capitolo 8

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1 settembre 3018
È il primo giorno di scuola, Naomi è molto emozionata e non vede l'ora di conoscere nuove persone. Ha studiato molto quest'estate per essere pronta al nuovo anno scolastico. È in ritardo però.
Naomi sente bussare alla porta, è Percy che inizia metterle fretta:
<< Dai Naomi muoviti siamo in ritardo!>>
<< Un secondo!!>>
Naomi mette sotto sopra la camera per trovare il maledetto quaderno rosso che le stava facendo perdere minuti preziosi per poi scoprire che era sotto il proprio letto, Deanna le dice sempre che è troppo disordinata e ha ragione, forse è l'unico suo difetto.
<<eccomi>> Naomi esce dalla porta tranquilla per non dare soddisfazione a Percy, ma in realtà sta morendo di ansia sotto sotto.
<<sicura principessa? non ti dà fastidio arrivare in ritardo? >> Percy ridacchia, e Naomi risponde dandogli un colpo di libro sulla spalla e si incamminano immediatamente.
Nel frattempo però Naomi viene chiamata dal nonno, deve correre nel suo ufficio, ed è già in ritardo.
<<ci mancava solo questa! cavolo>>
Mentre di corsa Naomi va dal nonno nel suo ufficio con i libri ancora in mano, si scontra contro qualcuno e le cadono i libri a terra.
<<ei guarda dove cammini>> dice Naomi infuriata
<<sscusa non volevo>> risponde il ragazzo mentre si china per raccogliere i libri.
Mentre il ragazzino si abbassa, Naomi fa lo stesso così da fare più in fretta... e i loro sguardi si incrociano.
Entrambi hanno un flashback... i loro occhi sembrano conoscersi da sempre, Naomi ha l'impressione di aver già visto quegli occhi, non le erano nuovi, ma non riusciva a collegarli a nessuno, la cosa che ha turbato Naomi è stata la faccia stranita del ragazzo che sembrava avesse appena visto un fantasma. Non aveva tempo però per farsi domande, quindi raccoglie tutti i libri e se ne va di corsa nell'ufficio del nonno, non poteva permettersi altro ritardo.
<<quando è in ritardo è sempre suscettibile non farci caso>> dice ridacchiando Percy rivolgendosi al ragazzo; quest'ultimo sembra abbastanza turbato, perciò per stentare la tensione interviene presentandosi;
<<piacere Percy>>
<<Simon, piacere>>
Il nome era familiare a Percy ma non riusciva a collegarlo a nessuno.
<<sei nuovo?>> chiese, non lo aveva mai visto.
<<ehm si sono arrivato ieri, non so neanche dove mi trovi>> ammette Simon con una risata imbarazzata;
<<quindi non sai che quella con cui sei andato a sbattere prima è la principessa>> disse percy scherzando come al suo solito, insomma, chi non conosce la principessa? tra l'altro Naomi odia quando percy la vanta come principessa, se sapesse quanto appena detto Naomi lo ammazzerebbe;
<<ssul serio?>>
<<eh già>> ridacchia Percy, rendendosi conto che il ragazzo non conosceva davvero la principessa.
<<sono partito proprio bene eh>> era un misto tra risposta ironica e risposta imbarazzata;
<< visto che non conosci niente di qui posso farti fare un giro, però dopo, che siamo già abbastanza in ritardo>> dice percy;
<<non saprei come ringraziarti>> risponde Simon, era grato di aver trovato qualcuno con cui finalmente ambientarsi, e non riusciva a smettere di pensare alla figura di merda che si era fatto qualche minuto prima con la principessa.
Naomi intanto arriva dal nonno che voleva solo assicurarsi che fosse pronta e con l'uniforme curata, "beh poteva evitare di farmi fare il giro del castello per un motivo così futile" pensò Naomi.
La ragazza arriva nella sala grande dove tutti i primini sono già seduti che attendono l'arrivo del preside,nonché il Re , che era occupato a preoccuparsi dell'uniforme della nipote.
Appena Naomi attraversa la soglia della porta tutti si girano a guardarla, si sente subito in imbarazzo, sente parlottio e occhiate su di lei... odia stare al centro dell'attenzione; fa in fretta a cercare Percy e si siede accanto a lui. È stupita di vedere Percy seduto a parlare col tipo che prima le ha fatto cadere i libri, era un po' strano e le ha dato una sensazione ambigua.
<< piacere Naomi>> dice la ragazza porgendogli la mano;
Naomi ha l'impressione che quel ragazzo sia abbastanza preoccupato e stupito ma le tende ugualmente la mano e pronuncia il proprio nome.
<<piacere Simon>> appena pronunciò quel nome quella scossa e preoccupata fu Naomi, non era un nome tanto comune da quelle parti e collegò subito tutto.
<<Simon Larusso?>> tentò
<< come fai a saperlo?>> Simon si prese di panico, pensava di aver fatto qualcosa... d'altronde non sapeva manco cosa ci facesse lì seduto in mezzo a quelle persone.
Naomi tirò immediatamente un'occhiata a Percy che la guardò stupito e con la sua solita risatina, Naomi era incredula.
Aaron le aveva parlato tanto di lui e dei suoi genitori.
<<possiamo parlarne dopo?>> dice infine Naomi, non vedeva l'ora di raccontare tutto al padre, ma non vedeva anche l'ora che iniziassero le lezioni.

Naomi Evans - la figlia dei quattro elementi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora