17/09/14

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"Tanti auguri Pandacorn!"aveva detto Lacey dall'altra parte del telefono.
Io risi e dissi"Lace, sei la prima"
"Già non volevo tardare a farteli..sai che dimentico in fretta le date importanti.."
"Ahah tra poco arrivo"
"Okay"
Arrivai davanti al cancello e trovai Lacey ad aspettarmi.
Subito si precipitò da me con una busta.
Dopo un interminabile abbraccio aprii il pacco e dentro trovai un profumo.
"Lacey..oddio grazie.." Dissi togliendo il tappo e odorando la fragranza.
Lezione regolare, niente che potesse andare male.
Da un po' di tempo a questa parte forse il mio compleanno era stato il giorno più normale della mia vita.
Non c'era niente che non andasse, assolutamente.
Poi suonò la campanella che stava a indicare che era finalmente giunta la quarta ora.
"Dicono che oggi arriverà il professore di psicologia a presentarsi classe per classe"sentii dire da qualche mia compagna.
"Dovresti vederlo..è davvero sexy per la sua età"
Io stavo ridendo immaginando le altre ragazze alla viste di questo professore.
Dopo un po' bussarono alla porta e il professore si fece avanti salutando le ragazze davanti la cattedra.
Poi si sedette e le ragazze che lo coprivano tornarono ai propri posti.
"Sono il dottor Oliver Thredson, e sono felice di farvi presente che sarò il nuovo psicologo della scuola"
Il mio cuore perse un battito.
Ero rimasta a fissarlo con la bocca socchiusa e la vista che sembrava iniziare ad annebbiarsi dalle lacrime.
"Avete qualche domanda?"disse in seguito.
Alzai la mano.
Non avevo il controllo delle mie azioni, volevo buttare il banco, lo zaino e la sedia a terra ma non lo feci.
Avrei voluto oltrepassare la cattedra e sferrargli un pugno in piena faccia e sperare che gli avessi rotto il naso o qualcos'altro.
Avrei voluto urlargli di smetterla con i suoi giochetti.
Che mi aveva illusa dicendo che ci sarebbe stato un grande futuro per il mio aiuto nei suoi esperimenti.
Ma invece mi aveva sempre e solo tirato un brutto tiro fin dall'inizio.
Lui fece un ghignò divertito passandosi un dito sulle labbra.
"Dicci pure"disse portando la gamba sinistra su quella destra.
"Ha mai provato il senso di colpa dopo qualche suo esperimento finito male?dottor Thredson?"
Lui alzò un sopracciglio.
"Esperimenti?"poi rise.
Restai scocciata da quella risata e mi sedetti.
"Mia cara io sono solo un psicologo, non posso certo mettermi a fare esperimenti da un giorno all'altro."
"Perché non ammette quello che mi ha fatto?"dissi facendo notare alla classe il mio polso con le cicatrici.
"Avevano ragione su di te i miei colleghi, per te la prima seduta è gratis"
La classe scoppiò a ridere mentre lui continuava a beffeggiarmi.
"Devi aver avuto un passato orribile se hai quelle cicatrici"disse poi aprendo il registro.
"Ora, dopo questo piccolo imprevisto, passiamo a fare l'appello"
Io mi alzai e uscii dalla classe scoppiando in lacrime.
Non volevo crederci che il mio incubo peggiore fosse tornato.
Non qui, non voglio vivere questa vita se lui sarà sempre dietro l'angolo pronto a farmi saltare in aria.
Non voglio e non posso.
"Langdon"disse Thredson da dietro la porta."Apri immediatamente"
"Vattene lurido"dissi singhiozzando.
Lui diede un calcio alla porta e chiese ancora una volta che fosse aperta.
Io mi avvicinai alla maniglia e girai la chiave.
La porta si aprì e Thredson era in lacrime.
"Buon compleanno, Grace"
Poi senza darmi la possibilità di farmi aprir bocca mi abbracciò.

Diario senza titolo.[in revisione]Où les histoires vivent. Découvrez maintenant