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Oggi ero in vena di disegnare, visto il buonumore del sabato mattina, e il sole splendente di fine Agosto mi ha consigliato di andare al mare.

Adoro il mare, non per nuotarci, ma per il silenzio che avvolge la spiaggia quando tutti al tramonto se ne vanno , per il leggero vento che scompiglia i miei capelli castani e per il senso di leggerezza che mi trasmette il rumore delle onde.

Penso che ogni persona nella vita abbia bisogno di alcuni momenti come questi per svuotate la mente e ascoltare le proprie emozioni.
Per questo, non mi sono portata nessuno con me, nemmeno mia figlia Eve che se mi avesse beccata sta mattina vestirmi per uscire, si sarebbe messa a piangere finché non l'avrei portata con me.

Spero che  mamma e papà la facciano distrarre prima del mio ritorno.

Immergo i miei piedi nudi sulla sabbia e comincio a disegnare con la matita appuntita.
Modestamente sono molto brava a disegnare e se avessi frequentato l'università avrei scelto un'accademia d'arte o di moda.

Ma era stato già difficile finire il liceo con alle spalle Eve e il lavoro, figuriamoci se avessi fatto anche l'università.

Amo Eve e non mi sono mai pentita di non aver abortito, ma non nego che scegliendola ho dovuto dire addio a molte cose, tipo alla scuola, agli amici e fidanzati.

Già, quando scoprirono che ero incinta tutti miei "amici" mi abbandonarono, tranne Kyle, dandomi della puttana o stupida che non ha usato il preservativo.

Stessa cosa con i fidanzati: ci frequentavamo per un po', si facevano fare una sega o due e poi scappavano dicendo di non essere pronti per prendersi cura anche di una bambina, nonostante all'inizio avessero accettato.
Dopo la terza volta che mi successe, smisi di cercare qualcosa di serio con gli uomini.

Ma d'altronde sono sempre stata una grande femminista e penso che nessuna donna abbia davvero bisogno di un uomo per essere felice o soddisfatta sessualmente, perché ricordiamoci che un paio di dita possono fare tanto.
Certo si prova più piacere quando è qualcun altro a toccarti, ma ci si arrangia.

Mentre do gli ultimi ritocchi al vestito che ho disegnato, la suoneria del mio cellulare mi interrompe.
Poggio la matita e controllo la schermata del mio telefono : è Kyle.

<<Hey culona dove sei?>>.

<<Inanzitutto non chiamarmi culona>>.

<<Come vuoi culona, ma ora dimmi dove sei>>.

<<Al mare ovviamente>>.

<<Giusto, il tuo amore eterno. Su sbrigati a tornare che tra un po' passo a prenderti per andare al cinema>>.

<<Al cinema? Perché?>>

<<Per cantare, pff secondo te?>>.

<<Volevo dire che film vuoi vedere>>.

<<L'uscita tra Susan e Aron>>.

<<Oh di che parla? Non ne ho mai sentito parlare>>.

<<Certo che no stupida, non è un film. Noi non andiamo a vedere un film, noi andiamo a spiare Susan e Aron che vanno a vedere un film>>.

<<Oddio ma tu sei pazzo, sai che possono denunciarci di stalker?>>.

<<E quindi? Devo assicurarmi che quel pivello non tocchi mia sorella, ora vado. Alle sette sono a casa tua, non fare tardi o sei morta>>.

Non mi lascia il tempo di replicare che mi riattacca in faccia.

D'improvviso tutta la calma e il buonumore se ne vanno a quel paese, facendomi sbuffare.

Non so perché, ma prevedo già un guaio.

****

<<È tutta colpa tua>> ripete Kyle per l'ennesima volta in un minuto.

<<Ti sbagli, sei tu che ti sei fatto sgamare>> ribatto pulendomi il viso coperto ancora di frappé.

Mi sembra ovvio che le cose siano andate di merda.
Allora all'inizio andava tutto bene, li abbiamo seguiti per tutto il tempo e loro non si sono accorti di niente.

Poi però Aron ha provato a baciare Susan, scatenando così una reazione aggressiva del fratello, che andò da loro senza ragionare su cosa dire una volta arrivato.
Infatti, quando siamo arrivati lì, Susan ci ha chiesto spiegazioni e così le ho raccontato la verità.

La sua reazione?.
Ci ha buttato addosso il frappé e ci ha cacciati via urlando.

<<Avresti dovuto mentire>> sbuffa leccandosi la mano anche lei piena di frappé.

<<Eravamo in trappola, sarebbe stato inutile mentire>> mi difendo.

<<Tutte scuse, non mi parlare più>> si offende e va a sedersi sul mio divano.

<<E dai, ti ho chiesto scusa mille volte>> mi siedo accanto a lui.

Non risponde ignorandomi, ma lo conosco troppo bene e so come raggirarlo.

<<E io che volevo finire la serata con una maratona di Harry Potter e pop corn, ma se sei arrabbiato facciamo un'altra volta>> fingo di avere un tono triste.

<<Stronza>> commenta tornando a guardarmi.

Lo sapevo! È troppo potterhead per tenermi il muso e rinunciare alla maratona della sua saga preferita.

<<Ti voglio bene anche io>> sorrido baciandogli la guancia e mi alzo per fare i pop corn.

<<Ma i tuoi stanno già dormendo?>> mi segue.

<<Si, te l'ho detto che sono dei vecchioni. Chi è che dorme alle dieci il sabato sera?>> domando incredula.

<<Già nemmeno Eve starà dormendo ora>>.

<<Chissà che sta facendo in quel pigiama party, non mi fido di quella Samantha>> commento e intanto accendo il gas.

So che è solo una bambina, ma insomma, sembra la copia esatta di Malefica. Non so come mia figlia faccia ad essere sua amica...

<<Nemmeno io, mi da l'aria di una che se la tira. Ma sono ancora bambine, quindi sii positiva>> mi rassicura per poi buttarmi un po' mais in faccia.

Sorrido annuendo e mi concentro sui pop corn, mentre Kyle inizia a cantare canzoni a caso e ballare mezzo nudo, facendomi morire dalle risate.

Noi siamo come lo Yin e lo Yang, lui il bianco positivo e gentile, io il nero negativa e sgarbata, ma insieme formiamo un ottimo equilibrio.

The proof of our loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora