Katia

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Tristan
:" Cosa c'è?":" Niente, avevi ragione":" Io ho sempre ragione dico ridendo e stringendola forte a me e ad un tratto penso proprio che sia arrivato il momento di dirle tutta la verità, insomma lei si è fidata completamente di me e io non posso più nasconderle quello che ho fatto, spero solo di non rovinare tutto:" Ti devo dire una cosa":" Cosa?":" Vedi, la prima notte che sei venuta qui io, cioè tu...":" Cosa?":" Mi stavi sul cazzo, cioè più che quello la cosa era che eri e sei bellissima e io non ho mai avuto problemi a conquistare le ragazze ma sentivo che con te sarebbe stato diverso. Eri così pura, così buona, così ingenua e quella notte volevo divertimi e ti ho mandato un incubo":" Ma cosa dici, nessuno può mandare...":" Nessun angelo forse ma i demoni sì, non a caso mi chiamano Incubo, mi dispiace così tanto" :" Cazzo Tristan, perché non me lo hai mai detto!" lo sapevo, si è incazzata ma la capisco anche io al suo posto avrei reagito così:" E' solo che non volevo rovinare tutto, lo so non avrei dovuto ma poi non l'ho più fatto" :" E chi me lo dice? Magari potresti essere sempre stato tu!":" No, ovviamente no, non ho prove ma fidati di me. Perché avrei dovuto?":" Non, non lo so ma...":" Dove vai?" le chiedo vedendola mentre si alza dal letto. Si avvolge la coperta intorno al corpo e prende i suoi vestiti:" Fuori, ho bisogno di schiarirmi le idee":" No, non farlo":" Senti, ho bisogno di stare un po' da sola va bene?":" E' notte non è sicuro uscire e poi potresti farti beccare":" Sarò prudente":" Senti se vuoi stare senza di me vado io fuori ma non permetterò mai che tu lo faccia, è troppo pericoloso. Se mi dovessero prendere tu saresti salva e...":" Va bene":" Ok, dammi un secondo per prendere le mie cose così..." dico toccandomi il ciuffo:" No, intendo dire va bene, ti credo. Prima dicevi di non avere prove, ora me ne hai data una" faccio un sospiro di sollievo:" Vieni qui" e l'afferro facendola sdraiare di nuovo accanto a me.
:" Come hai dormito?":" Molto bene, da quando dormiamo insieme i miei incubi sono scomparsi":" Tutti punti a mio favore insomma":" Sì" mi dice ridendo e togliendo la tovaglia dove avevamo da poco fatto colazione:" Come hai trovato questo posto?" il mio cuore inizia a battere più velocemente del solito:" Ho molti agganci lo sai":" E quali sarebbero?":" Certo che sei proprio una ragazza curiosa" deciso di dirle anche questa verità, niente più segreti:" Era la mia casa quando ero piccolo":" Davvero!" dice emozionata:" Sì":" Mi stai dicendo che qualche anno fa un piccolo Tristan correva e giocava qui? Per me pensavi di sapere tutto anche allora, chissà i tuoi genitori! Quante gliene avrai fatte passare! Quanti guai che avrai fatto!":" Non è andata proprio così, vedi... no, meglio di no non voglio certo rattristarti, già il periodo è quello che è!" dico buttandola sul ridere e cambiando discorso:" Piuttosto...":" No, dai raccontami, io voglio sapere tutto di te" mi stringe forte la mano e si accoccola sul mio braccio:" Mia madre faceva la puttana e una volta qualcosa è andato storto. Non ha mai capito, non che si sia mai impegnata chissà quanto, quale dei suoi tanti clienti l'avesse messa in cinta. Appena lo ha saputo ha voluto immediatamente sbarazzarsi di me ma non c'è riuscita. Mia madre era disperata, non mi voleva ma io sono nato comunque. Nonostante una specie di profetessa le avesse detto che doveva essere piena di gioia, che io ma allo stesso tempo il mio opposto avremo cambiato ogni cosa lei non le ha creduto. Quindi niente papà e solo una donna che non ho mai chiamato mamma perché non si è mai comportata bene con me. Sin da piccolo non pensavo fosse degna di essere chiamata in questo modo e poi non mi è mai sembrato che a lei desse fastidio. Niente bambino che gioca, ho iniziato a lavorare sin da piccolo perché Katia guadagnava poco e la maggior parte di quel poco lo usava per farsi. Su una cosa avevi ragione, sin da piccolo sapevo tutto, cose che i bambini non dovrebbero sapere, ma semplicemente perché ero solo e ho dovuto fare sempre tutto da solo per fottere il mondo e fare in modo che non fosse il mondo a fottere me" dico buttando poi fuori tutta l'aria che avevo in corpo:" Tristan, mi dispiace così tanto, non avrei dovuto...":" No, non ti preoccupare e poi mi ha fatto bene parlarne con qualcuno, davvero" sentiamo bussare alla porta:" Vado io, se mi dovessero prendere o qualunque altra cosa tu resta nascosta va bene?":" Amore no, io...":" Promettimelo cazzo!" :" Ma...":" Non ti ho protetta una volta, non farò più questo errore":" Amore era una cosa diversa..." non le faccio finire la frase, me la carico sulle spalle e dopo aver chiuso le ante dell'armadio vado ad aprire:" Katia, cosa cazzo ci fai qui?" dico incredulo:" Posso entrare Tristan?":" Certo che no, vai via":" Ti giuro che se non fosse una cosa di estrema importanza non sarei qui":" Va bene, entra ma sbrigati" dico chiudendo la porta alle nostre spalle:" Piccola puoi uscire":" Chi era?" chiede venendo in salone e rimanendo senza fiato alla vista di Katia che si era messa seduta sulla piccola poltroncina del salone:" Summer, lei è Katia, Katia lei è Summer":" Dovete andare via":" Mi scusi, perché dice così?":" Dalle del tu, non si merita alcuna forma di rispetto" Katia sospira, cazzo mi sta proprio venendo vogli di sbatterla fuori:" Vedi ho visto i Conservatori venire da queste parti e penso proprio che stiano venendo da voi, da te" dice guardando verso Summer:" Cosa stai dicendo Katia perché dovrebbero venire qui per lei?! In caso per entrambi!":" Ah, quindi voi non sapete o meglio lei non lo sa...":" Cosa cazzo stai cercando di dirci? Sicura di non esserti fatta un po' troppo?!":" Senti chi parla":" Ok, basta la mia pazienza è finita, fuori da qui":" Amore aspetta, falla finire":" Piccola non lo capisci?! Sta sparando solo cazzate!" mi stringe forte il braccio:" Ti prego" in altre situazioni avrei continuato a fare di testa mia ma da quando Summer era entrata nella mia vita era tutto diverso:" Continua, ma sbrigati" le dico sospirando e cercando di essere più calmo. Lei mi guarda per qualche minuto con una faccia compiaciuta:" Era proprio vero quello che mi dissero, lei ha una grande influenza su di te":" Parla!" dico incazzato e Summer mi guarda ammonendomi:" Ho capito ma vedi come fa! Cerca in tutti i modi di farmi arrabbiare, per me è tutta una scusa! E' qui solo per romperci il cazzo":" Almeno ascoltiamo quello che ha da dirci" Katia le fa un sorriso riconoscente:" Vedete sta mattina presto i Conservatori sono andata negli archivi del regno degli angeli. Prima non potevano farlo perché erano accuratamente sorvegliati ma ora che il regno è in subbuglio non è stato difficile per loro organizzare una piccola sommossa come diversivo e intrufolarsi lì dentro. Tra le varie scartoffie hanno trovato un foglio dove c'era scritto il vero motivo per cui alla fine come primo ministro non è stata eletta tua madre ma tuo padre. Vedete all'inizio volevano mandare tua madre qui per quello che aveva fatto ma visto che la sua famiglia era molto influente alla fine riuscirono a trovare un accordo. Sarebbe stato eletto tuo padre così da non destare neanche troppo sospetto essendo suo marito però a patto che nessuno avrebbe mai dovuto scoprire che tu eri diversa. All'inizio ci fu anche chi propose di non farti nascere affatto...":" E mia madre era d'accordo?":" In quel momento il sentimento prevalente dentro di lei era più che l'amore per te la vergogna per quello che aveva fatto":" E' un modo carino per dirmi che era d'accordo?":" Sì, ma io sono l'ultima a poter parlare di questo argomento e fare la moralista" dice guardandomi e cercando il mio sguardo ma io lo distolgo:" Perché allora poi non lo ha fatto?":" Il danno che aveva compiuto tua madre era già grave e hanno preferito evitare di farne un altro altrettanto grave, un figlio è...":" Katia prima hai detto una cosa molto intelligente, non fare la moralista cazzo" dico stringendo forte con una mano il bracciolo del divano e con l'altra la mano di Summer:" Ma cos'è che ha fatto mia madre esattamente?":" Tuo padre non è veramente tuo padre...":" Ci risiamo con le frasi senza senso" dico alzando gli occhi al cielo:" Nel senso che ti hanno sempre fatto credere che Richard lo fosse ma in realtà il tuo vero padre è  Lucifero":" Cosa?!" dice Summer senza parole:" Lo so, sembra assurdo ma è la verità, vedete sui giornali, sulla TV, chiedete a chi vi pare non sto mentendo":" Va bene Katia ora fuori":" Tristan..." la tiro di peso su dalla sedia e apro la porta:" Va bene, io me ne vado ma voi andate via, Tristan se non vuoi farlo per me fallo per lei e ti prego cerca di non morire, una profetessa mi ha detto...":" Non mene frega nulla di quello che ti ha detto, non lo capisci che si inventano tutto?" e le chiudo la porta in faccia:" Amore forse...":" Piccola ti prego non ti  ci mettere anche tu cazzo" dico dando un pugno al muro, ho così voglia di spaccare tutto quello c'è in questa dannata casa, da cosa potrei iniziare? Vedo un vecchio vaso tutto impolverato:" Perfetto" penso ma poco dopo averlo preso mi blocco e vedo la faccia spaventata e preoccupata di Summer. Lo rimetto delicatamente al suo posto:" Mi dispiace, non volevo risponderti in questo modo" l'abbraccio forte:" E' che quella donna mi fa veramente perdere le staffe":" Non fa niente, l'importante è che tu ti sia fermato, è un grandissimo passo avanti. Qualche settimana fa non l'avresti mai fatto":" Hai ragione decisamente no, avrei spaccato tutto e urlato come un pazzo" dico sorridendo pensando a quanto Summer mi avesse cambiato:" Cosa facciamo ora?":" Beh, io avrei un bel po' di idee..."dico facendole l'occhiolino:" No scemo intendo restiamo o andiamo via?":" Non mi fido totalmente di Katia, anzi se devo essere sincero proprio per niente ma preferisco dire di aver avuto ragione al sicuro che di aver avuto torto con un fucile puntato sulla tempia"

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