Capitolo 23.

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" 'Troveremo un modo'

È questa la più grande e bella promessa che tu mi abbia mai fatto. Non so come andranno le cose e non posso garantirti che andrà sempre tutto per il verso giusto, posso solo assicurarti che noi due insieme troveremo un modo, un modo per farcela comunque."

-Questo sei tu •Zoe

Agosto 2014

Decido di lasciare i capelli sciolti in modo tale che si asciughino da soli, visto che ho fin troppo caldo per asciugarli con il phon, poi mi spruzzo un po' di profumo e vado in soggiorno per avvisare i miei che sto uscendo, ma mio padre alza la mano, come a dirmi di bloccarmi.

"Madeleine, dobbiamo parlare." inarco un sopracciglio confusa, sentendo le sue parole, e gli lancio un'occhiata interrogativa

"Papà, è urgente? Matteo mi sta aspettando" è da qualche giorno che non ci vediamo, visto che ha iniziato nuovamente da qualche settimana gli allenamenti con il Monza ed è stato super impegnato con questo, perciò muoio dalla voglia di incontrarlo. Ormai stiamo insieme da dieci mesi e le cose, tra noi, sembrano essere molto solide. Ma stargli lontana è sempre orrendo.

Lui annuisce con espressione greve e mi indica la poltrona libera davanti a sé, invitandomi poi a sedermi. Io faccio come mi ha detto, iniziando a preoccuparmi per ciò che deve dirmi. Dal suo viso non sembrerebbe proprio che abbia da darmi buone notizie.

"Dobbiamo trasferirci." bastano due parole per fare crollare, completamente, il mio mondo. Lo sento sgretolarsi sotto i miei piedi e mi sento cadere verso l'abisso, velocemente. Cerco di processare velocemente il loro significato, sperando di sbagliarmi.

"Cosa intendi con 'dobbiamo trasferirci?'" improvviso delle virgolette in aria con le mani, mentre inizio ad agitarmi "In un paese qua vicino?"

Lui scuote la testa e io sposto lo sguardo su mia madre. Ha un'espressione contrariata e dispiaciuta, mentre mi sorride debolmente, come se volesse infondermi coraggio per ciò che ora dovrò affrontare. Questo non mi tranquillizza nemmeno un po'.

"Dobbiamo andare in Francia, Madeleine." le parole di mio padre mi fanno spezzare il fiato e sentire dentro un freddo assurdo che, per un momento, mi fa sentire completamente persa "Mi hanno dato l'opportunità di tornare nella mia nazione e io ho accettato"

Scatto immediatamente in piedi, come se fossi una molla, dopo la sua ultima frase e lo osservo con fare scioccato e nervoso. "Davvero? E a me non hai pensato, invece? Io qua ho la mia vita, ho le mie amicizie, ho Matteo. Come puoi essere così egoista?"

Alza gli occhi al cielo con fare annoiato, come se già si aspettasse tutto questo "egoista? Sono io che ti do il cibo, un tetto sotto il quale ripararti, i vestiti che indossi, tutte le comodità che hai. Perciò, è grazie a me se sei così e stai bene."

"Non me ne faccio nulla di tutte queste cose se non ho..." mi blocco prima di finire la frase e sbuffo, decidendo di dire qualcos'altro "Potevi continuare a provvedere a me anche continuando a lavorare qua."

"Se non hai cosa?" lui però, non contento, mi incita a finire la mia precedente frase "Se non hai Matteo? Hai vissuto senza di lui per 15 anni, non vedo perché ora non dovresti. Siete solo dei ragazzini"

"Perciò? Pensi che alla nostra età non si possa amare?" inizio ad innervosirmi ancora di più per il semplice motivo che non sta dando il giusto valore alla mia relazione. Io amo Matteo in modo reale, cosa mi importa dell'età? Non si ama certamente in base a quanti anni si ha. "Basta, io vado. Sto perdendo tempo prezioso qua, a quanto pare."

"Partiamo tra due settimane" sussulto e sento immediatamente un conato bloccarmi, mentre i miei muscoli e come se si paralizzassero "Dobbiamo fare il trasloco senza mobili, quindi sarà più veloce."

Gli occhi mi si riempiono immediatamente di lacrime, mentre realizzo che quindici giorni non sono nulla per salutare i miei amici e, soprattutto, per salutare Matteo... Come faccio a passare con lui solo quindici giorni, sapendo che poi non lo rivedrò fino a chissà quando?

"Ok, io vado." è tutto ciò che dico, prima di afferrare gli occhiali da sole dall'ingresso e uscire velocemente fuori, sapendo che Matteo mi sta già aspettando. Respiro profondamente e lo raggiungo per strada, davanti al cancello di casa mia.

Appena mi è vicino, mi butto tra le sue braccia e lo stringo forte a me, mentre lui ricambia la stretta con la stessa forza e poi mi lascia diversi baci sui capelli e poi mi alza il viso per sfiorarmi la bocca con la sua, ma si blocca osservandomi.

Mi accarezza appena le guance e poi mi toglie gli occhiali per potermi guardare negli occhi, io d'istinto abbasso il capo, per evitare che veda le mie lacrime, ma lui mi obbliga a un contatto visivo. Vedo la sua espressione diventare preoccupata in un attimo e mi si spezza ulteriormente il cuore al solo pensiero di dovergli dire il perché sto così.

"Madi, che succede? Mi stai facendo preoccupare" accarezza delicatamente le mie gote, tenendo lo sguardo fisso sul mio "Puoi dirmi ogni cosa, lo sai, vero?" già, ma questo non è risolvibile... Posso parlargliene, ma comunque io partirò, senza se e senza ma, non possiamo farci nulla. In questo caso sì che conta l'età, io sarò obbligata a seguire i miei genitori in un'altra nazione, perché sono minorenne e non ho altre possibilità.

"Partirò, Teo. Mio padre deve andare a lavorare in Francia e andremo a vivere là." non so con quale coraggio pronuncio queste parole, ma riesco a farlo. Osservo Matteo trasalire immediatamente e deglutire a fatica. "Dì qualcosa, per favore."

Respira profondamente, come per riprendersi dallo stato in cui si trova, poi posa le sue mani sui miei fianchi e mi attira verso di sé, facendo aderire appena i nostri corpi. "Scusami, è una notizia che non mi aspettavo e mi dispiace tantissimo che tu debba essere strappata alla tua vita in questo modo. Però, per quanto riguarda noi, cercheremo di non far cambiare le cose, ok?"

Tiro su con il naso e mi mordo il labbro inferiore mentre lo osservo attentamente "e pensi che riusciremo?"

"Non sarà semplice, ma ci amiamo davvero e la distanza sarà solo un periodo di prova che ci rafforzerà. Non vederti dal vivo sempre, sarà orrendo, ma comunque ci vedremo su Skype ogni giorno e quando potremmo, magari per le vacanze, cercheremo di incontrarci."

Sembra tutto più semplice sentito raccontare da lui. Sembra che la soluzione al nostro problema esista e non sia nemmeno difficile da adottare, ed è anche per questo che lo amo, mi fa sentire come se tutto può essere superato. "Va bene, Teo. Abbiamo quindici giorni tutti per noi e sono certa che mia madre riuscirà a convincere mio padre ad allentare la presa, a darmi più spazio e non trattarmi ancora come se fossi una bambina."

"Io adoro tua madre, è sempre dalla nostra parte. È una sostenitrice." cerca di farmi ridere, poi mi bacia dolcemente la punta del naso "Non sprecheremo nemmeno un momento di questi giorni. Basta con il coprifuoco e con tutte ste storie, pensiamo solo a noi ora, ci stai?"

Mi porge la mano, dopo aver parlato, come a siglare un patto tra noi, e io gliela stringo immediatamente, sorridendo tra le piccole lacrime che mi contornano gli occhi "ci sto. Voglio godermi ogni singolo momento con te e portare tutto con me, per vivere di quei ricordi finché non ti potrò rivedere."

"Ce la faremo, Madi." mi schiaccia un occhiolino come a volermi convincere ulteriormente, poi fa scontrare le nostre labbra, baciandomi con dolcezza e cercando di trasmettermi le emozioni positive. Io ricambio immediatamente, allo stesso modo, accarezzando piano il suo viso e i suoi capelli, cercando di imprimere nella mia mente ogni piccolo dettaglio di lui.

So che nemmeno la distanza potrebbe farmi dimenticare di lui, ma voglio che tutto rimanga chiaro nella mia mente, perché so già quanto la sua mancanza sarà forte e dolorosa. Però mi fido di lui, se è così positivo e pensa che potremmo farcela, allora ce la faremo.

Nota: 15:13 ehilà girlz, aggiornamento diurno perché ieri non ho pubblicato.

In questo capitolo vediamo Madi apprendere la notizia che sapevamo sarebbe arrivata... Deve trasferirsi in Francia. La vediamo discutere con il padre, poi incontrare Matteo, lui riesce a rasserenarla e insieme si fanno forza.

Che ne pensate?

Detto ciò, vi auguro una buona giornata, ci sentiamo più tardi🤍

Quando nasce un amore|| Matteo PessinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora