1) L'inizio di tutto

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Era quasi novembre,riuscivo a sentire ancora il rumore degli aerei sopra di noi, ma feci finta di niente e mi rimisi a dormire, fingendo che non stesse succedendo niente, ma la mia finzione durò poco. Senti qualcuno toccarmi la testa e urlarmi- EDMUND! CORRI NEL RIFUGIO!-
Era mio fratello Peter,il primogenito. Mi alzai di scatto e sentì le bombe lanciate nelle vicinanze.Balzai giù dal letto e corsi con la mamma e Susan, la più grande tra le ragazze, verso il nascondiglio, dopo qualche secondo uscì Peter con la piccola Lucy in braccio. Ma a quel punto mi girai e rientrai in casa. Volevo solo prendere la foto di mio padre, per avere un suo ricordo; egli era in guerra e non sapevo la fine che avrebbe fatto. Ma Peter mi insegui.Io arrivai in camera presi la foto...ma un tratto senti un tonfo fortissimo e mi abbassai. Così fece anche Peter arrivato qualche secondo dopo di me in camera. Dopo che il pericolo passò mi prese per il mio maglione e mi portò nel rifugio spingendomi e facendomi cadere. Una volta entrato e dopo aver chiuso la porta  mi urlo: -EDMUND MA SEI SCEMO,AVRESTI POTUTO ESSERE UCCISO, MA COME TI È VENUTO IN MENTE?!?!-
Presi la foto di papà cercando di non ascoltare i suoi rimproveri che mi facevano sempre urtare moltissimo, si credeva l'uomo di casa solo perché papà non era lì con noi al momento ma nessuno in quella casa sembrava rendersi conto che io ero abbastanza grande per potermela cavare da solo. Mentre nella mia testa frullavano questi pensieri sentì la mamma sgridare Peter dicendo:-PETER SMETTILA!-
ma per quasi tutte le persone come lui (come Peter) era d'obbligo avere l ultima parola quindi ribatte con tono di sfida: - EDMUND SEI UN BAMBINO! CREDI DI ESSERE L'UOMO MA NON LO SEI! SE VUOI ESSERE UN UOMO COMPORTATI COME TALE!-
Vidi mamma che guardava Peter quasi volesse dargli ragione,ma feci finta di nulla e mi girai con la mia fotografia tra le braccia,ero ferito, allo stesso tempo arrabbiato ma l'unica cosa a cui volevo pensare era che per ora potevo tirare un sospiro di sollievo, da quel momento in cui avevo rischiato di rimanere secco e in quell' istante mi venne in mente una specie di ricordo, non era qualcosa che avevo vissuto, forse era qualcosa che avrei vissuto in futuro, non capito senti solo una ragazza che mi chiamava. Di lei rammento degli occhi, occhi marroni, difficili da dimenticare, dei capelli che mi sfiorano il petto e il suo viso in lacrime, lei parla e riesco a ricordarmi solo che dice:- ED! NON MI ABBANDONARE TI SUPPLICO, HO BISOGNO DI TE...-
questa specie di ricordo si fermò perché senti qualcuno toccarmi la spalla mi girai e vidi Lucy che mi sussurro all'orecchio :- dovresti ascoltare cosa dice mamma Ed!- ritornai in me e mi girai verso mamma che disse in modo triste e affranto:- Abbiamo provato a vivere ancora insieme ma a questo punto la situazione è troppo rischiosa! dobbiamo prendere provvedimenti, vi manderò in una casa lontana da qui, come tutti gli altri bambini, qui siete troppo esposti al pericolo e non voglio che rischiate le vostre vite solo per vivere ancora qui con me.-
Quelle parole mi fecero arrivare un brivido dietro la schiena.
A quel punto Lucy disse quasi in lacrime:- no io voglio restare con te mamma ti prego non ci abbandonare.-
-Piccola mia, sarete al sicuro e ci rivedremo molto presto.- le disse per tranquillizzarla
-Certo se sopravviverai a questo schifo di guerra qua fuori- dissi io.
-ED!-mi rimproverò Peter.
Sentite quelle parole uscire dalla bocca di mia madre una solo cosa mi venne da pensare. Questo sarà l'inizio di tutto.

𝐼 𝒷𝑒𝓁𝒾𝑒𝓋𝑒 𝒾𝓃 𝓊𝓈🌟Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora