Stammi Lontano

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Entrai in classe, mettendomi subito seduta e sbadigliai prendendomi la testa tra le mani.
Non avevo dormito tutta la notte, pensavo a Lucas e non dovevo farlo.
"Ehi" alzai lo sguardo e sorrisi verso Francesco, si mise a sedere accanto a me e così lo guardai confusa e lui spiegò:
"Sono in punizione" ridacchiai e lui sorrise, vidi Lucas entrare nella mia classe e si mise accanto ad una ragazza che fece un urletto.
"Quindi che mi racconti?"
"Ma niente di che, solita vita" risposi alzando le spalle e così Francesco annuì aggiustandosi gli occhiali da vista sul naso.
"Kim?" Mi girai verso Lucas che mi guardava negli occhi e sussurrai:
"Che cosa vuoi?"
"Chiedi di andare in bagno" lo guardai male girandomi e lo sentì sbuffare.
Ma per chi cazzo mi aveva presa?!
Io non ero una troia di merda!
"Che succede?"
"Nulla, sono solo incazzata" risposi prendendo il quaderno e cominciai a prendere gli appunti di spagnolo.
"Kim?" Non lo ascoltai, la sua voce sexy me la dovevo solo dimenticare!
"Dai cazzo, girati" gli feci il dito medio, non girandomi e lo sentii sbuffare.

Passarono tre lunghe ore, così appena suonò la campanella della ricreazione mi precipitai fuori e andai verso la macchinetta per prendermi un panino al crudo, presi le monete dalla mia tasca e guardai con occhi sognanti il panino che avevo comprato.
Lo scartai e cominciai a mangiarlo, uscendo in cortile.
Vidi Lucas seduto sul muretto, con un gruppo di ragazze e ragazzi che stava fumando una sigaretta.
Mi misi seduta sulla panchina continuando a mangiare il mio adorato panino e poi bevvi un sorso di acqua.
"Ehi piccola" sorrisi verso il mio migliore amico e lui mi abbracciò stringendomi fortissimo.
"Mi uccidi così!" Urlai ridacchiando.
"Ma stai zitta e fatti abbracciare!"
"Ho capito! Però mi uccidi cretino!" Lui mi diede un bacio sulla fronte e poi mi rubò il pezzo di panino rimasto.
"Ma dai! Sei uno stronzo!" Urlai ridendo, lui lo mangiò ridendo.
"Ti voglio bene anche io!" Urlò cominciando a correre come uno scemo, lo seguii ridendo ma poi inciampai ma qualcuno mi afferrò.
Aprii gli occhi e vidi Lucas, mi strinse fortissimo a se.
"Non correre così forte" disse al mio orecchio, mi stava martellando fortissimo il cuore.
"Ehm ..." Cercai di dire, ma lui mi prese per mano e mi trascinò dentro la scuola, si guardò intorno e poi entrammo in uno sgabuzzino.
"Non posso resistere alla tentazione di scoparti" sgranai gli occhi cercando di allontanarlo, ma eravamo appiccicati, mi fece girare e lui si appoggiò a me.
"Ti desidero troppo" le sue labbra erano sul mio collo, mi fece rabbrividire e così mi morsi il labbro inferiore.
Mi alzò di poco la gonna e mi accarezzò una coscia.
"Non sai quanta voglia ho di scoparti"
"Oddio ..." Gemetti, lui mi sfiorò il collo con i denti.
"Dovremmo smetterla Lucas"
"Sicura?" La sua mano andò a finire su un mio seno, me lo strinse facendomi gemere e lo sentii sorridere sul mio collo.
"Sono sicura che ti devi levare"
"Non ci credo, tu mi desideri troppo"
Chiusi gli occhi beandomi delle sue labbra che torturavano il mio collo.
"Mi desideri così tanto" sussurrò piano.
Strinsi i pugni e sospirai di sollievo.
"Ammettilo" sussurrò maliziosamente.
"Mi desideri più tu" risposi provocandolo, lui ridacchiò alzandomi la gonna e mi fece piegare e si strusciò a me, facendomi gemere.
"Voglio scoparti, così tanto" sussurrò.
Scossi la testa riprendendomi e cercai di alzarmi, ma lui mi teneva giù.
"Non allontanarmi, so che mi desideri e sarà solo una scopata" sussurrò, per lui sarei stata solo una scopata delle tante.
"Lasciami stare" dissi e lui sospirò, così mi alzai e mi girai verso di lui.
"Non complichiamo le cose Lucas, tu vuoi passare e anche io"
"Io sono eccitato e tu mi lasci così?"
"Troverai un'altra troia che ti può soddisfare" lui mi guardò male e uscì dallo sgabuzzino.

Un mese per innamorarmi di te.Where stories live. Discover now