capitolo 20

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(punto di vista di Naomi)
io e Julie siamo vicine di banco ora, Mathias ha acconsentito a fare scambio... penso che Julie sia cotta di lui ma non vuole ammetterlo!
È l'ora di storia, la professoressa spiega le sue solite cose noiose senza alcun accenno alla magia, all'improvviso si sentono dei rumori alquanto strani.
Più passano i secondi, più questi si fanno forti.
Scatta l'allarme, sento urla.
L'insegnante corre verso la porta, la chiude e chiede ai miei compagni di portare banchi e sedie per chiudere meglio.
Il mio primo istinto fu quello di premere il tasto di emergenza dell'orologio che tengo sempre al polso, questo ha mandato una richiesta d'aiuto a mio padre, e al quartier generale del regno, in teoria.
All'improvviso i rumori si calmarono, eravamo tutti nascosti sotto i banchi quando un rumore assordante  irruppe nella stanza.
I banchi e le sedie messe come copertura volarono via e sbatterono contro le finestre che si ruppero; i vetri si sparpagliarono in tutta la stanza, e colpirono alcuni dei miei compagni che iniziarono a sanguinare e lamentare dolori.
C'erano 4 uomini, tutti vestiti di nero e l'abbigliamento mi era familiare.
Uno si mise a girare per i banchi, con l'altro uomo dietro che prendeva uno a uno i miei compagni a forza.
Arrivò anche il mio turno, ero dietro il banco con Julie, l'uomo mi prese dal braccio con forza e fece un segno all'altro uomo che osservava, si avvicinò e mi guardò bene, poi annuì.
L'uomo mi strinse il braccio ancora di più e mi spinse contro un terzo uomo che stava legando i miei compagni.
Volevo provare a liberarmi ma avrebbe peggiorato solo le cose, tutti e 4 avevano una pistola e da come hanno lanciato via i banchi deduco avessero pure dei poteri.
Quando presero tutti, professoressa compresa, ci spintonarono fuori dalla scuola tramite l'uscita sul retro... trovammo un furgone nero.
Ci misero uno a uno lì dentro, L'uomo osservatore continuava a fissarmi, mentre l'altro non ha lasciato il mio braccio neanche per un secondo, stringeva così forte che avrebbe potuto staccarmi il braccio tranquillamente.
Mentre eravamo nel furgone io riuscì a percepire alcuni movimenti, svoltammo a destra, poi dritto e di nuovo a destra ,ci fermammo di botto e ripartimmo velocissimi, mi sentì una specie di vuoto momentaneo, ma era una sensazione che conoscevo già, i miei compagni di classe invece vomitarono ovunque: avevamo appena attraversato il portale dell'oltremondo e qualunque cosa stesse accadendo, non prometteva niente di buono.

Naomi Evans - la figlia dei quattro elementi Where stories live. Discover now