Capitolo 35 |La fine della quiete|

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Il ballo

Quando arrivai all'ingresso della scuola trovai il mio -indubbiamente bellissimo- accompagnatore ad attendermi.
Indossava un classico smoking da cerimonia, semplice e scontato ma sul suo fisico atletico nulla poteva risultare poco gradevole all'occhio.
<Spero di non averti fatto aspettare troppo> dissi.

Alex, colto di sorpresa, si girò nella mia direzione.
<Assolutamente no, signorina> sorrise.
Si perse ad osservarmi, impegnandoci più del dovuto.

<Accidenti. Sei un sogno> disse.
<Ti ringrazio. Vogliamo andare?> proposi.
Di rimando mi pose il braccio <Prego. Il ballo ci attende>.

Ci incamminammo verso il gazebo. Dovevo ammettere che tra tacchi, vestito e quant'altro fu un'impresa titanica percorrere quel sentiero ma fortunatamente riuscimmo a raggiungerlo sani e salvi.

L'intera struttura era decorata da fiori e rose -ovviamente di un bianco immacolato- e vari addobbi sparsi in ogni punto.
Gli studenti erano tutti in ghingheri, sorridenti nei loro abiti sfarzosi, e nel mentre l'orchestra suonava dolci melodie che accompagnavano il vociare dei ragazzi.

A rendere tutto ancora più magico erano le luci aranciate del tramonto, che fecero tornare a galla un ricordo ancora vivido nella mia mente.
D'istinto sfiorai le mie labbra.
Loro ricordavano alla perfezione il tocco delle sue.

Da lontano vidi i capelli indistinguibili di Dusha, affiancata da Nathaniel, così obbligai Alex a dirigersi con me in quella direzione.
<Ciao ragazzi!> esorbitai pimpante.
<Soleil! Sei bellissima> disse Dusha.
Le sorrisi <Grazie. Tu piuttosto, sembri una principessa>.

Ed era vero. Indossava un abito in tulle color Tiffany che risaltava i suoi colori e le sue dolci forme.
Nathaniel mi salutò a sua volta e mi complimentai anche con lui.
<Mio fratello come al solito è in ritardo. Poi ha il coraggio di criticare Soleil> disse.
<Finalmente qualcuno che mi difende> esultai.
<Tranquilli, è appena arrivato e come al solito ha fatto la sua entrata scenica> disse Dusha, scuotendo il capo contrariata.
Mi girai verso quella direzione, trovando un elegantissimo Felix in un sobrissimo smoking argento intento a discutere con il cameriere.
Capii solo nel momento in cui vidi il vassoio per terra e diversi bicchieri in frantumi.

<Il solito> sussurrai.
Poi le vidi, le loro mani unite mentre si apprestavano ad incamminarsi verso di noi per scappare dalla ramanzina del cameriere.
Un enorme sorriso nacque spontaneo sulle mie labbra.

<Ciao splendori!> ci salutò Felix.
<Cerca di causare meno danni da adesso in poi fratello> rise Nathaniel.
<Piccoli incidenti di percorso> rispose, per poi guardarmi.
<Sei assolutamente divina> sorrise.
Feci un'espressione soddisfatta.
<E ho anche vinto la scommessa> sussurrai vittoriosa, volgendo il mio sguardo verso il suo accompagnatore.

<Ciao Dimitri>.
Era leggermente in imbarazzo, ma sorrise dolcemente, salutandomi e complimentandosi per il mio vestito.
Lo ringraziai. Erano davvero belli insieme.

<Tesoro, non ti girare> sussurrò Felix al mio orecchio.
<Perché?> chiesi.
<Tu semplicemente non farlo>.
E come se non avesse detto nulla, mi girai.

E lo vidi.
Bello come la luna che risplende nel buio angosciante del cosmo e riflette la sua luce luminescente.
Tutti vicino a lui assumevano un'aurea quasi mediocre, sovrastata dalla sua bellezza a tratti eterea.
Lì capii che tutti i miei tentativi di sopprimere quel sentimento erano nient'altro che futili.
Avrei potuto mentire a chiunque, ma l'unico giudice lo avevo dentro al petto.

𝐀𝐫𝐜𝐚𝐧𝐞 𝐀𝐜𝐚𝐝𝐞𝐦𝐲 | 𝘓𝘢 𝘮𝘶𝘵𝘢𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢 |Where stories live. Discover now