Pre- Pranzo

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"Sei agitata?" Domandò Lucas sorridendomi, annuii ridacchiando.
Mi diede un bacio a stampo.
"Tranquilla cucciola, andrà benissimo"
Annuii e lui mi prese per mano, andammo verso la sua macchina sotto lo sguardo di tutta la scuola.
Mi sentivo come se noi due fossimo i più forti del mondo, come se noi due avessimo sconfitto di tutto.
Mi guardò confuso.
"A cosa pensi cucciola?" Alzai le spalle.
"A niente" lui alzò un sopracciglio aprendomi la portiera e così entrai.
Lucas mi sorrise dandomi un bacio sulla guancia e mise in moto.
"Visto cucciola? Nemmeno ci guardavano"
"Avevamo tutti gli occhi puntati addosso!" Lui mi sorrise alzando le spalle e mi baciò la mano.

Arrivammo davanti a casa mia e Lucas si levò la cintura, si sporse verso di me e attaccò le mie labbra mandandomi in tilt il cervello.
Le mie labbra si muovevano fameliche sulle sue, le mie mani erano appoggiare sulle sue spalle e le sue mani erano dietro alla mia schiena che la stavano accarezzando.
Sentimmo un colpo al finestrino, così ci staccammo e vidi mia madre fissarci.
Oh Porca Miseriaccia!
Aprii la portiera e sorrisi imbarazzata.
"Lucas che piacere vederti" esclamò mia madre, il mio ragazzo scese dall'auto e andò a salutare mia madre aiutandola con la spesa.
Che figura di merda!

Entrai in casa mia e vidi Lucas ridere con mia madre.
"Non sapevo che tornassi oggi dal lavoro" ammisi prendendo un succo.
"Sono tornata prima per degli impegni in ufficio, volevi la casa libera?" Tossii.
"Mi farà penare prima di averla!" Si lamentò Lucas, lo guardai malissimo e gli tirai il succo vuoto addosso.
"Così si fa figlia mia!" Esclamò mia mamma sorridendo come una scema.
Roteai gli occhi.
"Pranzi qui Lucas?" Lui annuì mentre io stavo per dire che aveva da fare.
Mi guardò confuso, lo presi per mano e lo portai in salotto.
"Non sei obbligato"
"Non lo sono Kim, smettila" rispose dandomi un piccolo bacio sulla punta del naso, sorrisi.
"Solo che non voglio che tu sia obbligato" scosse la testa sorridendomi.
"Non lo sono, giuro" sorrisi di nuovo baciandolo a stampo.
Mi strinse fortissimo a se dandomi un piccolo bacio sul collo, fremetti.
Mi accarezzò la schiena.
"Andiamo in camera tua?" Lo guardai malissimo e lui ridacchiò.
"Pensi sempre male!"
"Ovvio che penso sempre male! Sei un maiale!" Mi lamentai sorridendo.
Mi fece il verso e lo portai in camera mia.
"Mhm! Piumone rosa!" Esclamò buttandosi sul mio letto.
"Dai! Mi hai sfatto il letto!" Lui si alzò, mi prese per mano e mi attirò a se cascando sul letto.
Mi strinse fortissimo a se.
"Zitta e non rompere" sorrisi baciandolo a stampo, sorrise approfondendo il bacio.
Mi squillò il telefono e così sorrisi staccandomi dalle sue labbra.
"Pronto?"
"Piccola"
"Ehi papà" esclamai felicissima.
"La mamma è a casa?" Chiese mio padre.
"Si, tornata oggi" risposi e Lucas mi baciò a stampo.
"Io torno domani se riesco" esclamò staccando.
Baciai a stampo Lucas.
"Mi manca mio padre qualche volta"
"È difficile vederlo così poche volte?"
"Già" risposi sospirando, Lucas mi diede un piccolo bacio sulla fronte.
"L'importante è che ti voglia bene"
"Quello sempre" lui sorrise annuendo e mi asciugò una lacrima ribelle con il dorso di una mano.
"Non credevo che stessi piangendo"
"È una cosa normale cucciola" sorrisi.
Mi guardò negli occhi e lo baciai.
"Dovremmo scendere giù, il pranzo sarà pronto" esclamai divertita, lui mugolò stringendomi.
"Non voglio scendere"
"Dai Lucas, muoviti" lui borbottò al mio orecchio e poi mi prese il lobo tra i denti, ridacchiai.
"Mi piaci tantissimo" sussurrò piano.
"Anche tu" risposi e lui mi baciò.

Un mese per innamorarmi di te.Where stories live. Discover now