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Kenan mi lasciò da sola per andarsi ad allenare.
Io quindi decisi di dover andare a prendere almeno qualche vestito da Matias, tanto lui non ci sarebbe stato.

Arrivai poco dopo a quella che fino al giorno prima era anche casa mia ed entrai.
Mi si inumidirono di nuovo gli occhi.

Intanto mi fiondai in camera mia per prendere un paio di jeans e mi cambiai al volo lasciando sopra la felpa di Kenan.

Infilai in borsa le cose essenziali come il caricatore del cellulare.
Infine girai un po' per casa, non si sa mai sia l'ultima volta.

Trovai in un cassetto un blocco di post-it e un pennarello.
Ne presi uno e scrissi sopra "Ti amo -E" e lo lasciai appiccicato al frigorifero.

E piansi, ancora.

Ma sarebbe stata l'ultima volta, appena avrei messo piedi fuori da quella casa sarei andata avanti, in qualsiasi modo.
Ero stanca di stare male per dei ragazzini.

Mi asciugai le lacrime e uscii di casa.

Prima di tornare da Kenan decisi di fare una piccola deviazione alla Continassa, ma non mi sarei fatta vedere da nessuno.

Arrivai e cercai di nascondermi dietro una pianta che comunque dava una vista perfetta sul campo.

Lui era lì, Matias calciava il pallone con aria distratta e con la testa fra le nuvole.

Kenan era in piedi e parlava con mio fratello.
Dietro di loro Dusan e Nicolò, come al solito, probabilmente origliavano la conversazione.

Mi venne da ridere.

Alla fine andai via e tornai al Jhotel in camera di Kenan.

Mi sdraiai sul divano e postai una storia su instagram mettendo in evidenza la felpa di Kenan, so che Matias l'avrebbe notato.

@emi.dasilva ha aggiunto un contenuto alla sua storia

I ragazzi avevano la partita alle 15 quindi per passare un po' il tempo mi cucinai un piatto di pasta

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I ragazzi avevano la partita alle 15 quindi per passare un po' il tempo mi cucinai un piatto di pasta.

Nel frattempo feci una videochiamata alle mie amiche, ancora all'oscuro di tutto.

Risposero tutte e tre contemporaneamente.

"Ei quindi sei viva!" disse Lucia.
"Si purtroppo" risposi.
"Com'è andata con Matias?" mi chiese Thessa.

Sospirai.

"Mi ha lasciata, ma non per quello che ha fatto Kenan, ma perché mi ama troppo" imitai il tono di Matias per prenderlo in giro.
"Oddio, come stai? E soprattutto dove sei?" mi chiese Giulia.

"Sto una merda, e stanotte ho dormito da Kenan, se racconto a Danilo quello che è successo lo uccide direttamente Matias"
"Sei da Kenan?!" strillò Lucia.

"Ho tanto bisogno di dimenticare, e perché non farlo con Kenan Yildiz? Voglio dire, l'avete visto? È bello e innamorato di me. Non mi chiuderò in casa a piangere perché Matias non mi ha saputa apprezzare"
"Cavolo!" disse Giulia.
"Tienici aggiornate però" mi disse Thessa.

"Si Emi, purtroppo devo andare, devo prepararmi per lo stadio. Tu non vieni?" mi chiese Lucia.
"No ragazze, non sono ancora pronta"

Salutai le mie amiche e riattaccai.

Dopo aver finito di mangiare mi buttai sul divano e accesi la partita.

Matias per fortuna non era titolare, così non sarei stata costretta a guardarlo giocare per 90 e passa minuti.

Il Monza segnò al 12' il primo gol che per fortuna fu annullato per fuorigioco.
L'entusiasmo durò poco perché dopo 6 minuti stavolta il Monza andò in vantaggio 0-1.

Poi 0-2 al 39'.
I ragazzi non erano gasati come al solito e si vedeva.

La partita finì così.
Erano già 3 le partite senza trovare la vittoria.

Rimasi a casa da sola per un'altra ora e mezza circa, cominciavo ad annoiarmi seriamente.
Poi finalmente la porta si aprì e Kenan entrò in stanza. 

"Ciao piccola" disse lui visibilmente scosso.
"Ei ho visto la partita, mi dispiace tanto"
"Va tutto bene, prima o poi torneremo a vincere"

Venne a sedersi sul divano accanto a me e io abbandonai la mia testa sulla sua spalla.

"Tu invece? Come stai?" mi chiese lui.
"Sto cercando di realizzare" risposi.
"Anzi...speravo tu potessi aiutarmi" continuai.

Lui mi guardò curioso e divertito allo stesso tempo.
Sperai di non star commettendo un errore.

In un attimo finii a cavalcioni su di lui, lui fece un sorrisino e mi guardò con quello sguardo che riservava solo a me.

Poi non fui io a fare il primo passo, Kenan mi prese il viso con entrambe le mani e mi bació, profondamente.

Non riuscivamo a separarci ma ad un certo punto avevamo bisogno entrambi di aria.

"Quante cazzo di volte mi sono sognato questo momento"

First look ~Matias SoulèWhere stories live. Discover now