35)Sapevo che sarei morta...

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Tutti e 4 iniziammo a correre, non sapevamo dove stavamo andando, avevamo molti uomini dietro.Arrivammo ad un bivio
-dobbiamo dividerci!- osservò Edmund
-ha ragione- concordò Lucy, ma non c'era il tempo per pensare, Edmund mi prese per mano e procedemmo correndo per uno dei due bivi, e Lucy e Caspian in un altro. Correvamo come dei matti mano nella mano,io non c'è la facevo più
- dai Emma non fermarti!- mi incoraggiava Edmund, mentre correvamo però, scivolai
-ahia!- esclamai, Edmund si girò e venne verso di me
-Em! stai bene?- chiese
-Ed!mi fa male - dissi indicando la caviglia
-dobbiamo andarcene!-sussurro
-è troppo tardi-
-Edmund vattene via di qua!- gli dissi
-Emma ti prenderanno!-
-ecco prenderanno me non te dai va vai!-
-te lo scordi!- esclamò il moro
-devi andare da Lucy e Caspian e lo sai anche tu, non puoi rimanere qua!e poi non per colpa mia, quindi ti prego ! ho perso mia madre e non posso perdere anche te proprio ora che possiamo essere felici,fallo per me!-
-Emma ti giuro su dio che ti verrò a riprendere hai capito?Resisti ok? ti verrò a riprendere e staremo insieme finalmente!-
-lo so.- lo guardai intensamente negli occhi
-ora corri Ed! vai!- dissi spingendolo, so che per lui era doloroso, ma non potevo permettere che prendessero anche lui, non dopo che mi avevano detto che volevano ucciderci!Da dietro vennero a prendermi due uomini e mi tirarono su, io feci un gemito di dolore,
ma loro non se ne fregarono e mo portarono via!
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Narratore Edmund
Mi ero nascosto, nel vedere Emma sacrificarsi per me, è stata la conferma che nonostante dopo questa avventura a Narnia lei non mi avrebbe mai dimenticato e questo mi bastava.Per il momento però se volevo che questo si avverasse dovevo cercare i ragazzi e salvare Emma,la ragazza per cui avrei dato la vita, da lontano avevo trovato Lucy e Caspian, mi vennero incontro
-dove sta Emma?-chiese Caspian
-l'hanno presa!-
-dobbiamo trovarla e salvarla vi prego! -
-gli altri uomini sono morti, sono vivi ancora solo quello che hanno preso Emma!- disse Reep
-sai dove l'hanno portata?-mo chiese Lucy
-no...-
-io si-disse Caspian
-dici che?- chiese Lucy
-la stanno torturando -concluse Caspian 
-dobbiamo farla uscire da lì subito!-dissi io metto e preoccupato, con incamminammo verso il luogo dove eravamo convinti di trovarla, era dentro, avrei fatto di furto per salvarla.
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Narratore Emma
Avevo un dolore immenso alla gamba stavo malissimo, e avevo un uomo che mi portava in braccio, ero stata addormentata di nuovo, e pensavo solo di voler riabbracciare Edmund,pensavo solo a lui, e a quel magnifico bacio, ma non volevo mi venisse a salvare, aveva già rischiato una volta la sua vita e non volevo che ricapitasse; mentre questo pensieri volavano nella mia testa, quell'uomo mi butto giù e davanti mi ritrovai altri 2 uomini, riconobbi colui che mi aveva fatto portare via la prima volta, mi si avvicinò e mi sussurrò:- se ci dici dove sono i tuoi amici ti lasciamo andare!- rimandi in silenzio facendo un segno di no con la testa, lui annuì e si girò verso un altro uomo dicendo:- scelta sbagliata mia cara!- all'improvviso prese degli oggetti che non riuscivo a riconoscere, probabilmente perché ero ancora mezza addormentata, dopo la siringa, credo mi avessero drogato. Ad un tratto senti un grande dolore che proveniva dalla gamba che mi ero storta:- AHHHH!- urlai sperando qualcuno mi sentisse,ma non c'era nessuno, il dolore si elevò sempre di più fino a diventare una cosa insopportabile, continuavo ad urlare sempre più intensamente, le mie urla non le sentiva nessuno, e nessuno rispondeva.Il dolore si fermò per qualche secondo, dietro di me uno di quei ceffi mi prese per la gola, mi strinse e mi portò un bicchiere con una sostanza strana al suo interno, mi obbligo a berla, vidi tutto girare intorno a me e l'ultima cosa che ricordo è che mi misero su una sedia attaccandomi delle cose strane alla testa. e poi tutto nero.
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Narratore Edmund
Quando stavamo per entrare sentimmo delle urla,rimasi paralizzato, avrei riconosciuto quelle urla ovunque....Emma cosa le stavano facendo, ebbi un attimo di esitazione e mi concentrai sulle sue urla strazianti, all'improvviso finirono e qualcuno mi tocco la spalla
-tutto ok Edmund?- mi chiese Caspian
-no...dobbiamo portarla via di la....è colpa mia non dovevo lasciarla da sola- dissi
-no non lo è- mi rispose Lucy stavo per risponderle ma vedemmo 3 uomini uscire da quel posto inquietante e quando si allontanarono presi la spada
in mano e tutti e tre entrammo. Aprimmo la porta e infondo alla stanza vedemmo una figura...lei, la mia donna, era completamente senza forze lo intuivo dalla faccia, posai la spada nel fodero e corsi verso di lei
-Em! stai bene?-
-sei un testone Pevensie! ti avevo detto di scappare! sei tornato da me!- disse
-avevi dubbi?-fece un piccolo sorriso ma era molto debole, era completamente priva di forze e odiavo vederla così debole
-ora ti libero!-
-è troppo pericoloso - mi fermai di slegarla è la guardai negli occhi e con tono deciso dissi:- per una volta chiudi la bocca e fatti salvare la vita ok?- imposi
-ok.- rispose sorridendo, la slegai e lei non si resse in piedi la sollevai portando il suo braccio intorno alla mia spalla. Lucy la prese dall'altro lato e stavamo per andarcene quando ad un tratto gli uomini tornarono, Caspian sguainò la spada e iniziò a combattere contro uno di loro, ma Caspian era uno e dall'altra parte ne erano tre, feci segno a Lucy di proteggere Emma e sguainai la spalla anche io, aiutavo Caspian ma vidi con la coda dell'occhio che anche Lucy si unì a noi.
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Narratore Emma
Nonostante fossi prova di forze sapevo benissimo cosa stava succedendo, loro erano 3 contro tre, vidi arrivarne un altro che stava per colpire Edmund e in me si sprigiono una forza mai vista prima in tutta la mia vita. Corsi e mi misi tra i due, ma la spada che stava per trafiggere Edmund che era di spalle trafisse il mio stomaco, un dolore immenso si sprigiono in me, tolse la spada dal mio corpo e io caddi a terra, con le mani piene di sangue, Edmund si girò e tirò un urlò, uccise l'altro soldato e si precipitò vicino a me, io che ormai ero in una pozza di sangue consapevole che sarei morta.

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