controllarmi". Johnny tirò la testa indietro e prese un lungo respiro. Lauree pensò volesse interrompere quel contatto e fece un passo indietro. Johnny lo afferrò per la camicia, i loro occhi si persero in quelli dell'altro finché Johnny con sicurezza affermò "Non ho alcuna intenzione di fermarti". Si spengono le luci, si chiude il sipario, la storia continua senza spettatori, almeno per la prossima ora.

Ritorno da teWhere stories live. Discover now