Capitolo 1

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Stamattina per fortuna non fa molto caldo, c'è un leggero venticello fresco nonostante giugno sia appena iniziato e la scuola sia finita da pochi giorni.

In teoria dato l'inizio delle vacanze estive dovrei essere felice ma non lo sono.

Certo, mi fa piacere che la scuola sia finita così posso finalmente riposarmi dallo studio e dai compiti. Da un lato però, ora che è finita la scuola non so cosa fare.

Ho cambiato scuola quest'anno e si, in classe ho trovato delle persone simpatiche con le quali ho fatto amicizia ma ora non so se manterrò i rapporti anche in questo periodo estivo.

Mi sono trasferita da quasi un anno in questa città.

Prima vivevo a Roma, mi trovavo molto bene nella mia classe ed avevo delle belle amicizie. Mi ci sento ancora, solo che a causa della lontananza non ci vediamo più di frequente.

In realtà non torno a Roma da quando mi sono trasferita qui a Napoli, non ne ho avuto l'occasione.

Mi piacerebbe approfittare delle vacanze per tornarci questi mesi e stare un po' li con i miei amici ma mia madre non è entusiasta all'idea di farmi andare da sola. Cercherò di convincerla.

Quando mia madre mi ha detto che avremmo dovuto trasferirci è stato un duro colpo.

La mia vita è cambiata totalmente in poco tempo, mi mancano la mia città, le mie abitudini e le mie amicizie.

Non é la prima volta che sono qui a Napoli.

É un posto al quale sono molto legata ma è stato comunque difficile dovermi trasferire perché qui ci sono tanti ricordi della mia infanzia.

Sono tutti ricordi per la maggior parte belli ma in seguito si sono tinti di malinconia e se mi ci soffermo mi fanno male ed è meglio non pensarci adesso.

Siamo venute a vivere qui perché mia madre ha assunto il ruolo come nuova direttrice dell'Istituto di Pena Minorile di Napoli.

Non ho ancora mai visto quest'istituto, ogni volta che le chiedo di accompagnarla diciamo che trova sempre qualche scusa.

Capisco che è un lavoro impegnativo e che le porta via molto tempo tuttavia mi piacerebbe andarci un giorno, sinceramente sono molto curiosa e vorrei saperne di più su come si svolgono le giornate che passa a lavoro.

Sento bussare alla porta della mia camera e non ho neanche il tempo di rispondere che entra mia madre.

«Buongiorno tesoro» dice sorridendomi ed io ricambio salutandola a mia volta.

«Stavo pensando, ti va di venire a lavoro con me oggi?» chiede soddisfatta della sua richiesta sapendo già che mi fa piacere dato che gliel'ho chiesto più volte.

«Wow davvero? Come mai me lo chiedi?» domando sorpresa.

Forse lo fa per farmi passare un po' di tempo in maniera diversa anche perché oggi non ho nulla in programma e dovrei passare la giornata a casa.

Sorride compiaciuta e scuote la testa.

«Perché forse da quando siamo qui me l'avrai chiesto, non so, forse una volta al giorno?» dice ironicamente.

«Vero» concordo ridendo con lei.

«Su preparati ti aspetto di sotto per fare colazione» mi manda un bacio con la mano.

Dopo essermi preparata ed aver fatto colazione io e mia madre usciamo fuori di casa dirette all'IPM.

La prima cosa che vedo è un grande cancello.

Mia madre bussa al citofono e viene accolta da un uomo un po' basso e anziano che la saluta gentilmente. Si chiama Gennaro. Mia madre ricambia il saluto educatamente.

𝐅𝐨𝐥𝐥𝐢𝐚 𝐝'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 || 𝐂𝐢𝐫𝐨 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐢.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora