Billy

1K 31 0
                                    


Suonano alla porta così scendo velocemente le scale anche se la cosa migliore sarebbe stata volare ma non si vola nei luoghi chiusi e bla bla bla. Vedo Billy che si trova già dentro casa:" Ma ciao, lo sai che non si entra a casa delle persone senza il loro consenso?":" Ma sapevi che sarei dovuto venire a quest'ora a casa tua quindi tecnicamente già mi avevi dato il tuo consenso" dice guardandomi con quei suoi occhietti celesti tipici di tutti noi angeli, alzo i miei al cielo, sarebbe stato un lavoro molto faticoso.
:" Allora, dove sei arrivato col programma?" lui inizia a giocare con i capelli biondi e ricci:" Perché mi fai questa domanda? Tanto voi maestre fate tutte le stesse lezioni":" Va bene, hai ragione pessima domanda, comunque non ci siamo ancora presentati. Io sono Summer" e gli dento la mano, lui me la stringe senza dire nulla:" Ora dovresti dire il tuo nome":" E che senso ha? Tanto già lo sai":" Ok allora facciamo finta di non conoscerci e rifacciamo la presentazione, forza alzati":" Dobbiamo farlo veramente?" dice arricciando il naso pieno di lentiggini:" E' già" sbuffa e si alza dalla sedia:" Hey ciao, io sono Summer" dico tendendogli la mano:" Davvero ti chiami così, e chi lo avrebbe mai detto!":" Billy" lo rimprovero:" Va bene, io sono Billy. Contenta ora?" e mi stringe la mano, io faccio finta di niente:" Davvero ti chiami così, e chi lo avrebbe mai detto!"
:" Non mi fai ridere" dice sorridendo:" Io invece penso proprio di sì":" E invece no":" Allora Billy quanti anni hai?":" Stai scherzando?":" No, mai stata più seria":" Ho nove anni e non dire (e chi lo avrebbe mai detto) perché me ne vado":" Va bene, va bene non lo dirò. Comunque dovresti chiedermi la stessa cosa ora":" Ok, te ne vai?":" Non quella domanda, l'altra":" Quanti anni hai?":" Ce ne ho diciassette. Cosa ne dici se andassimo a prenderci qualcosa in un bar?":" No" faccio finta di niente:" Guarda, ci sono giusto due sedie libere" e indico quelle su cui eravamo seduti poco fa:" Non è anche educazione rispettare le scelte degli altri?":" No, in questo caso no" sbuffa e si siede:" Prima dovresti spostarmi la sedia così da aiutarmi a...":" Cadere?" dice interrompendomi:" A sedere" si alza, mi sposta la sedia e si risiede:" Ora dovresti spingerla avanti":" Stai scherzando, sono venti volte che provo a sedermi!":" Bene, allora questa sarà la ventunesima" fa quello che  gli ho detto e dice:" Non sei abbastanza grande per farlo da sola?":" Non è questione di età ma di cortesia":" E poi è difficilissimo!":" Cosa vorresti dire, che peso troppo? Non si dicono queste cose a una signorina":" Sei tu che l'hai detto, io non ho fatto nulla quindi tecnicamente sei tu che ti stai inventando tutto. Si chiama calunniare e non è educato":" Certo che sei furbo eh":" Posso sedermi ora?":" Sì, ora puoi" si siede:" Aspetta devi..." mi guarda male:" Sto scherzando":" Lo sapevo":" A me non sembrava" faccio una piccola pausa e dico:" Cosa prendiamo, tu ci sei mai venuto qui? Sai cosa consigliarmi?":" Per mia fortuna no, non ho mai immaginato di andare in un bar":" Ah quindi non ci sei mai venuto. Penso che prenderò una bella cioccolata calda con un cornetto tu?":" Niente":" Lo stesso, perfetto" si mette una mano sulla faccina:" Cameriere, prendiamo due cioccolate calde e due cornetti" faccio un attimo di pausa:" Non lo so, ora glielo chiedo" smetto di guardare il vuoto e mi giro verso di lui:" Ci vuoi la panna?":" Capisci che la situazione sta degenerando?":" Sì, perfetto allora ci metta anche la panna grazie" mi giro di nuovo verso di lui:" Certo che questo cameriere è proprio simpatico:" Se è così tanto simpatico perché non parlate voi due e mi lasci stare?":" Oh, grazie mille" e faccio finta di prendere un vassoio:"  Come ti sembra?":" Non lo so, non mi sembra sappia di molto...":" Hai ragione, la prossima volta andiamo in un altro bar":" Stai dicendo che dovrò subire tutto questo un'altra volta?":" E' già e se farai il bravo la prossima volta potrei anche portarti in un vero bar":" Davvero!" e gli si illuminano gli occhi:" I miei non mi portano mai a mangiare fuori perché sono sempre occupati" mi si stringe il cuore:" Tutto dipende da come ti comporti":" Allora proverò a comportarmi bene, forse" :" Bene, ora direi che è arrivato il momento di fare i compiti":" Sai che c'è? Va bene anche se continuiamo a far finta di stare al bar e poi io devo ancora finire di bere la mia cioccolata" e fa finta di prendere una tazza e berla:" Vorrà dire che la continuerai a bere mentre facciamo i compiti":" Ma dai!" e si mette una mano in faccia. Senza aggiungere altro prendo i suoi libri che erano nello zaino e iniziamo a studiare.
Dopo molto tempo passato a fare i compiti qualcuno citofona:" Deve essere mio padre, che peccato. Continueremo la prossima volta" e chiude velocemente i libri mettendoli con foga nello zaino:" Lo sai che la prossima volta è domani vero?":" Veramente, cioè neanche un giorno di pausa!":" No" sbuffa e apre la porta:" Ciao papà" dice con un cenno della mano e si fionda in macchina:" Billy, non la saluti?":" E perché? Tanto ci rivediamo domani!" e sparisce dalla mia vista:" Summer, grazie mille per quello che stai facendo. Io e mia moglie ti siamo infinitamente grati":" Non si preoccupi, mi fa piacere darvi una mano" sorride e anche lui sale in macchina. Accosto la porta e mi siedo un attimo sul divano ma pochi minuti dopo sento la suoneria del mio cellulare:" Ma ciao" dico:" Ciao Summer come va?":"Sono ancora viva se è questo che ti preoccupa":" Non fai ridere, comunque io e mia madre siamo andate a fare la spesa e...":" Ma che notizia entusiasmante" ridiamo:" L'ho convinta a passare un attimo a casa tua perché voglio assicurarmi che tu stia veramente bene. Però ho poco tempo perché mia madre deve tornare a lavoro":" E' un modo carino per dire che sei qui fuori e devo sbrigarmi ad uscire?":" Esatto":" Allora esco subito"
Ci abbracciamo:" Vedi, come ti avevo detto sto bene":" Quindi non è stata una catastrofe?":" No, direi proprio di no, certo è un bambino difficile però...":" Sei stata molto coraggiosa" mi dice la madre di April:" Grazie Lucy":" Hai fatto pace con i tuoi?":" No April purtroppo ancora no":" Perché avete litigato? I tuoi non mi hanno detto nulla" dice entrando nella nostra conversazione. Lo so tra gli angeli non ci devono essere segreti ma è una conversazione tra me e la mia migliore amica e mi dà fastidio che altre persone si mettano in mezzo:" Ma no Lucy, non è che abbiamo litigato, abbiamo discusso ecco":" Ho capito, ho capito" dice guardando l'orologio:" Dai, andiamo April che devo tornare a lavoro":" Allora ciao, e fa attenzione":" Sì tranquilla" ci abbracciamo. Ritorno dentro casa e mi metto sdraiata sul divano a guardare un po' di tv perché Billy è un bambino simpatico ma anche molto, molto stancante.
Mi sveglio di soprassalto perché mi sento chiamare:" Summer, ma non hai apparecchiato!":" Scusa mamma, mi ero addormentata":" E come mai?" chiede mio padre:" Perché ero stanca?!":" Comunque a cena dobbiamo parlare" dice mentre apparecchia:" Visto che siamo arrivati tardi facciamo un pasto veloce, vi vanno bene le uova?"." Ma certo cara" e dopo averle preparate e esserci seduti facciamo la preghiera:" Vedi Summer ti volevamo chiedere scusa per oggi vero caro?":" Vero ci dispiace, è stato un litigio che si poteva benissimo evitare":" Allora tesoro facciamo pace?" chiede mia madre mettendo la sua mano sopra la mia:" Ma sì certo anche io penso che sia stato un litigio inutile" i miei sorridono. Mi sento sollevata, finalmente io e i miei abbiamo seppellito l'ascia di guerra:" Tesoro?":" Sì mamma":" La prossima volta però non andare a dire in giro che hai avuto una discussione con noi va bene?":" Ma sì infatti, la mamma ha ragione. Anche io penso che ci siano alcune cose che devono rimanere in famiglia altrimenti gli altri si farebbero un'idea sbagliata di noi, non sei d'accordo?":" Ma sì certo..." sì, mi sentivo sollevata ma ora non più.

𝑨𝒏𝒈𝒆𝒍𝒊 & 𝑫𝒆𝒎𝒐𝒏𝒊Where stories live. Discover now