Capitolo 9.

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"Quelli sporchi di zucchero, definisco così le persone dolci che sanno sempre come avvicinarsi, cosa dire, come farti sorridere, non sono mai invadenti, mai troppo appiccicose, sono come lo zucchero a velo quando si appoggia sulle labbra, impercettibile al tatto ma indimenticabile al gusto."
-Fonte: Tumblr

Sorrido mentre mangio la pasta al tonno che mia madre ha preparato per cena, poi presto lo sguardo a mio padre che si è appena schiarito la voce e ha fatto il mio nome.

Lo osservo mentre si passa un fazzoletto sulle labbra e poi punta lo sguardo su di me. "Quindi stai uscendo con un ragazzo." la sua non sembra una domanda, più una constatazione, ma comunque annuisco, così lui continua a parlare "Quale è il suo nome?"

"Matteo" inutile dire che non riesco a trattenere un sorriso dopo averlo detto "Matteo Pessina"

"Ok, quando potrò conoscerlo?" mia madre lo rimprovera immediatamente, probabilmente per l'espressione imbarazzata che ho assunto, ma lui non le dà retta "Avanti, sei sempre fuori con lui, ho diritto di sapere con chi esce mia figlia così spesso!"

"È ancora presto, ci conosciamo solo da quasi tre settimane" tento di fargli cambiare idea perché non ho nessuna voglia di farli già fare conoscenza

"Hai 15 anni e voglio conoscerlo, voglio essere sicuro della persona che è." ora sembra un po' infastidito a causa delle mie parole "Voglio solo proteggerti"

Da Matteo? Se solo sapesse ciò che sento per lui. Non mi interessa sapere il parere di nessuno. L'importante è che io mi fidi, non che mio padre lo conosca e mi dia la sua benedizione. In questo momento conta solo ciò che ho nel mio cuore per questo ragazzo che mi sta stravolgendo la vita.

"Papà, davvero, è inopportuno presentarvelo di già." non voglio mettere Matteo in una situazione così imbarazzante "Ci sarà tempo più in là, no?"

"Madeleine, parlane con lui e sabato organizziamo una cena qua." il suo tono è duro, il classico tono di chi non accetta repliche "Voglio sapere che intenzioni ha, tu sei troppo ingenua Madeleine."

Scatto in piedi, dopo queste sue parole, e gli lancio un'occhiata nervosa e interrogativa "prego? Non sono una stupida, so come vanno le cose. Matteo non si sta prendendo gioco di me."

Lui mi guarda quasi come se provasse pena per la mia reazione e questo mi fa solo infuriare di più. Perché non si sforza di capire come mi sento? Ogni volta resta focalizzato solamente su ciò che sono i suoi desideri e ordini, e chi se ne frega del parere di Madeleine? Certamente non lui.

"Non ho detto che sei stupida, ma lui è il tuo primo fidanzatino e non voglio che giochi con te, i ragazzi sanno essere davvero perfidi alcune volte" fidanzatino... Sembra quasi stia riducendo tutto a una stupida storiella da bambini dell'asilo "È più grande di te, poi? Se sì, a maggior ragione devo conoscerlo e inquadrarlo"

"Questo comportamento, papà, è soffocante. So capire quali sono le intenzioni delle persone" quasi mi metto a piangere per il nervoso e sposto lo sguardo su mia madre che gli sta lanciando occhiate infuocate come a intimargli di smettere.

"Gianluca, per favore, piantala. Sono abbastanza sicura che Made sia giudiziosa per capire cosa fare e non fare. Conoscere già Matteo mi sembra prematuro" interviene in mia difesa e io la ringrazio con un semplice sorriso, poi riposo lo sguardo su mio padre che sta scuotendo la testa come se non fosse d'accordo con le parole di mamma

"Angela, no. Voglio conoscerlo e non mi sembra una richiesta così assurda." sbatte la mano sul tavolo, nervosamente, e presta nuovamente la sua attenzione a me "O gli parli e gli chiedi di venire qui a cena sabato, oppure ti proibisco di vederlo"

Quando nasce un amore|| Matteo PessinaWhere stories live. Discover now