Sono troppo ubriaco

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Sentii il campanello suonare, guardai confusa l'orologio al mio polso ed erano le due del mattino.
Feci finta di niente, avevo paura e i miei non erano in casa.
"Kim!"Urlò una voce che avrei riconosciuto tra mille altre voci.
Mi alzai dal divano e andai ad aprire.
Guardai sconvolta Lucas, era ubriaco fradicio e aveva un occhio nero ... Il labbro spaccato per via del piercing e il naso che colava di sangue.
"Posso entrare?" Mi chiese mettendo fuori il labbro inferiore.
Annuii e lui barcollò entrando dentro casa.
"Sei ubriaco" sussurrai infastidita.
"Non capisco se sia una domanda o meno" esclamò facendo finta di pensarci, sospirai.
"Era un esclamazione" risposi.
Cascò a terra e scoppiò in una fragorosa risata, lo guardai preoccupata andando a prendere una busta di piselli congelati e poi presi del cotone e del disinfettante.
"Riesci ad alzarti?" Domandai tornando in salotto, Lucas non mi rispose e cominciò a cantare una canzone del mondo di Patty.
"Apri le ali e comincia a volar! Dal cielo blu vedrai!" Ridacchiai inginocchiandomi.
"Mettiti seduto dai"
"Sono bravo, vero?!" Esclamò come un bambino, sorrisi annuendo e lui fece fatica a mettersi seduto.
"Io facevo parte delle divine!" Esclamò facendo il cretino.
"Non avevo dubbi" ammisi divertita.
"Tu eri una popolare?" Chiese estremamente interessato, annuii.
"Forte! Io stavo con Antonella!" Esclamò alzando le spalle.
"Antonella, lasciala a Bruno" esclamai ridacchiando.
"Uffa! Vabè che li shippavo! Però era anche la mia ragazza!" Feci un piccolo sorriso.
"Me le ricordo tutte le canzoni!" Esclamò ridendo e si alzò in piedi barcollando.
"Amigo!" Non riuscì a continuare perché cascò a terra come un cretino.
"Sono troppo ubriaco" si lamentò offeso.
"Dai, siediti" lo fece gemendo.
Gli diedi la busta surgelata e lui la guardò preoccupato.
"Devi mettertela sull'occhio" esclamai divertita.
"Lo so!" Esclamò offeso, ma con il suo solito ghigno strafottente.
Se lo mise sull'occhio.
"È freddo!" Urlò ridacchiando e si sdraiò a terra.
Bagnai un pezzo di cotone con il disinfettante e sussurrai:
"Levati il piercing" lui annuì e se lo tolse, deglutii per così tanta bellezza e poi appoggiai il cotone sul suo labbro, gemette.
"Fa male!" Si lamentò sospirando.
"Non deve far bene, se non volevi patire non facevi a botte!"
"Non urlarmi!" Esclamò offeso mettendo il broncio, sospirai buttando il pezzo di cotone a terra.
"Non sto urlando"
"Si invece!" Esclamò facendo il labbruccio, gemette per il dolore.
"Perché sei ridotto così?" Chiesi confusa, non che mi importasse chissà cosa ... Che bugiarda che ero.
"Mhm ... Sono andato in discoteca"
"Ci vai sempre, non capisco il perché tu abbia fatto a botte" ammisi alzando le spalle.
"Mi sono fatto picchiare" esclamò confuso, lo guardai chiedendo spiegazioni e lui fece il broncio.
"Tu mi hai detto che ero un mostro"
"Beh ... Hai picchiato quel ragazzo"
Lui annuì.
"Però se lo meritava!"
"Nessuno si merita di essere picchiato così" sussurrai infastidita.
Lui alzò le spalle.
"Lui sì ... Però quando tu mi hai detto che ero un mostro .. Il mondo mi è crollato addosso" feci un piccolo sorriso e lui sorrise come un bambino.
"Sono cattivo?" Chiese teneramente.
Accarezzai una sua guancia.
"No, non sei cattivo" sussurrai piano.
Lo pensavo veramente, poteva essere davvero un coglione ma il suo modo strafottente era una cosa che mi affascinava.
"Mi accarezzi i capelli?" Domandò teneramente, lo guardai confusa.
Lui ridacchiò.
"Dai!" Mi pregò sorridendo.
Sorrisi.
Guardai Lucas che aveva appoggiato la testa sulle mie gambe, era venuto a casa mia ed era messo malissimo.
Accarezzai i suoi capelli e lo sentii gemere.
"Mi dispiace" sussurrò con voce debole.
"Per cosa?" Domandai confusa.
"Ti ho fatta soffrire"
"Già" ammisi confusa.
Lui chiuse gli occhi e mi prese una mano, mi baciò le nocche.
"Non ti farò più soffrire" esclamò.
"Non ci credo" ammisi sorridendo.
"Nemmeno io, ma vorrei che fosse vero" rispose piano, sentii la sua mano stringere debolmente la mia.
Continuai ad accarezzare i suoi capelli.
Adoravo farlo, il suo respiro si fece pesante.
"Buonanotte Lucas" sussurrai piano.
Dovevo svegliarlo, ma stavo così bene anche se eravamo a terra.

Un mese per innamorarmi di te.Where stories live. Discover now