Capitolo 3.

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"Che spettacolo che è il suo sorriso."
-Fonte: Tumblr

Giro e rigiro il telefono tra le mani, indecisa se iniziare a seguire Matteo o meno. Dovrei studiare le operazioni di gestione aziendale, visto che domani ci sarà la verifica scritta, ma non riesco a concentrarmi assolutamente.

La mia testa continua a ripetere il suo nome e mi fa rivivere in loop il momento in cui mi ha raccolto la giacca e il momento in cui stamattina ci siamo scambiati uno sguardo. Non mi sono mai sentita così per nessun ragazzo, nessuno mi ha mai costretto a pensarlo in continuazione. Non so come sia possibile che da due giorni lui, invece, è ancorato alla mia mente e non vuole saperne nulla di uscire.

Sospiro e poso il telefono sulla mia scrivania, poi mi passo le mani tra i capelli mentre cerco di prendere una decisione. Insomma, non ci sarebbe nulla di male se lo iniziassi a seguire, no? In fin dei conti è un ragazzo che frequenta la mia scuola, tanta gente della nostra scuola lo seguirà senza conoscerlo, proprio come me, giusto? Sono certa che sia così. Il primo pensiero che gli verrà in mente non sarà certamente che mi piace o che sono interessata a lui, posso stare tranquilla.

Rinizio a guardare lo schermo e poi, senza nemmeno pensare, inizio a seguirlo. Lancio un piccolo urletto, dopo averlo fatto, e poi blocco il cellulare e mi costringo a non pensarci per un po' e a non controllare il display.

Devo tornare con i piedi per terra e concentrarmi sullo studio, non mi va di avere nessun debito che mi costringa a rimanere incollata ai libri anche d'estate.

*****

Nicola e Loris non smettono di parlare e ridere mentre la professoressa Aru continua a spiegare le formule chimiche alla lavagna. Solitamente le risate dei miei compagni mi tengono compagnia, ma oggi no.

Continuo a fissare lo schermo del mio cellulare in attesa della notifica che mi avvisi che pure Matteo ha iniziato a seguirmi. Sono passate più di 12 ore, ancora non ha ricambiato e io inizio a farmi le mie solite paranoie. Mi sono esposta troppo? Magari non gli interessa di seguirmi a sua volta. Insomma, lui è perfetto e io... beh, io sono una semplice quindicenne che non ha nulla di speciale e non vedo perché dovrei attirare la sua attenzione.

"Se non smetti di corrugare la fronte e gli occhi in quel modo ti verranno le rughe." mi prende in giro Alice, riportandomi alla realtà "Rilassati, ti seguirà. Probabilmente è solo stato talmente impegnato da non usare Instagram"

"Sarà... Ma non voglio illudermi."

Mi scocca un'occhiata maliziosa e annuisce beffarda "sei già cotta, quando uscirete insieme probabilmente morirai prima di potermi raccontare ogni dettaglio"

Scoppio a ridere davanti alle sue parole e ringrazio che sia troppo chiasso per far sì che la professoressa mi senta e quindi mi sgridi. I vantaggi di avere una classe simile a uno zoo.

Faccio per rispondere alla mia migliore amica, ma improvvisamente qualcuno bussa alla porta e la professoressa Aru invita chiunque sia ad entrare. Nell'aula, per la prima volta da quasi un'ora, cala il silenzio.

La porta si apre e due alunni salutano cordialmente. Sussulto immediatamente mentre mi rendo conto che uno dei due è Matteo e stringo forte la mano di Alice, mentre lei ride divertita dalla mia espressione e il mio cuore inizia ad andare veloce come fa da due giorni a questa parte.

Lo osservo attentamente e mi rendo conto che ha un foglio in mano, ma solo quando inizia a parlare capisco cosa sia. "Buongiorno prof, potremmo dare una comunicazione?"

Quando nasce un amore|| Matteo PessinaWhere stories live. Discover now