9 Maya

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Mi siedo al mio posto e la stanchezza che provo è un chiaro segno che non sono assolutamente pronta ad un nuovo viaggio in aereo. Neanche ho avuto il tempo di smaltire il primo Jet Lag che ne arriva un secondo e sicuramente incomberà su di me fino al fine settimana.
Il male peggiore è che ho mille cose da fare, come le schede di lavoro di Lewis e la parte finale del testo da mandare al rettore universitario.
Sono mesi che vedo le mie ore di sonno diminuire sempre più.
Ho bisogno di una vacanza al più presto!
Con il pensiero di una bella e meritata vacanza che chissà quando arriverà, inizio a lavorare al pc poco dopo il decollo e mi perdo nelle parole che digito per oltre 4 ore.
Angela adesso ha in mano un piano di lavoro dettagliato e diviso in più fasi che devono essere solo eseguite in diversi ordini, a seconda della situazione in tempo reale del pilota.
Ho messo per iscritto 5 scenari partendo dalle possibili condizioni appena sveglio, post libere, post qualifiche, pre e post gara, così andremo ad agire costantemente senza lasciare che la contrattura si estenda e peggiori portando un affaticamento ulteriore alle zone sensibili.
Invece al rettore ho mandato il penultimo PDF, che a mio parere è uscito quasi perfetto, proprio come la mia mente lo ha immaginato.
Guardo gli orari sul telefono e vedo che a Miami sono quasi le una di notte e a Parigi sono le 6.49, ho altre 4 ore per riposare e non ho intenzione di perdere neanche un minuto di più.
Meglio dormire finché posso!

Mi sveglio, come spesso capita, direttamente dalla voce metallica che comunica l'imminente atterraggio dando poi le condizioni meteo in tempo reale.
Mi stiracchio sul sedile e cerco di sistemare i capelli in un nuovo chignon, sempre spettinato, ma che non urli che mi sono appena svegliata, a questo ci pensa già la mia orribile faccia esausta.
Sono le 11.30 e Kylian dovrebbe essere fuori ad aspettarmi.

Esco e recupero i miei bagagli, passo i controlli con facilità ed esco dall'aeroporto cercando l'auto del mio amico. Grazie al cielo il suo suv della Range Rover non passa inosservato e presto mi ritrovo a bussare al finestrino per farmi aprire.
"Ma buongiorno zombie bello" mi saluta ridendo passandomi un thermos di caffè.
"Buongiorno giovincello, se non fosse per il caffè potrei odiarti" lo bacio sulla guancia e partiamo in direzione di casa mia. Parliamo del più e del meno e mi comunica che Ney potrebbe già essere davanti alla mia porta.
"Tu non hai idea di cosa hai scatenato bambolina" mi avvisa.
"Pensavo vi fosse passata la rabbia per la mia bugia" dico rattristandomi all'idea di aver potuto rovinare il nostro rapporto.
"Non è quello...io comunque non ero proprio arrabbiato, vabbè..." si volta un istante verso di me che lo guardo confusa e sospira per poi continuare "Dai MayMay non puoi fingere di non sapere ciò che prova Ney per te"
"Ehm... sinceramente non capisco di cosa parli. Le sue battutine sono per scherzare, non penserai mica che sia innamorato di me" dichiaro convinta, dai su, un calciatore bello e famoso che si innamora di una nerd come me, che strano cliché da libro scadente.
"Oddio... innamorato non lo posso dire con certezza, ma tu a lui piaci, dico davvero" dice guardandomi finché il semaforo non scatta il verde "Maya, non dovrei dirtelo quindi fingerai di non sapere nulla ok?" Annuisco perché non trovo neanche la forza di parlare.
"La chiamata con Hamilton non è stata proprio anonima. Appena lui ha detto la cosa su di te in intimo, beh...diciamo che il nostro amico è diventato di ghiaccio dando risposte secche e non proprio gentili" sgancia la bomba aspettando una mia reazione immediata che però non arriva.
Ora tutto torna, adesso è tutto chiaro.
Lewis non stava dando per scontato che io stessi con Neymar, lui era sicuro fosse così visto il comportamento geloso del calciatore.
È deficiente o cosa? Non ha mai oltrepassato il limite e non ha mai fatto intendere fosse serio, ma appena sono con un'altra persona lui rimarca un possesso che in realtà non ha. Lo conosco come le mie tasche ormai e so esattamente il tipo di comportamento che assume quando qualcosa lo urta. Il suo carattere può essere stupendo, ma basta toccare l'argomento sbagliato che lui diventa estremamente odioso e irritante con rispostine che ti fanno salire presto la voglia di prenderlo a schiaffi. È una di quelle persone che non sa nascondere la sua irritazione neanche volendo.
"Il seguito se ti interessa è semplice da spiegare. Quando verrai a casa mia noterai 3 vasi in meno dato che dopo aver chiuso la chiamata ha dato di matto dicendo che sei sua e cose simili insomma.." cerca di sdrammatizzare e di togliersi l'imbarazzo di dosso ridendo, anche se sono certa non abbia riso molto sul momento.
"Non dirò nulla che faccia ricondurre a questa conversazione, ma quando lo vedo lo ammazzo" dico incazzata nera per poi prendere il telefono e scrivere al pilota che sono arrivata.
Il silenzio la fa da padrone per gli ultimi minuti di viaggio e viene rotto solo dal rumore che produce  la portiera che sbatte una volta fermati.
Neymar è seduto sui gradini davanti al mio portone e appena mi vede andargli incontro sorride, sorriso che però gli muore sulle labbra quando lo raggiungo e dico "Faccia da cretino che non sei altro, come ti salta in mente di marcare il territorio pisciandomi praticamente su una gamba? Che cazzo di strana gelosia hai mostrato? Io ero lì per lavoro non per spiegare che quello che sembra il mio fidanzato geloso in realtà è un amico iperprotettivo e basta."
"Heii aspetta bimba, io non ho detto che sei la mia ragazza, se lui l'ha pensato è tutto frutto della sua mente" cerca di difendersi, ma lo conosco e so che è consapevole di essere in torto.
"Quindi non sei tu quello che si è comportato da bambino con rispostine del cavolo e che a me ha fatto pensare ad una chiamata innocente e sbrigativa."
Le parole ormai mi escono ad una velocità allucinante, la rabbia ormai è troppa. Ci sono state altre situazioni in cui lui ha fatto allontanare dei ragazzi da me, ma ho sempre pensato fosse dovuto al fatto che in discoteca spesso è meglio evitare nuove conoscenze. Ho sempre creduto fosse un semplice gesto d'affetto per proteggermi, ma negli ultimi tempi è andato peggiorando e solo ora me ne rendo conto. Veramente gli piaccio?
"Non so cosa ti abbia detto, ma ti ho solo difeso da uno che già ti immaginava in perizoma. Dai bimba, è mio amico ok, entrambi però sappiamo che è uno che cambia spesso donna." resta sulla difensiva.
"Parla il santo proprio. Ney io lavoro con e per gli atleti, mi hai mai trovata in copertina in compagnia di uno di voi? Te lo dico io, NO e mai mi ci ritroverai perché per me siete clienti, siete lavoro" butto fuori alzando la voce, forse troppo.
"Siamo lavoro? Questo" ci indica e continua "è solo lavoro?"
"Non rigirare tutto ciò che dico, ho ribadito una mia regola che già dovresti conoscere bene. Noi qui siamo amici, ma al lavoro sei un cliente e stop." mi sembro un disco rotto da quante volte devo ribadire i concetti.
"Tu non capisci, anzi, probabilmente non vuoi capire" se ne esce lui deluso e ferito convinto che io non capisca a cosa si riferisce.
"Ney fai una cosa intelligente, torna quando avrai intenzione di dirmi che cazzo hai ultimamente. Ti saluto ora, sono troppo stanca per tutto questo." Mi appresto ad aprire la porta ed entro, non prima però di aver mimato un grazie a Kylian e aver fatto segno che lo avrei chiamato poi.

Entro in casa stanca, delusa, triste e arrabbiata. Mi siedo sul divano dopo aver abbandonato i bagagli all'ingresso e mi slego i capelli massaggiandomi le tempie doloranti.
Che ritorno di fuoco, che merda!
Mi prendo la giornata in solitudine forzata cercando di trovare una soluzione a tutta questa situazione e ne approfitto per fare un bagno caldo, bollente che possa sciogliere le ultime tensioni.

Lasciati andare - L.H.Where stories live. Discover now