20.

671 14 0
                                    

Iniziai a camminare verso l'unico posto in cui sarei potuta andare.
Non sarei andata da mio fratello in lacrime, di notte, perché probabilmente avrebbe ucciso qualcuno.

Finalmente rimasta da sola potei sfogarmi e iniziai a singhiozzare come una bambina.
Io e Matias in questo momento ci siamo lasciati?
Probabilmente si, ma non volevo crederci.

Arrivai per la seconda volta al Jhotel davanti camera di Yildiz maledicendomi per quello che stavo per fare.

Bussai.
Era probabilmente ancora sveglio perché riuscivo a sentire i suoi passi da dietro la porta.
Venne ad aprire.

Io non dissi una parola, lasciai che fosse lui a scrutare il mio volto distrutto.

"Entra" mi disse.

Entrai e andai a sedermi sul divano, stanchissima.
Kenan venne a sedersi accanto a me e io non riuscii a fare altro che aggrapparmi a lui e continuare a piangere.

"Vieni qui, sei stanca" mi prese in braccio e mi poggiò sul suo letto, mi tolsi ancora i tacchi che indossavo dalla serata e li poggiai per terra.
"Stai con me perfavore?" dissi.

"Sei sicura?" mi chiese scettico.
"Si, non voglio stare da sola"

Fece il giro del letto e venne a stendersi accanto a me.
Mi avvicinai di più a lui e lo sentii irrigidirsi a contatto con il mio corpo.

Lo abbracciai e il suo corpo emanava così tanto calore che mi addormentai subito.

Matias

Mi giravo e rigiravo nel letto.
Nel letto che senza di lei era vuoto.
Che aveva ancora il suo profumo.

Non ero pentito di quello che avevo fatto, l'ho fatto solo perché la amo così tanto che voglio essere la persona giusta per lei.
E per ora non ho la concentrazione per esserlo.

L'ho lasciata andare oggi per essere una persona migliore per lei un giorno.
Perché ci sarebbe stata sempre solo lei, lei e nessun'altra.

Perché mi aveva rubato il cuore.

E magari lei adesso sta soffrendo, ma si riprenderà.
Io non mi riprenderò finché non tornerò da lei.
Ma non adesso.

Adesso esistevamo solo io e la Juventus.

Emily

Sentii qualcosa sfiorarmi la guancia e mi obbligai ad aprire gli occhi ancora stanchi dal pianto.

Trovai davanti a me il viso ancora mezzo addormentato di Kenan che nel frattempo mi accarezzava la guancia con i polpastrelli.

All'improvviso tutti i ricordi della sera prima riaffiorarono nella mia mente.

"Appena sveglia sei ancora più bella" mi disse lui sorridendomi.

Anche lui in quel momento mi sembrava ancora più bello di quanto già non fosse.
Sembrava un angioletto.

"Buongiorno" dissi.

"Kenan devo ancora ringraziarti per avermi fatta entrare ieri, non volevo andare da mio fratello in quelle condizioni" gli dissi.

"Lo sai che nonostante tutto ci sarò sempre per te, per qualsiasi cosa. Non vorrei lasciarti da sola ma oggi abbiamo la partita con il Monza e devo allenarmi per forza" mi disse lui mettendosi a sedere sul letto.

"Oddio mi dispiace, ti ho tenuto sveglio ieri sera sarai stanchissimo" dissi dispiaciuta.
"Sto benissimo" mi disse lui sorridendo.

Intenzionata ad alzarmi dal letto scostai le coperte e notai di avere ancora il vestito della sera precedente.

"Kenan, non è che per caso avresti qualcosa da prestarmi?" gli chiesi.
"Certo aspetta"

Andò davanti il suo armadio e uscì una felpa e un paio di pantaloncini.

"Sono le cose più strette che ho, il resto ti starebbe grande" mi disse.
"Vanno benissimo grazie" presi i vestiti e mi chiusi in bagno.

Infilai la felpa che era tral'altro impregnata del profumo di Kenan e poi i pantaloncini.

Mi guardai allo specchio, avevo gli occhi gonfi e spenti, cercai di pettinarmi un po' i capelli con le dita per sembrare più presentabile.

Ovviamente non sarei andata allo stadio, non mi sembrava il caso.

Uscii dal bagno e trovai Kenan ad aspettarmi.

"Stai bene?" mi chiese alzandosi.
"Si sto bene, se mio fratello chiede di me puoi dirmi che ieri sera ho preso freddo e sono rimasta a casa?" gli dissi.
"Certo"

Mi gettai fra le sue braccia.

"Grazie" non era la prima volta che notavo quanto gli battesse forse il cuore ogni volta che gli ero così vicina da sentirlo.

First look ~Matias SoulèWhere stories live. Discover now