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Olivia's pov

Sento le gambe tremare insieme al resto del corpo mentre la mia mano si avvicina al campanello.
Sono passati alcuni giorni dall'ultima volta che l'ho visto e ammetto che rivederlo mi spaventa un po': ho paura di non trattenermi e saltargli addosso.

Il mio percorso per acquistare autostima sta andando bene, ma ho paura che se ci rimettiamo insieme adesso ritornerò a non fidarmi.
Perciò è meglio aspettare.

Suono due volte e nel frattempo che vengano ad aprirmi comincio a picchiettare le dita sul muro.
L'attesa è una brutta bestia, ma aggiungendo  l'agitazione è direttamente l'inferno.

E mentre penso questo, la porta di apre e appare la figura di Dylan...nudo.
Ha un solo asciugamano intorno alla vita, i suoi capelli sono bagnati e il suo petto è pieno di gocce d'acqua che scivolano lungo i tatuaggi.
La migliore visione di sempre.

<<Ehi ciao>> sorride un po' sorpreso.

In effetti da quando ci siamo lasciati non veniamo mai uno a casa dell altro a meno che per Eve, ma Diana mi ha chiamata prima obbligandomi a venire qui.
E quando Diana ordina qualcosa è meglio obbedirle.

In pochi sanno che sotto quel visetto da angelo c'è un diavoletto.

<<Ciao>> svontolo la mano impacciata.

Dopo quello che mi ha detto l'altra sera mi sento strana e a disagio quando sto vicino a lui.
Mi sento come....se fosse dentro di me da riuscire a capirmi perfettamente.
Troppo perfettamente.

<<Come mai qui? Non che mi dispiaccia, ma non pensavo venissi>>domanda.

<<Mi ha chiamata Diana, mi ha detto che dovevo per forza venire>> spiego.

<<Ah>>mormora corrucciando lo sguardo <<Ma lei non è qui e nemmeno le bimbe>> aggiunge stranito.

Io invece capisco subito le sue intenzioni e sbuffo. Che stronza.

<<Pensi quello che penso io?>>chiede vedendomi cambiare sguardo.

<<Tua sorella è una troia, senza offessa ovviamente>> sbotto.

<<Nessun offessa, io la sto chiamando nei peggio modi nella mia testa>>.

<<Allora vado, scusa il disturbo>> lo saluto.

<<Dove cazzo vai?È tardi ormai, rimani pure. Quella stronza tornerà prima o poi, sono quasi le undici di sera>> mi ferma.

<<Lascia stare, io vado>>.

<<Non vai da nessuna parte, rimani e non fare la stronza>>ribatte.

<<No no davvero,è meglio che vada>>scuoto la testa.

<<Che c'è?Non avrai mica paura di rimanere con me da sola>>ridacchia.

<<Paura?E perché dovrei?>>.

<<Non so, magari perché hai paura di non sapermi resistere>> ammicca.
Idiota.

<<Ti sbagli, io so resistere a tutto. Figurati se non lo riesco a fare con il mio ex stronzo e arrogante>>la prendo sul personale.

<<Adesso sono diventato un ex stronzo e arrogante? Sai che ti ho lasciato per il tuo bene>> ribatte.

<<Non intendevo quello>>.

<<E cosa intendevi allora?>>.

<<Non puoi dire che non sei arrogante e stronzo, perché la maggior parte delle volte lo sei>>controbatto.

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