Capitolo 45

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Sarah

Non so esattamente perché sto facendo tutto questo ma quando mi ha detto "fammi quello che vuoi", in un certo senso, è "scattato" qualcosa dentro di me, così l'ho portata in bagno e ora ci stiamo baciando, lei seduta dove sto di solito io e io in piedi di fronte a lei.
-Sarah- sussurra appena si stacca e io la torno a baciare per poi morderle il labbro inferiore. Lascio una scia di baci dalle sue labbra fino al collo e nel mentre la sentivo ansimare.
-Non ho neanche iniziato e già fai così?- le sussurro all'orecchio e lei mi stringe più forte i fianchi
-Non è colpa mia, non me l'aspettavo da te- dice balbettando e io inizio a sorridere
-Neanche io da me- le dico per poi riniziare a baciarle il collo. Lentamente le alzo la maglietta e come appoggio le mie mani sulla sua pelle calda fa' un sussulto.
-Aspetta- come la sento dire questa parola mi stacco subito
-Cosa?-
-Tu non l'hai mai fatto, sei sicura?- mi chiede facendo un sorriso e io la bacio
-Lo so, un po' ho paura ma voglio farlo- le dico per poi aggiungere "prima o poi dovrò ricambiare" e lei subito dopo mi bacia di nuovo.
-Tu vuoi?- le sussurro sulle sue labbra e lei mi fa' cenno di sì con la testa. Mi aiuta a togliermi il top  e lo stesso faccio anche io con lei, e subito nella mia mente penso che sia una dea, cioè come fa' ad essere così bella.
-Wow- le sussurro arrossendo un po' e lei fa' un sorriso imbarazzato.
-Ti amo-
-Ti amo anche io Ange- le sussurro prima di baciarla, lei mi mette le mani sul sedere e lo stringe un po', come mi esce un piccolo gemito la sento ridere. Dopo un paio di secondi sentiamo
-Sarah se sei lì dentro esci, dobbiamo andare in studio- le bestemmie che ho lanciato in questo istante sono tante.
-10 minuti e sono fuori- dico cercando di rallentare il mio respiro e sento Angela sbuffare.
-Sbrigati però, Angela vale anche per te- come sentiamo le ultime parole io e lei scoppiamo a ridere.
-Arriviamo Mari, due secondi- le rispondiamo insieme ricevendo in cambio una risata da parte di Marisol
-Dobbiamo proprio uscire- le dico sospirando e lei scende da dove stava.
-Prima però, dato che hai una gonna..- sussurra per poi prendermi in braccio e farmi sedere al suo posto
-Che vuoi fare?- le chiedo non capendo e lei mi bacia, è un bacio davvero tanto intenso, lei mette una mano sulla mia coscia e lentamente saliva sù,  io inizio ad ansimare.
-Questo- dice tranquillamente per poi mettere la sua mano nella mia intimità, inizia a fare dei movimenti lenti e io sto letteralmente morendo, non erano proprio questi i miei piani.
-Ange- le sussurro appena inizia a muovere la mano più velocemente, ma lei di colpo si stacca da me e ridendo dice un "dobbiamo andare".
-Ma che, ceh tu, mi lasci così no ceh- le dico cercando di fare una frase a senso compiuto, okay questa me la paga veramente.
-Eh si dobbiamo andare, avevi detto a Marisol che tra 10 minuti uscivamo, no?- dice tranquillamente per poi lavarsi le mani.
-Sei una stronza- le dico prima di scendere da lì e uscire dal bagno seguita da lei.
-Finalmente- esclama Martina guardandoci attentamente
-Zitta riccio- le dico forse un po' troppo con il tono arrabbiato.
-Marti non farci caso- le dice Lil e nel mentre mi mette un braccio intorno al collo.
Ci incamminiamo tutti in studio e dopo un ore stavamo già  tornando in casetta, dovevamo solo cantare i nostri inediti.
-Sei arrabbiata con me?- mi chiede Angela appena entriamo in casetta
-Secondo te?-
-Si- dice ridendo
-Ti ammazzo- le sussurro e lei ride ancora di più,

Il resto della giornata passa velocemente tra Angela che mi stuzzicava e io che mi "arrabbiavo" ancora di più.

l'opposto di me - lil e sarahWhere stories live. Discover now