capitolo 29

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(punto di vista di Aaron)
<< Naomi ha il braccio messo malissimo>> dissi a mio padre. Sono arrabbiato, ha solo 14 anni, è piccola ancora, non può già vivere queste atrocità.
<< Aaron mi dispiace ma non possiamo fare altro, se Axel viene a conoscenza di quella cosa Naomi sarebbe ancora più in pericolo, e un braccio rotto non sarà nulla in confronto>>
<< Papà ma ha solo 14 anni>> risposi con gli occhi lucidi, mia figlia è la mia luce, se le dovesse accadere qualcosa non lo supererei, e neanche Deanna... sarebbe davvero troppo.
<< Aaron, Naomi è grande abbastanza per capire>>
<< avevi detto che non le sarebbe successo niente, è una questione tua e di tuo fratello, non ci finirà mia figlia di mezzo>>
<<Axel usa voi per vendicarsi su di me, Naomi però non è solo uno strumento di vendetta per lui, lo sai anche tu che Naomi ha altro da offrirgli>> fece una pausa <<qualcosa che vale mille volte di più di una semplice vendetta a suo fratello>>

Sono stufo di sentirmi dire sempre le stesse cose, mia figlia non deve avere nulla a che fare con tutto questo.

Entro nella stanzetta dell'infermeria del castello dove c'è Naomi; mi sento male a vederla così e a immaginare ciò che ha passato nei giorni precedenti mi viene tanta rabbia.
<<ei piccola tutto bene? hai dolore da qualche parte>>
<< sto bene papà, ho solo un po' di fastidio al braccio ma sopportabile>>
<< è perché sta finendo l'effetto dell'anestesia, sicura di sopportarlo? ti do qualcosa per placare il dolore sennò>>
<< no papà grazie, posso resistere ancora un po'>>
le faccio un sorriso per cercare di tranquillizzarla, e nel mentre le accarezzo i capelli; è così forte la mia bambina .

<< papà posso chiederti una cosa?>> ecco la domanda che mi aspettavo, devo trovare le parole giuste
<< certo dimmi amore>>
<< Axel voleva qualcosa da me>> come immaginavo
<< e cosa?>>
<< è questa la domanda, sostiene che tu e nonno teniate nascosto qualcosa che mi riguarda>>
<< cosa ti ha detto lui?>>
<< pensava che io sapessi qualcosa>>
<< per questo... il braccio?>> aspetta un po' a rispondere, poi annuisce. Naomi non mi aveva ancora detto come si fosse spezzata un braccio, era ovvio però che era stato qualcuno, una frattura del genere non si può fare in modo semplice. Naomi cercava di deviare il discorso del braccio, lo fa per non farmi preoccupare e non farmi sentire in colpa.
<< scusami tanto piccola mia>> sono davvero mortificato per questa situazione, lei non c'entra niente, non ha colpe.
<< ma non è colpa tua papà>> fece un mezzo sorriso
<< amore mi dispiace tanto, ma non posso parlartene, non sapendo sei più al sicuro>>
<< come posso essere al sicuro se qualcuno vuole qualcosa da me ma non so neanche di cosa si tratta>> la domanda era lecita, ma non potevo dirle altro.

Naomi Evans - la figlia dei quattro elementi Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz