Epilogo

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Summer
Mi copro tenendo stretta al petto la mia giacchetta nera e mi giro osservano i pochi residui che erano rimasti del muro: ce l'avevamo fatta. Il muro era stato abbattuto e finalmente gli angeli e i demoni erano diventati una cosa sola, certo per abbattere tutti i pregiudizi da parte dell'una e dell'altra fazione ci sarebbe voluto un po' di tempo. Ce l'avevamo fatta ma non avevamo vinto perché gli ostacoli davanti al nostro cammino sono ancora tanti ma io sono pronta a correre e a lottare per superarli. Devo farlo per me, per April, per Justin e James affinché possano finalmente stare insieme, devo farlo per i miei genitori e per tutte quelle persone che come loro non hanno mai creduto in me per dimostrargli che, invece, avevano torto e che sono più forte e determinata di quanto credono. Devo farlo per Billy, ma soprattutto devo farlo per il mio amato Tristan.
:" Summer!" mi chiama April:" Come stai?" la guardo solamente perché non trovo le parole giuste per risponderle:" Lo so, mi dispiace che tu abbia dovuto affrontare tutto questo" mi abbraccia e mi aiuta ad andare verso la celebrazione che sta per cominciare visto che io non ho le forze necessari: quella battaglia mi aveva procurato molte ferite fisiche e mentali. Davanti a noi ci sono così tante bare: questi scontri avevano causato tanti, troppi morti e altrettanti feriti. Tutti quelli che ho conosciuto della fazione dei Rivoluzionari erano valorosissimi e disposti a tutto pur di abbattere quel dannato muro. Come ho già detto il muro non c'è più ma neanche molti di loro non ci sono più. Mi scende una lacrima quando questo pensiero sfiora la mia mente. Dopo il funerale April è più strana del solito: è accanto a me ma nello stesso tempo è distratta, il suo sguardo è fisso da un'altra parte:" April tutto bene?":" Sì, sì senti Summer ce la fai a tornare a casa da sola? Io, io devo assolutamente andare da una parte":" Va bene tranquilla, allora ci vediamo dopo?" non mi risponde e come se fosse ipnotizzata se ne va via fino a che la sua immagine si fa sempre più piccola e lontana. Questo suo comportamento è molto strano ma del resto tutti siamo sconvolti e ci comportiamo diversamente dal solito.
Giro la chiave dentro la toppa della nuova casa e non posso fare a meno di guardare il tatuaggio che ho sul polso e un sorriso mi si dipinge sul volto. La casa è bellissima con un giardino pieno di fiori profumati e con tantissime vetrate che fanno entrare la luce del sole all'interno:" Sono tornata!" dico e mi dirigo verso la camera da letto:" Come stai amore mio?" e mi siedo su un lato del letto:" Come uno a cui hanno sparato" dice ridendo e poi facendo un colpo di tosse:" Mi puoi aiutare a mettermi più su? Non ce la faccio più a stare sdraiato":" Tranquillo, ci penso io" e con delicatezza faccio quello che mi ha chiesto e gli sistemo il cuscino dietro la schiena:" Coma va?":" Molto meglio ora che ci sei tu" gli do un bacio:" Signorina calmi gli ormoni che ora come ora non posso fare molto con tutte queste stupide fasciature":" Amore senza queste stupide fasciature non saresti qui" gli ricordo: infatti durante la battaglia finale dopo esserci baciati ero convinta che fosse tutto finito. Non riuscivo a togliermi dalla mente la profezia che diceva che Tristan e il suo opposto (che sarei io) avremo cambiato le cose ma allo stesso tempo essa diceva anche che lui sarebbe morto. Nonostante ciò non mi sono arresa e mi sono strappata una parte del vestito per tamponare la sua ferita e poi con tutte le forze che avevo in corpo l'ho preso sottobraccio. Per fortuna ci sono venuti incontro dei medici che l'hanno subito operato, se avessi aspettato solo qualche altro minuto non ce l'avrebbe fatta. La profezia aveva ragione ma l'ho capito solo dopo: è morto il vecchio Tristan quello che se ne fregava di tutto e di tutti, quel Tristan egoista è morto e n'è nato un altro così pieno d'amore da dare la sua vita per un'altra persona.
Mi prende la mano e me la stringe forte:" Cosa faremo una volta che io potrò finalmente alzarmi da qui?":" Non lo so, quello che vuoi tu ma io direi che per un po' non voglio più sentir parlare di fazioni, di muri e di guerre":" Decisione una scelta saggia, concordo in pieno piccola mia" dice ridendo e io lo seguo a ruota.
In passato c'era... sapete cosa vi dico non mi importa nulla di cosa ci fosse in passato e nemmeno cosa ci abbia spinto a costruire quel muro, perché si quel muro non l'ha fatto Dio ma ce lo siamo costruiti da soli perché il diverso ci terrorizzava troppo. L'unica cosa che so è che quando guardo negli occhi il mio Tristan tutto mi è più chiaro: lui è il mio passato, il mio presente e il mio futuro, noi siamo il buio e la luce, il giorno e la notte, siamo il sole e la luna, siamo il bene e il male, noi siamo lo ying e lo yang, l'uno non ha senso senza l'altro, l'uno non può esistere senza l'altro e nessuno riuscirà mai a costruire un muro capace di dividerci.

Fine

𝑨𝒏𝒈𝒆𝒍𝒊 & 𝑫𝒆𝒎𝒐𝒏𝒊Where stories live. Discover now