𝐅𝐨𝐥𝐥𝐢𝐚 𝐝'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 || 𝐂𝐢𝐫𝐨 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐢.

Capitolo 40

Ciro's pov

La mia fidanzata si è finalmente riappacificata con sua mamma.

La direttrice ha finalmente deciso di avvicinarsi a lei nel giorno del suo compleanno e la gioia negli occhi di Adele mentre guardava sua mamma non la dimenticherò mai.

Sono contento per lei, era ora che si riappacificassero.

Ha sofferto tanto per la mancanza di sua madre ed è stato brutto vederla soffrire per questo.

Spero che la direttrice, nonostante la sua delusione che comprendo pienamente, possa perdonare e mettere una pietra sopra su ciò che ha fatto la figlia.

Magari potrebbe archiviare l'accaduto etichettandolo come una ricorrente cazzata adolescenziale.

Certo, quello che ha fatto la mia ragazza non è una semplice bravata. Ma ormai quel che è fatto è fatto quindi tanto vale che il loro rapporto ritorni ad essere quello di prima.

Hanno un rapporto meraviglioso è istintivamente pensare a loro mi porta alla mente la mia adorata mamma.

Parlando di delusione, se per caso mi stia guardando dall'alto, sono certo di averla delusa.

Non potrebbe fare a meno di essere dispiaciuta e delusa sapendo che suo figlio non è riuscito a sottrarsi ai comandi del capo famiglia e che quindi abbia iniziato ad intraprendere la stessa vita criminale.

E sapermi in carcere non le farebbe certo piacere.

Per non parlare se poi sapesse che anche la sua piccola Rosa si trova in questo posto.

Già, questo è un nuovo problema che si è aggiunto nella mia vita pochi giorni fa.

La mia sorellina minore è una nuova detenuta dell'IPM. Non ha voluto parlarmi, non so per quale motivo sia qui e la cosa mi fa impazzire. Devo saperlo al più presto.

Sono preoccupato al pensiero di cosa possa esserle accaduto.

Giorni fa, quando è arrivata, sarei riuscito a farmi dire tutto se non fosse stato per Adele che mi ha chiesto di lasciare a Rosa un po' di tempo per elaborare ciò che le era successo.

Incredibile come quella donna riesca sempre a calmarmi e a tirare fuori il mio lato buono.

Ha un tale potere su di me e stranamente penso che mi piace. Voglio che sia l'amore ad avere potere su di me, non i soldi o gli affari.

Già, sono sorpreso anche io da questo pensiero che ho appena fatto ma è così.

Devo solo trovare il momento giusto per iniziare a cambiare il mio stile di vita... il che non è facile.

Quando fai parte del sistema e quando soprattutto hai una posizione da leader come me uscirne sembra quasi impossibile.

Quasi.

«Ciro» Edoardo richiama la mia attenzione.

È pomeriggio e ci troviamo nella sala comune.

«Che c'è?» chiedo.

«Hai parlato con Rosa?» domanda serio con un tono di voce incerto.

Edoardo ed io siamo amici da tutta la vita. Conosce Rosa da quando era piccola d le vuole bene come se fosse sua sorella.

Capisco che anche lui sia preoccupato e che voglia sapere cosa sia successo.

«No - sospiro - mi ha chiesto di darle tempo perché per ora non riesce a parlarmene» gli spiego con disappunto.

«Ma cosa sarà mai successo Cirù?» si agita leggermente.

«Non lo so Edo. Ma deve dirmelo subito non posso più aspettare» decreto.