Resta nei bagni puzzolenti

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Esco dal bagno e chiudo la conversazione con mia madre.

Che schifo questi bagni..così sporchi.

Non mi sederei su quei water neanche per soldi.

Sento delle urla provenire fuori..

Cosa ti dice l'istinto Grace?

Resta nel bagno puzzolente e nasconditi lì per il resto della tua esistenza.

Che hanno da urlare quegli stupidi ragazzini?

Mi affaccio dalla porta.

Perché l'ho fatto?

Esco fuori.

Guardo a sinistra e una palla mi arriva dritta in faccia.

Io cado di culo e si crea una cerchia attorno a me.

"Ti abbiamo fatto male?"

"Non riesce ad alzarsi, le fa troppo male"

"Poveraccia"

Queste brutte merde.

"Poveraccia a me?" Esclamo.

Mi tengo con le mani e cerco di dare la spinta per alzarmi da terra.

Ma ecco che nel momento cruciale una ragazzina mi spinge di nuovo a terra.

Porca troia ora sì che mi fa male il culo!

Alzo lo sguardo e noto che è della mia classe, brutta zoccoletta.

Ridono questi stronzi, riescono solo a ridere come cornacchie.

Finalmente riesco ad alzarmi e a non massaggiarmi il sedere davanti a loro.

"Ma guardatela ce l'ha fatta" esclama uno zoticone.

E parte un'altra risata di gruppo.

No, ora sono stanca.

"Che cazzo avete da ridere, schifosi del cazzo?" Dico sicura di me.

Ridono di più.

"Vaffanculo"dico e cerco di passare tra di loro.

"Noo" esclama uno dietro di me e mi rispingono al centro.

Inziano a pestarmi:mi tirano calci allo stomaco, pugni..sento scendere il sangue dal naso.

Goffamente cado su me stessa e mi ritrovo a pancia in giù a guardare il pavimento.

Una voce fa eco per i corridoi
"Andate via!Fuori!"

Vorrei poter alzare il viso per vedere che sta succedendo ma sono troppo dolorante.

Resto nella stessa posizione.

Continuo a tremare come una foglia.

Ora sento il sangue nella gola.

Qualcuno si avvicina a me.

Riesco solo a vedere le scarpe lucide nere.

Potrebbe essere chiunque.

"Posso?" Chiede tenendomi un braccio.

"Si.." Dico con un filo di voce, più per lo spavento che per il dolore.

Inaspettatamente mi solleva da terra e mi fa sedere a terra accanto a lui.

Mi asciuga con il pollice il sangue dalle labbra, molto delicatamente.

Capisco immediatamente di chi si tratta.

Apro gli occhi.

"Sei della mia classe" dice sorpreso.

"Si, io.."

"Sh.." Fa lui. "Tranquilla"

Senza pensarci mi accarezza il capo, e passa le dita tra ciocche di capelli, sistemandoli.

In questo momento capisco che è una persona buona.

Nessuno si era fermato ad aiutarmi.

Zachary sì.

Diario senza titolo.[in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora