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Le ore passano e io ho sempre meno tempo.

Quando Dylan se ne è andato ho riflettuto molto e alla fine ho deciso di dirglielo domani.
Oggi ho già sopportato tanto, vedere mia figlia guardarmi con odio sarebbe troppo.

<<Tesoro, vuoi un'altra fetta di torta?>>le
chiedo sorridendo.

Oggi sarà l'ultimo giorno in cui mi amerà, in cui mi considererà sua madre e voglio che sia perfetto.
È un po' tardi, ma il minimo che posso fare.

<<Ti prego basta mamma, oggi mi hai fatto mangiare mooolto. Diventerò come nonna pig>> sbuffa aumentando il mio sorriso.

È così dolce e innocua, mi uccide farla soffrire.

<<Va bene va bene, basta con il cibo. Dimmi ti va di giocare a qualcosa?>> propongo.

<<Sìììì, voglio giocare a nascondino. Ma conti tu>>.

<<Giochiamo anche noi allora!>> si intromette una voce alle sue spalle.

Susan.

<<Susan! Zio Kyle! Zia Johanna siete qui!>> urla contenta Eve correndogli in braccio uno alla volta.

Sorrido e incontro subito lo sguardo preoccupato del mio migliore amico.
Ovviamente non ho aspettato un secondo in più per raccontargli tutto appena Dylan se ne era andato.

Sono contenta che sia qui, ho bisogno di sostegno morale.

<<Ehi, siete qua>> mi avvicino abbracciandoli.

<<Già, abbiamo saputo di quello. Mi dispiace tesoro, sei forte vedrai che si risolverà tutto>> mi sussurra all'orecchio Johanna.

<<Lo spero>> mormoro staccandomi.

<<Allora? Giochiamo?>> ci richiama Eve saltellando.

<<Va bene amore, io inizio a contare voi andate a nascondervi>>.

<<Io vado da Abigail, è sopra?>> chiede Johanna e io annuisco.

<<Io conto con Olly, voi andate su>> afferma Kyle battendo le mani.

Appena rimaniamo soli si avvicina e mi abbraccia.

<<Come stai?>> domanda accarezzandomi la schiena.

<<Non bene, ma parliamone dopo ok?>>.

<<Ok>>, mi lascia un bacio in fronte e iniziamo a contare ad alta voce per farci sentire dalle ragazze.

*****

<<L'ho messa a dormire, è stato difficilissimo. Oggi era proprio gasata>> sbuffo buttandomi sul divano accanto a lui.

I miei genitori sono andati a dormire, Johanna e Susan se ne sono andati qualche ora fa e ora siamo rimasti solo io e il mio migliore amico ancora svegli come dei gufi.

<<Già, l'hai fatta divertire parecchio>>, mi accarezza la testa posata sulle sue gambe.

Kyle è l'unica persona con cui mi lascio andare, a cui permetto di darmi consigli anche se sono una persona che odia essere consigliata, con mi confido e soprattutto a cui permetto di vedermi piangere senza provare vergogna.

E sono sicura che a momenti scoppierò in lacrime raccontandogli come sono andate le cose.

<<Voglio che i nostri ultimi ricordi siano belli>> spiego.

<<Smettila di parlare come se non vi vedrete mai più, come se ti odierà per sempre>> mi rimprovera.

<<Sai che sarà così, mi odierà per sempre e non solo lei. Anche Dylan e Diana. Non avrò più nessuno se non te, sempre se riuscirai a sopportarmi per ancora molto>>.

<<Oh ti prego Ol smettila, ti ho sopportato per otto anni: quando hai avuto il primo ciclo e hai pianto per settimane, quando avevi l'ansia delle interrogazioni, quando facevi un casino e mi incolpavi, quando sei stata rifiutata per la prima volta, durante la gravidanza dove avevi due corna in testa e per tante altre cose anche peggiori>> ridacchia e inevitabilmente lo faccio anche io.

È un miracolo che sia ancora mio amico dopo tutto quello che gli ho fatto passare per anni.

<<Credimi, non riuscirei mai a stancarmi di te né odiarti>>, si china baciandomi la fronte.

<<Sei come una sorella, anzi di più. Sei il motivo per cui anni fa non mi sono suicidato quando subivo bullismo, sei tutto Olly e non pensare mai più una cosa del genere>> afferma facendomi annuire, mentre le lacrime cominciano a scendere delicatamente sul mio viso.

Abbiamo passato tanto insieme e una possibile fine della nostra amicizia mi ucciderebbe.

<<Bene, ora che ho messo in chiaro questo, raccontami come sono andate le cose. Voglio sapere tutto>>, ricomincia ad accarezzarmi i capelli.

Prendo un respiro profondo e comincio a raccontargli tutto per filo e per segno.

Essendo successo sta mattina, ho ancora tutto appresso in mente: le urla, le suppliche e le emozioni.
Un tortura in pratica.

Dylan è stato crudele, ma lo capisco. Se qualcuno mi avesse tolto il diritto di essere madre, mi sarei infuriata molto.

Sono stata egoista a pensare solo a me, nemmeno io riesco a perdonarmi.

<<Eh no, questo non gliel'ho permetto. Sei stata stupida e egoista, ma lui ha esagerato. Come cazzo si permette di dire quelle cose quando solo due giorni ti stava sotto? Meglio per lui rimangiare tutto quello che ha detto, o giurò gli stacco la testa>> sbotta appena finisco di raccontare.

Mi alzo a sedere e gli metto una mano sulla spalla,
<<No Kyle, ha ragione. Sono una persona orribile>>.

<<Non c'entra niente, rinnegare quello che c'è stato tra voi è una cosa stupida, immatura e egoista>> ribatte.

<<Siamo tutti egoisti Kyle, lascia stare>> sospiro, <<Forse è meglio così, almeno lo ha saputo prima che si innamorasse di me, come hai detto tu>> aggiungo.

<<Oh Olly è stata colpa mia, se non avessi aperto quel discorso tutto ciò non sarebbe mai successo. Mi dispiace>> si scusa guardandomi dispiaciuto.

<<Non scusarti, non avrei mai avuto le palle di dirglielo. È molto meglio così>> lo rassicuro.

<<Dai vieni qua, vedrai che si risolverà tutto>> mi sorride aprendo le braccia invitandomi ad abbracciarlo.

<<Lo spero, lo spero tanto>> mormoro rifugiandomi sul suo collo.

*****
Angolo autrice:

Qualcuno mi regali un Kyle, adesso.

Comunque io non sono ancora pronta alla reazione di Eve🥺.
E voi?

Incrociamo le dita e speriamo che non sia tanto orribile.
A presto<3.

The proof of our loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora