Capitolo 15

978 35 5
                                    

Adele's pov.

Ciro mi ha lasciato un succhiotto e ora non so come coprirlo.

Mi metto davanti allo specchio scostando i capelli per vederlo meglio e provare a capire come nasconderlo. L'unico modo è utilizzare il trucco.

Inizio a passarci sopra un correttore verde per poi picchiettarci sopra con la spugnetta da trucco un correttore di una tonalità simile a quella della mia pelle, infine sigillo il tutto con la cipria.

Mi guardo allo specchio per vedere il risultato del mio lavoro.

Sbuffo leggermente. Non è possibile coprirlo perfettamente e infatti si intravede una leggera macchia.

Inizio a spostare i mei capelli in vari modi mettendoceli sopra per cercare di non dare nell'occhio.

Sia chiaro, per me non c'è niente di male se si nota, ma se lo vedesse mia madre ho paura che potrebbe insospettirsi, potrebbe farmi domande e non saprei che dire e sicuramente dirle la verità non è tra le possibili opzioni.

-

Sono nell'ufficio di mia madre da stamattina.

Oggi mi ha assegnato varie mansioni e non ho avuto un momento libero per andare a vedere Ciro.

Chissà se si è accorto della mia assenza e se mi sta pensando. Spero di sì.

Voglio andare da lui quindi ecido di fare una pausa, mia madre capirà.

In poco tempo mi trovo fuori al cortile e con lo sguardo colmo d'attenzione mi guardo intorno ansiosa di trovare la figura del ragazzo che mi sta facendo perdere la testa.

Non lo vedo però. Ci sono i suoi amici ma di lui non c'è traccia.

Ma dov'é? Di solito lo trovo sempre qui.

Edoardo si accorge della mia presenza, mi guarda in un modo strano. Inizio a preoccuparmi e decido di andargli incontro.

«Ue Edoà» lo saluto e lo guardo sospettosa cercando di capire qualcosa dal suo sguardo.

«Cià Adele» mi sorride leggermente.

«Dov'è Ciro?» vado dritto al punto, voglio subito una risposta.

«Sta in isolamento» fa una smorfia dispiaciuta.

Mi allarmo subito. «Cosa!? Perché? Che ha fatto?» chiedo a gran voce.

«Fattelo dire da lui» mi fa un occhiolino.

«Ah si, e come?» chiedo spazientita. Come fa a pensare che io possa avere modo di parlare con lui?

Lui fa un cenno col capo verso la figura della guardia solita ad assecondare sempre Ciro.

«Lino» dice semplicemente.

«Pensi che mi farà andare da lui?» chiedo speranzosa.

Lui ci pensa qualche secondo poi risponde: «Può essere, tu provaci e cerca di convincerlo» mi consiglia.

Io lo guardo un po' titubante. «Vabbè, grazie» gli sorrido.

Lui annuisce, mi saluta e ritorna a giocare con il resto dei ragazzi.

Faccio qualche passo e mi ritrovo accanto a Lino.

«Lino portami da Ciro» dico con sicurezza attirando la sua attenzione.

Lui si gira a guardarmi sconvolto «Ma si pazz?» mi dice.

«Consideralo come un favore che fai a lui, non a me. Non lo saprà nessuno tranquillo» gli dico guardandolo negli occhi e cercando di essere convincente.

Lui si passa le mani in faccia sbuffando. «Nun cia facc chiù ne cu te ne cu iss» il suo atteggiamento è disperato ma al tempo stesso divertente, mi viene da ridere ma evito per non infastidirlo.

«La direttrice non deve sapere niente mi raccomando» ha bisogno di accertarsi che mia mamma non venga a scoprire nulla.

Ed è ovvio, non potrei mai dirle nulla, il problema più grande sarebbe il mio poi.

«E certo, non ti preoccupare» concordo con lui e annuisce anche se poco convinto.

In pochi minuti attraversiamo tutta la sezione maschile ad arriviamo alla fine del corridoio dov'è presente la cella di isolamento.

«Ciro sta là» il mio accompagnatore indica la cella mostrandomela.

«Io resto più avanti nel corridoio, non metterci molto Adele» mi raccomanda ed io annuisco. Lui si volta ed inizia ad andarsene.

Guardo la cella e sono molto emozionata. Ciro non si aspetterebbe mai di trovarmi qui, non vedo l'ora di vedere la sua reazione.

Mi faccio coraggio e dopo pochi passi mi trovo di fronte alle sbarre. Finalmente lo vedo. È seduto per terra con le spalle appoggiate al muro e lo sguardo fisso per terra, starà pensando a qualcosa.

Non lo vedevo da poco più che una giornata e già mi mancava tantissimo e penso che così non andiamo molto bene. Sto iniziando a desiderare troppo la sua presenza.

Mi fa male vederlo in queste condizioni. In generale, se penso a lui, mi dispiace per tutta la sua situazione.

Per il fatto che faccia parte della brutta famiglia alla quale appartiene, per il fatto che si trovi in carcere, insomma mi dispiace per tutto questo perché con me è un ragazzo meraviglioso, anche se nessuno lo direbbe.

Paradossalmente penso che non se lo merita. Ma in realtà no, razionalmente devo rendermi conto che se è qui un motivo c'è e lui non è che sia proprio un santo.

«Ciro» dico in un sussurro attirando la sua attenzione.

La sua testa si volta di scatto verso di me e i suoi occhi si illuminano, di certo non se lo aspettava. Si alza subito in piedi e mi viene incontro vicino le sbarre.

«Ue, che c fai cà?» mi prende le mani. Il suo viso sprizza gioia da tutti i pori.

Sorrido anche io. «Volevo vederti» gli faccio uno sguardo d'intesa.

«Ho fatto bene a venire?» gli chiedo cercando una finta conferma.

«O dic pur» sorride ancora.

Mi prende il viso con le mani da dietro le sbarre in modo da avvicinarlo al suo.

«M si mancat» sussurra con voce calda. Mi fa impazzire.

«Anche tu» dico in un sussurro.

Mi dà dei lunghi e ripetuti baci a stampo e nel frattempo mi accarezza le guance.

«Stai piangendo amò?» mi chiede preoccupato.

Non mi sono accorta che nel frattempo mi e scappata una lacrima. Mi sono commossa a causa del momento.

È una situazione particolare che da quando conosciuto Ciro non mi sarei mai immaginata che potesse accadere. Eppure ora mi ritrovo qui con lui divisi da queste sbarre ma nonostante esse siamo più uniti che mai.

«No no» accenno un sorriso per rassicurarlo.

«Che succede?» continua a chiedere.

«Niente, solo un po' di emozione» appoggio la fronte sulla sua e guardo le sue labbra.

«Comm si bell» lui ridacchia con dolcezza, alza la testa e mi bacia la fronte.

«Sediamoci» gli dico e lui annuisce.

Ci mettiamo a sedere, lui all'interno della sua cella ed io per terra nel corridoio mentre ci teniamo per mano.

-

•[SPAZIO AUTRICE]•

Ciao a tutti! Ultimamente sto aggiornando con più frequenza, adoro scrivere questa storia e faccio del mio meglio per scriverla bene e per far sì che possa essere piacevole da leggere.

Mi farebbe piacere però se mi lasciaste anche voi un parere nei commenti, per me sarebbe di grande aiuto così capisco se continuare o meno.

Grazie a tutti.

𝐅𝐨𝐥𝐥𝐢𝐚 𝐝'𝐚𝐦𝐨𝐫𝐞 || 𝐂𝐢𝐫𝐨 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐢.Where stories live. Discover now