Dolls.

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'Però la mano sembra essere guarita'
'Tutte quelle punture potevano ucciderla, mi chiedo perché Oliver abbia voluto sperimentare su di lei.'
'Deve stare lontana da lui, non é la persona che vede'
Mi sveglio, sono sdraiata sul pavimento freddo del corridoio.
Resto delusa perché la situazione non é cambiata, e la cosa che mi manda fuori controllo é che io non ho fatto nulla a parte bussare come un'isterica tutta la notte.
Penso a lui, sarà sotto le coperte e starà guardando il soffitto facendosi mille domande, come fa di solito quando cerca di dormire ma non riesce.
Decido di scendere le scale, ho troppa paura per rimanere in un corridoio così macabro.
Non so perché abbia fatto così, qualcosa che ho detto deve avergli dato fastidio.
Sono nell'entrata principale, per poco non inciampo con le mie scarpe quando sento qualcosa sotto i miei piedi.
Qui é buio, e mi chiedo perché non fossi rimasta seduta davanti alla porta di Thredson.
Mi faccio coraggio e mi piego per prendere l'oggetto sotto i miei piedi.
Col contatto capisco che é una bambola e la stringo a me come una bambina.
Proprio quando mi alzo e guardo dietro le porte girevoli vedo un qualcosa passare così velocemente e scomparire.
Senza rendermene conto ho fatto un passo indietro e ho stretto più forte a me la bambola.
Salgo le scale, ho una brutta sensazione.
Ma quando arrivo al primo piano mi ritrovo disorientata, anche qui manca la luce.
Cammino un po' tenendo una mano sul muro, non nego di aver paura.
E se stavolta capitasse a me?Prima Lacey poi Dave..ora tocca a me.
Ma perché tutto questo?
Qualcuno mi volta e sospiro vedendo Oliver con la torcia del telefono che mi guarda perplesso.
'Entra' dice e mi apre la porta.
Io non so che dirgli, non ho preparato un discorso, non so come iniziare a parlare della nostra litigata di prima, non so se sia un bene.
Restiamo con solo la candela a farci luce e la poso sulla scrivania prima di sedermi molto tesa sul letto.
Inaspettatamente Thredson si siede a nemmeno un centimetro da me e passa il tempo a spostarmi ogni ciocca di capelli.
Mi mette i brividi la sua assoluta tranquillità, sembra aver già dimenticato della litigata, ma io no.
'E questa?' Chiede girando la bambola.
'L'ho trovata qui sotto..'dico con un filo di voce.
'Ma..é mia'
Inzio a ridere.
'È tua?'
Perché mai un uomo come Thredson, anzi un maschio in generale, dovrebbe avere una bambola?
'Me l'hanno regalata quand'ero piccolo'
'E che ci faceva qui?Ti é caduta dalla valigia?'
Ho i miei sospetti che Thredson abbia avuto il tempo di portarsi una bambola.
'Non so che ci faccia qui, davvero'
Cambio argomento, non ho paura di quello che risponderà, é il momento giusto.
'Chi sei tu?'

Diario senza titolo.[in revisione]Where stories live. Discover now