Capitolo 5

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Lil Jolie

Stavo dormendo così bene quando sento delle urla fortissime venire dal giardino, mi alzo subito e corro di là e la scena che mi si presenta è questa: Sarah e Marisol in un angolo guardando un punto fisso sul pavimento e cercavano di nascondersi l'una dietro l'altra, Chiara e Gaia con la scopa in mano che urlavano e Holden impiedi su una panchina. Mi avvicino a loro e curiosa guardo che c'era.
-Ma dai è un ragnetto-
-È grandissimo- dice quasi urlando Gaia
-Si e se ti morde diventi spiderman- dico abbastanza divertita
-Ange se diventi spiderman io divento la tua Mary Jane- dice Sarah facendomi l'occhiolino e noto subito che dopo diventa rossa, ma davvero tanto rossa.
-No Sarah, divento io la Mary Jane di Lil- dice Holden per smorzare l'imbarazzo che si era creato e giuro c'era riuscito veramente.
-Spiderman e Mary Jane a parte, che facciamo? non possiamo stare tutto il giorno così.- dice Marisol. Prendo un fazzoletto e lo raccolgo poggiandolo sull'erba.
-Grazie nostra salvatrice- esclamano tutti in coro divertiti, rispondo con un semplice "di nulla, di nulla" sorridendo e poi entriamo tutti dentro.

Mi stavo preparando per andare a fare lezione quando sento qualcuno bussare alla porta e neanche il tempo di dire "avanti" che ne entra Sarah con un sorriso stupendo sul viso. Quanto è bella madonna.

-Ange, grazie per aver tolto quel ragno dal pavimento- mi dice ridendo
-Ma di nulla, però c'è n'è un'altro proprio affianco a te.- Manco l'avessi detto che me la ritrovo sopra di me, la stavo tenendo a mo di sposa e si teneva stretta a me.
-Sarah stavo scherzando.- le dico ridendo, così lei alza un po' la testa e ora avevamo i nostri visi a pochi centimetri di distanza, noto che ogni tanto abbassava lo sguardo sulle mie labbra e lo stesso facevo io.
-Sei un po' stronza, lo sai?- mi dice sussurrando
-Lo so patata- le dico sorridendo, lei scende e prima di uscire dice:
-Stiamo trovando sempre pretesti per baciarci, prima o poi dovremmo farlo eh-  Non mi dà neanche il tempo di rispondere che esce dalla mia stanza.

Durante tutta la lezione non facevo altro che pensare a lei, alle sue labbra, ai suoi occhi, al suo profumo, a tutto praticamente. Mi piaceva e questo ormai era quasi ovvio anche se cercavo di nasconderlo in ogni modo possibile, ma prima o poi dovrò dirglielo, no?

l'opposto di me - lil e sarahWhere stories live. Discover now