Capitolo 35

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Adele's pov.

Dopo che Ciro se ne è andato dalla mia cella mi sono sforzata di mangiare la pasta che mi ha portato. Ho visto la preoccupazione nei suoi occhi e non volevo che stesse così per me.

E poi non posso continuare così. Non lo faccio apposta é solo che quando ho l'umore a terra mi passa l'appetito.

D'ora in poi voglio riprendere a mangiare regolarmente e a smettere di restare rinchiusa nella mia cella più del dovuto.

Si è vero sono in carcere ma è pur sempre un carcere minorile e per fortuna le guardie e gli educatori ci concedono di svolgere attività e di stare fuori il pomeriggio in modo da svagarci un po'.

Ormai sono qui.

Ho deciso io di stare qui e quindi non ha senso avere quest'atteggiamento piatto e negativo. Voglio cercare di vivermi questa permanenza qui in maniera serena, per quanto possibile.

Ma è difficile perché sto male per mia mamma, non penso ad altro.

Sono davvero preoccupata del suo giudizio nei miei confronti, chissà cosa pensa di me. Spero davvero che prima o poi mi perdoni.

In questo momento tutti gli altri ragazzi sono fuori in cortile mentre io sono qui in sala comune a parlare con Teresa.

Adoro stare con lei e siamo tanto in sintonia. Infatti prima che venissi arrestata, essendo che abbiamo tanto legato, ci frequentavamo anche al di fuori dell'IPM.

In qualche modo io e lei abbiamo una situazione per certi versi simile, entrambe innamorate di due ragazzi complicati dalla vita abbastanza particolare, per non dire altro.

«Io credo proprio di essermi innamorata di lui Adele. Ma è tutto così sbagliato, penso che capisci ciò che voglio dire» mi guarda sperando di essere capita.

«Certo Teresa che ti capisco. Sono nella merda quanto te, talmente nella merda che è questo il motivo per il quale sono qui» azzardo a dire.

Non so perché ma sento di voler confidare questa cosa a Teresa. So che non mi giudicherà e poi mi farà bene parlarne con un amica.

«Che vuoi dire?» le mie parole la rendono perplessa.

A quel punto io guardo un punto fisso nel vuoto perché non so come spiegarle la situazione, ma alla fine decido di dirle le cose come stanno senza mezzi termini.

«Mi sono fatta arrestare volontariamente qui all'IPM per poter stare Ciro» le dichiaro.

Quando vedo che lei non dice nulla proseguo con la mia confessione e le racconto proprio tutto: ovvero ciò che ho fatto per farmi arrestare quindi del momento in gioielleria, quando mi hanno portata in questura e infine di quando sono arrivata all'IPM in veste di detenuta.

«Wow Adele» mi guarda sconvolta dopo aver sentito il mio racconto, ma so che lei non mi giudica e che in qualche modo mi sostiene.

«Eh già, amò sono decisamente più pazza di te» annuisco alle mie stesse parole con un velo scherzoso.

Lei sembra rifletterci un po' su. «Beh, più che pazza, hai davvero perso la testa per Ciro» sentenzia ed io concordo con lei.

«E tu per Edoardo?» la provoco.

«Si anche io. Ma se tu ad esempio hai deciso di farti arrestare io invece sto pensando di parlare con la mia prof e dirle di affidare il corso d'arte a qualcun altro in modo da non vederlo più» mi rivela.

«Ma come, perché?» dico dispiaciuta all'idea.

Mi dispiacerebbe tantissimo non poter vedere più Teresa. Perché ora che sono qui l'unico modo per vederla è per il progetto visto che non posso più uscire.

𝐅𝐨𝐥𝐥𝐢𝐚 𝐝'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 || 𝐂𝐢𝐫𝐨 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐢.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora