38 Maya

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Mi sveglio al suono basso, ma martellante di una sveglia che sicuramente non è mia. Apro un occhio e la timida luce che entra dalla finestra mi mostra una suite.
La stanza di Lewis.
Cazzo.
I ricordi della sera precedente mi affollano la testa sovrastando il rumore del telefono fino a quando non mi allungo per spegnerla.
Ora ho due opzioni, dichiarare nuovamente che sia stato tutto un errore, oppure prendermi finalmente le mie responsabilità e andare avanti da qui.
La tentazione di alzarmi e fuggire è tanta, ma un braccio forte mi tira contro il corpo caldo dell'uomo che sembra darmi alla testa.
"Non ci provare. Non osare neanche Maya." dice con voce roca tra i miei capelli mentre mi accarezza la pancia nuda.
"Non stavo facendo nulla." fingo cercando di risuonare il più sincera possibile.
"Per quanto dobbiamo ancora giocare a questo gioco? Ammettiamo la chimica che ci unisce e finiamola di distruggerci. È stato divertente, ma adesso sei qui e voglio svegliarmi così ogni giorno." sospira infine girandomi il viso per guardarmi negli occhi.
"Oggi può anche andare di merda in pista, ma avrò almeno il ricordo di adesso per rialzarmi e lottare per domani."
Lo guardo spaventata dalla sua serietà. Ha ragione però, il gioco è bello quando dura poco e dopo ieri sera c'è bisogno di prendere una decisione una volta per tutte. Non possiamo continuare così e lo so bene, ma la paura di una relazione mi mette sempre ansia, soprattutto se è con un uomo per cui teoricamente lavoro.
Possibile che il mio cuore non mi abbia mai tradito fino all'arrivo di Lewis?
"Non voglio che ci facciamo male, non l'ho mai voluto." Sussurro mentre le lacrime mi pizzicano gli occhi.
"Allora proviamoci...per davvero però. Partiamo da qui e vediamo cosa succede, senza fretta, con privacy e tutte le tue regole che ami tanto." Mi bacia delicatamente quasi a testare ogni variazione in me.
"Stai con me piccola. Nuda o vestita che sia è questo il tuo posto, vicino a me, nel letto con me." Mi bacia il collo mentre si sposta sopra di me "ascolta il cuore e spegni quella testolina per una volta." Finisce mentre si impossessa di nuovo delle mie labbra e cedo a lui mentre cedo anche alle lacrime. Forse è la volta giusta...
"Lew, dobbiamo alzarci adesso." Lo avverto trattenendo un gemito quando mi morde il lobo.
"Promettimi che stasera sarai ancora in questo letto."
"Prometto di tornarci, non ti aspetterò di certo qui tutto il giorno." Lo prendo  in giro e lui si allontana abbastanza da guardarmi negli occhi pensoso.
"Non è male l'idea di saperti qui ad aspettarmi tutta nuda, ma probabilmente il pensiero non mi farebbe fare nulla. Alzati e prepariamoci va, prima che Angela rovini ogni cosa." Sorride lasciandomi un bacio a stampo e liberandomi per potermi finalmente fare una doccia.
Recupero velocemente intimo e tuta puliti dalla valigia ancora aperta sul pavimento, abbandonata proprio malamente da ieri mattina.
La lotta per la doccia ha inizio quando vedo Lewis sorridente sulla porta del bagno.
"Non ci pensare minimamente, vado prima io e soprattutto, ci andrò da sola." punto il dito contro di lui con fare minaccioso.
"Facciamo prima se andiamo insieme." dice con occhi dolci per poi guardare l'orologio da parete dietro di me.
"Vai per primo e sbrigati. Non mi fido di te vicino a me in un box doccia." Rido spingendolo in bagno e chiudendo la porta per dividerci. Lo sento ridere prima che accenda il getto d'acqua e poi urlare qualcosa come "non ti fidi di te stessa, è diverso."
Sbuffo divertita scuotendo la testa, è impossibile per noi stare insieme senza battibeccare, stuzzicarci o sfidarci.
Questa frequentazione si prospetta interessante.

***
La giornata si svolge tra riunioni e allenamenti in vista di domani, venerdì, giornata di prove libere. I piloti ora sono in pista e io mi trovo nella mia stanza. Ripeto MIA!
Finalmente ho ritirato la chiave e ho spostato la valigia dalla stanza di Lewis. Angela mi ha vista in corridoio e si è messa a ridere dicendomi che al pilota la sorpresa non sarebbe piaciuta affatto.
Non gli piacerà, ma i giorni di preparazione alla gara sono intensi e importanti, quindi che lui voglia o meno, io dormirò da sola da domani notte. Accettare di frequentarlo non significa diventare una cozza attaccata ad uno scoglio e non impone che io debba vivere con lui ogni momento. La gara è e rimarrà la cosa più importante di una Race week, il signorino sarà d'accordo con me dopo che spiegherò il mio punto di vista.
Penso addirittura che sarà felice di aver trovato qualcuno capace di inserirsi all'interno del suo lavoro senza pretendere l'impossibile.
Fiera di me stessa e ottimista per il futuro, torno a leggere il libro fantasy.
Ormai è quasi ora di cena, non voglio assolutamente mandare in fumo il mio piano per non soffrire il Jet lag. Sono stata troppo brava nelle ultime 40 ore per addormentarmi ora e saltare la cena. Dopo poche pagine però mi rendo conto che le palpebre si fanno più pesanti ogni minuto che passa.
Mi alzo e con un completo sportivo pulito decido di andare in sala pesi.
L'esercizio fisico è la cura a tutto, anche se significa rovinare la doccia fatta poco fa.

Lasciati andare - L.H.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora