35. Punto di non ritorno

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<<Sei pronta?>> chiese Harry appoggiando una mano sulla mia spalla. Feci un respiro profondo ed annuii guardandolo negli occhi, cercando in lui la sicurezza che mancava in me. <<Andiamo, sono già tutti fuori>>.

Uscimmo dal retro spuntando su una stradina laterale. Le macchine accese erano già pronte, parcheggiate vicino al palazzo accoglievano al loro interno gli agenti silenziosi. Mi avviai verso la nostra, quando un unico e solo pensiero attraversò la mia mente. Mi blocca a mezzo metro dalla macchina mi voltai a guardare Harry con gli occhi sgranati. <<Cazzo>> sussurrai passandomi le mani sul viso. << l'altra sera Woodstock non era da solo, ma non avevo prestato particolarmente attenzione alla persona che era qualche metro dietro di lui.>>

<< Addison, di cosa stai parlando?>>

<<Di quando sono passata con la macchina e ho incontrato Erin>>

<<Non hai mai accennato alla presenza di un'altra persona.>>

<< Lo so, ma semplicemente perché pensavo che non fossero insieme.>>

<<Cosa ti sei ricordata, Addison?>>

<<Era con Anthony. Erin Woodstock era con Miller, Harry>> dissi scuotendo la testa mentre gli occhi del ragazzo si allargavano per la sorpresa.

<<Ne è proprio sicura?>> chiese il capo dopo averci ricevuti con urgenza nel suo ufficio. Annuii con decisione, quello che avevo visto era sicuramente la verità. Dava una spiegazione al fatto che i nostri avversari fossero sempre a conoscenza delle nostre mosse e delle nostre idee, soprattutto quando si trattava di qualcosa non condiviso con il gruppo ma che sapevamo solo io e Styles. <<Brutto bastardo figlio di->>

<<Lo sappiamo, capo, ma ora dobbiamo capire cosa fare, a questo punto credo che Miller li abbia già avvisati della nostra incursione di stamattina.>>

<<Credo proprio di sì, ma ormai abbiamo il mandato e tutto, non possiamo fermarci.>>

<<Cosa vuole fare? Rischiare la vita trovandoci in una trappola?>> chiesi sorpresa dalla sua tenacia. Il rischio non sarebbe stato solo quello di non trovare nessuno, ma quello di trovare persone armate e pronte al nostro arrivo. Non potevamo mettere a rischio la vita di tutti i nostri uomini. <<Non possiamo andare tutti insieme, sarebbe un rischio troppo grande>> disse Harry ragionando come me. <<Non possiamo neanche andare con metà degli uomini, se ci fosse davvero qualcuno ad aspettarci, sarebbe un massacro.>>

<<Allora non facciamo niente>> proposi guardando entrambi. Harry sembrava propenso ad accettare la mia proposta, mentre il capo aveva come unico obiettivo quello di catturare il nostro uomo, nonostante ci fossero in ballo molte vite. Mi abbandonai sulla sedia di fronte alla scrivania, meditando sulla migliore scelta da prendere. Il capo riprese a parlare. <<Non possiamo abbandonare i nostri piani proprio adesso, agenti.>>

<<Forse lei non capisce che è una situazione altamente rischiosa.>>

<<Non deve essere lei a gente Russell a dirmi come devo comportarmi.>>

<<Non le sto dicendo quello che deve fare, ma sto semplicemente mettendo in chiaro le cose.>>

<<A me invece sembra proprio che lei mi stia dicendo come deve fare il mio lavoro.>>

<<Signore, la cosa migliore, secondo me, è annullare questa missione.>>

<<Non annulleremo proprio nulla.>>

<< non possiamo neanche presentarci con meno uomini, nel caso in cui la situazione dovesse rigirarsi a nostro sfavore, ci ritroveremmo con più agenti morti che vivi.>> risposi alzandomi dalla sedia senza accorgermi di aver alzato anche la voce. Harry mi mise una mano sul braccio per cercare di calmarmi, ma il sangue ribolliva nelle vene e la rabbia era difficile da gestire. <<Finite di prepararmi, partirete tra 10 minuti>> concluse dicendo l'uomo di fronte a me, prendendo posto sulla sua sedia e accendendo il computer, segno che la nostra conversazione era finita. Aprii la bocca per rispondere, ma fui trascinata fuori dalla stanza senza averne la possibilità.

<<Lasciami stare, non avevo ancora finito>> dissi liberandomi dalla presa del ragazzo. <<se vuoi mantenere il tuo lavoro, ti conviene smetterla.>>

<<Mi conviene smetterla? Stiamo parlando di vite umane, non smetterò finché non avrò la certezza che non sarà una missione suicida.>>

<<Hai sentito gli ordini, dobbiamo entrare in azione.>>

<<Ma da che parte stai?>>

<<Lo so che hai ragione, ma purtroppo il nostro compito è quello di scovare i cattivi ma anche quello di rispettare gli ordini>> disse aprendo la porta che dava sulla strada. Gli sguardi dei presenti puntarono tutti nella nostra direzione, attendendo con impazienza e paura la risposta alle domande che vagavano nelle loro menti. <<Andiamo, si entra in scena>> dissi salendo in macchina. Eravamo arrivati al punto di non ritorno.


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Capitolo molto corto, poiché non voglio spezzare il racconto per tutta la parte che viene dopo.

Come avrete visto dall'aggiornamento sul mio profilo, i capitoli verranno pubblicati ogni sabato in modo da essere continuo l'aggiornamento nonostante i mille impegni.

Detto questo, al prossimo capitolo ❣️

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 20 ⏰

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